Il duplice omicidio dei due cittadini britannici e l’affermazione sprovveduta di Prayuth peggioreranno soltanto l’industria turistica del paese.
Il 17 settembre il generale Prayuth Chanocha, l’autoproclamatosi primo ministro thailandese, durante un discorso alla burocrazia di alto rango ha affermato che le turiste in Thailandia non sono al sicuro se indossano il bikini.
“Pensano che il nostro paese è bello ed è sicuro da poter fare quello che vogliono, indossare il bikini e andare dappertutto” ha detto il generale prima di aggiungere “Ma una donna può essere sicura indossando il bikini? … se non è una bella donna”. Il suo commento è stata una risposta al macabro omicidio di due turisti britannici, David Miller and Hannah Witheridge, ritrovati morti sul resort meridionale dell’isola di Ko Tao.
Da scherzo l’affermazione di Prayuth ha lasciato l’amaro in bocca a tante persone. Se era serio, mostrava la sua insensibilità verso l’omicidio e il sessismo verso le turiste che visitano il regno.
E’ un commento che ha fatto arrabbiare le famiglie delle vittime e la gente in generale.
L’ambasciata britannica a Bangkok ha richiesto immediatamente un chiarimento da Prayuth se nel caso volesse implicare che il modo di vestire della Witheridge avesse potuto provocare il crimine contro di essa.
Prayuth dopo ha contattato l’ambasciatore britannico a Bangkok spiegando la propria posizione. Si è scusato con la gente e con le famiglie dei due turisti affermando di essere stato sotto una forte pressione e che ora l’ambasciatore sapeva qual’era il significato delle sue parole. “Mi spiace di aver urtato la sensibilità delle persone. Non intendevo insultare o criticare. Avvisavo solo che talvolta le gente deve essere attenta. … La Thailandia è sicura se non per qualche elemento cattivo, come dovunque al mondo”.
Ma molti thailandesi dubitano della sincerità delle sue scuse. Quando Prayuth ha fatto la sua dichiarazione sulla “bella donna” si è potuto ascoltare qualcuno ridere. Per di più una giornalista sul suo profilo Facebook ha scritto “Prayuth è stato allegro”.
Il problema di Prayuth è che è solo un generale rude. Non era stato neanche informato che, sulla scena del crimine, la Witheridge non indossava neanche un bikini quando era stata brutalmente attaccata. Inoltre il generale non sapeva bene se l’omicidio era successo a Koh Chang o Koh Tao, due isole separate dal golfo della Thailandia.
Non è la prima volta che il generale Prayuth fa questi commenti oltraggiosi e ingenui. Il 16 settembre in modo sarcastico aveva detto ai contadini meridionali del caucciù che se nessuno compra i loro prodotti, li avrebbero pure potuti mandare su Marte. Nell’affrontare i problemi degli allagamenti, Prayuth informò i Thai che avrebbero pure potuto elevare le loro case o uscire a comprare una barca. Nel discutere di come eliminare i giacinti d’acqua eccessivi nel fiume Chao Praya, Prayuth disse: “Se ognuno di voi prendesse dieci o venti fiori si estinguerebbero”. Queste raccomandazioni forse fanno sorridere ma rivelano la pericolosa incompetenza del generale.
L’ultimo colpo all’economia della Thailandia viene dopo che il turismo è caduto dopo mesi di proteste senza fine contro il governo Yingluck dal novembre 2013 al maggio 2014. Il golpe del 22 maggio ha continuato ad avere un impatto sul turismo thailandese che si dice per uno stimato 10% del PIL thailandese nel 2013, circa 35 miliardi di dollari. Tali incidenti hanno già fatto danni all’industria mentre i visitatori per mese sono scesi a 400 mila sin dalla fine del 2013. Secondo il World Travel and Tourism Council la Thailandia accoglie quasi 28 milioni di turisti l’anno.
Il duplice omicidio dei due cittadini britannici e l’affermazione sprovveduta di Prayuth peggioreranno soltanto l’industria turistica del paese. Un rappresentante dell’Autorità del Turismo Thailandese ha ammesso: “Questo omicidio potrebbe avere un impatto sui piani di viaggio dei turisti così suggeriamo che contattino le loro agenzie, o l’hotel che hanno scelto per ulteriori informazioni se si trovano ancora qui, o se devono viaggiare verso l’isola nei prossimi giorni.”
Secondo le statistiche del governo britannico sin dal 2009 11 cittadini britannici sono stati uccisi. Durante la veglia dell’anno nuovo nel 2012 Stephen Ashton fu ucciso sull’isola di Koh Pha Ngan dove, ogni mese, si tiene il famoso Party della Luna Piena. Ashton fu attaccato in un bar e ucciso all’istante.
La situazione ha preoccupato il ministro degli esteri che ha emesso un avviso ai viaggiatori di stare attenti “agli attacchi viziosi, non provocati da parte di gruppi”. L’assalto brutale contro turisti in Thailandia non sono confinati nei luoghi noti del turismo come Koh Samui, Chiang Mai e Pattaya. Ma ci sono stati rapporti di assalti contro turisti britannici e quelli di altre nazionalità in luoghi meno frequentati come Krabi. A luglio 2013 un americano fu colpito a morte mentre suo figlio fu severamente ferito in un attacco.
Turisti inglesi sono caduti anche vittima a imbrogli, borseggio, ladri e frodi di carte di credito. Secondo il ministero degli esteri, l’ambasciata britannica a Bangkok è diventata il luogo più frequentato dove i cittadini cercano assistenza consolare dopo l’ufficio di Manila nelle Filippine.
Il lento progredire delle indagini della morte di Miller e Witheridge ha già chiamato in questione la responsabilità delle autorità thailandesi. Nel loro tentativo di allontanare da sé la colpa, la giunta ha attaccato i lavoratori stranieri birmani che potrebbero essere coinvolti nell’omicidio, senza però dare prove concrete. Comunque l’accusa di cittadini non thailandesi metterà in evidenza ancora di più una tattica piccina del governo di Prayuth di coprire il danno intrinseco che qualunque turista può incontrare.
Ma ancora più importante è l’effetto sull’economia thailandese di cui il turismo è diventato un settore importante. Il ritardo nelle indagini potrebbe portare la Gran Bretagna a emettere un avviso di viaggio ai suoi cittadini che vanno in Thailandia. Se accadesse migliaia di persone che vivono nel settore turistico thailandese ne porterebbero le conseguenze. In seguito all’omicidio, tanti turisti sull’isola famosa di Koh Tao sono scappati via con pesanti ripercussioni su Hotel, ristoranti e luoghi di intrattenimento, sebbene sia ancora presto per indicar le perdite potenziali verso l’economia al momento.
In un momento in cui il paese si trova di fronte ad una situazione politica fragile, in cui la giunta si è affidata per la sua legittimazione alla costruzione di un’economia vibrante, la caduta nelle entrate dell’ industria turistica sfida il potere e la posizione di un governo militare. Deve ristabilirsi la fiducia tra i turisti. Il governo deve portare davanti alla giustizia chi ha commesso l’omicidio di Miller e Witheridge. Questo non è tanto per riaffermare la legittimazione del governo quanto per prevenire un ulteriore scivolamento dell’economia thailandese verso la stagnazione.
PAvin Chachavalpongpun, Fair Observer