Mentre in Indonesia si attende con ansia la conta ufficiale dei voti delle contese elezioni del 9 luglio, sono comparse le accuse di frode e manipolazione dei voti. Ma tanti cittadini della terza democrazia più popolosa al mondo hanno trovato un nuovo strumento per provare a mantenere l’onestà: una piattaforma di esternalizzazione collettiva chiamata Kawal Suara.
Kawal Suara tradotta letteralmente significa “proteggi la tua voce” e permette agli indonesiani di rivedere e verificare una scheda C1 scelta a caso dove sono contati i risultati ufficiali dei voti assegnati in un particolare seggio. Nel dare alla gente la possibilità di indicare le irregolarità si spera che una maggior trasparenza distinguerà gli errori e impedire ai rappresentanti corrotti di manipolare la conta dei voti.
La conta ufficiale di oltre 130 milioni di voti è condotta dalla Commissione Elettorale Generale, KPU, che rende possibili alcune di queste informazioni. I cittadini possono trovare i risultati da vicino presso 500 mila postazioni nel paese. Ma per chi vuole monitorare i risultati, il sistema richiede il download dei documenti e contare manualmente tutti i voti, un processo troppo complesso ed inefficiente per iniettare un senso di responsabilità nel processo elettorale.
Quest’anno la trasparenza sarà fondamentale per mantenere il paese calmo dopo una campagna dura che si è fatta notare per alcune ragioni fondamentali. Le elezioni hanno visto un giovane riformatore e governatore popolare di Giacarta, Joko Widodo, contro un ex generale Prabowo Subianto, che in molti vedono come il rappresentante del passato autocratico del paese. E’ stata la prima volta che si sono confrontati solo due candidati dividendo il paese lungo linee socioeconomiche; la prima volta in cui le agenzie statistiche hanno dichiarato differenti vincitori dopo la conta veloce. Una volta che si annuncia il vincitore sarà anche la prima volta che il potere sarà consegnato da un presidente democraticamente eletto ad un altro.
Dopo dieci anni al potere il presidente Yudhoyono ha dovuto dimettersi per fine mandato.
Nella corsa della campagna elettorale, lo scontro si è fatto aspro. Joko è stato accusato di essere un cinese ed un cristiano, due false affermazioni che hanno minato la sua avanzata, in n paese che è in maggioranza musulmano e che talvolta ha presentato una profonda sfiducia nei ricchi cinesi.
Prawobo è accusato di abusi di massa dei diritti umani nel suo periodo di comando delle forze armate. Nelle ultime settimane, mentre diventava chiaro che la differenza dei voti sarebbe stata piccola tra i due candidati, in tanti tra i quali lo stesso Yudhoyono hanno messo in guardia che si sarebbe potuto avere una divisione politica del paese se uno dei candidati non otteneva voti sufficienti da allontanare una possibile sfida di legittimità.
Queste preoccupazioni hanno creato un’opportunità per Reza Lesmana, fondatore di Kawal Suara, che definendolo un esperimento sociale ha detto di voler provare quanto affidabile sia la conta collettiva. L’altra sua idea, di usare il riconoscimento ottico dei caratteri per fare lo scanning dei documenti, richiedeva troppo tempo per poterlo sviluppare.
“Se la KPU aprisse i suoi dati al pubblico, allora la conta collettiva come questa non sarebbe necessaria” ha detto Lesmana a TechInAsia. “Oltre a dare accesso ai dati, KPU potrebbe dare anche un sistema di rapporto on line nel caso che ci sia un errore di dati. E mostrare i passi conseguenti che la KPU ha fatto”.
Kawal Suara non è l’unico social media che gli indonesiani usano per tracciare il totale dei voti. Altri siti web invitano la gente a fare lo scan del loro voto e twittare qualunquw irregolarità di voto che notano.
La conta dei voti non sarà completata fino al 22 luglio dando così tanto tempo alla gente a farli vivere in un limbo su chi sarà il loro prossimo presidente per i prossimi cinque anni. Dà inoltre abbastanza tempo per ai rappresentatni ufficiali di fare bene la conta dei voti.
http://www.globalpost.com/dispatch/news/regions/asia-pacific/indonesia/140715/crowd-sourcing-website-aims-make-indonesian-elec