Continua imperterrito l’uso della legge della Lesa Maestà per punire il dissenso in modo feroce, come la condanna di un uomo di 67 anni accusato di aver fatto un disegno in un bagno di un grande magazzino, o come la condanna dei genitori e fratelli dell’ex principessa Srirasmi, o come l’incriminazione sempre per lesa maestà di Nattathida Meewangpla che inchiodò i militari alle loro responsabilità nel processo sui fatti del tempio Pathum Wanaram.
Negli ultimi giorni è emersa la denuncia di tortura contro quattro accusati di fare parte di una rete terroristica e di aver gettato una bomba a mano contro un tribunale di Bangkok. I quattro hanno denunciato di essere stati picchiati, di aver subito scosse elettriche durante i loro interrogatori.
Il capo dell’esercito Udomtet Sidabutr non solo ha smentito queste accuse, testimoniate per altro da varie foto degli accusati, ma ha anche minacciato di intraprendere contro gli accusatori Thai Lawyers for Human Rights Center, l’azione legale.
E’ dei giorni scorsi la notizia che la corte suprema esaminerà il caso penale contro Yingluck Shinawatra per corruzione e per negligenza nella supervisione del progetto di sostegno del prezzo del riso.
Sebbene non ci sia nulla da ridere, approfittiamo per tradurre un articolo di Kong Rithdee sul Pifferaio in Uniforme che sta guidando il paese sempre più giù nel baratro della dittatura.
Il Pifferaio in Uniforme, o la pazzia di marzo con la paura della tragedia, Kong Rithdee
Il caldo di questo mese di marzo sta portando la gente alla pazzia. Ogni settimana i titoli delle notizie si fanno sempre più strani, come se fossimo dei pazzi che accettano di ricevere le notizie del nostro manicomio.
Non ditemi che non avete mai provato quel momento in cui un titolo è così assurdo, così impossibile da credere, davvero per qualche minuto, di stare leggendo qualche settimanale satirico o quei siti che diffondono l’esagerazione e la presa in giro. Solo che non lo è. E’ reale. E se la pazzia si definisce per la sua incapacità di distinguere tra ciò che è reale e ciò che è fantastico, allora siamo tutti su quella strada, guidati da il Pifferaio in Uniforme.
Date un’occhiata a caso.
“Il Primo ministro suggerisce una soluzione per il prezzo elevato dei limoni: crescetevi il vostro alberello in una giara.”. Si badi che questa volta non è Yingluck Shinawatra a parlare, sebbene se fosse stato così, gli avvoltoi se la sarebbero mangiata. Il Caro Capo ha un certo senso dell’umorismo.
Solo che talvolta quello che inizia come commedia finisce in tragedia. Per ora si ride.
“La riforma dell’istruzione del Primo Ministro: gli studenti devono imparare a saldare per dare una mano ai progetti dell’Alta Velocità.
” Si noti che questa, ancora una volta, non è un discorso di Yingluck Shinawatra, la regina delle gaffe. La logica di quella sentenza non la riesco proprio a capire, ma naturalmente la saggezza insondabile del capitano Titanico è sempre troppo elevata per tutti noi passeggeri del treno di terza classe.
Per non citare che, se le cose vanno come pianificate, avremo una delle tratte più piccole al mondo di treni ad Alta Velocità di circa 200 chilometri tra Bangkok a Hua Hin.
Di nuovo, a proposito della saldatura, forse lo ha detto così per dire. Ora cosa vi aspettate? Ridete.
“In Thailandia non sono ammesse le foto dell’attaccatura dei seni”.
Si noti che, e chi altro, questo viene dal MiniCult e dalla sua squadra di controllo delle tette. Ero sicuro che si trattasse di uno scherzo, di una parodia assassina, di una gag da sconvolgere il cervello, dico, non esisteva come termine fino alla settimana scorsa, come lo potevo intuire?
Ma poi i media internazionali lo hanno preso così seriamente, mentre le foto delle ninfe a seno nudo, che un tempo ornavano il sito del Ministero della Cultura, hanno cominciato a presentarsi dovunque. Con l’arrivo del Songkhran attendetevi altre raccomandazioni riguardo il liquido generoso e l’esposizione del corpo femminile.
“I biglietti della lotteria da vendersi a 80 baht nei prossimi sei mesi”.
Questa è una cosa molto curiosa, e quello è un problema nazionale da fare o morire. Chiunque lo risolve voterò per lui e la sua famiglia per sempre (sempre che ci siano elezioni). Il labirinto del prezzo delle lotterie è stato il primo test della realtà dei golpisti quando hanno preso il potere lo scorso anno, e quando pensarono che sarebbe stato facile ordinare l’abbassamento del prezzo.
Non lo fu, e dopo mesi di strategia da stanza dei bottoni, la soluzione possibile per il governo è di riportare in vita la maledetta vendita online (il caso giudiziario contro gli importatori dei macchinari è ancora nei tribunali) come pure distribuire i biglietti della lotteria nei negozi alimentari.
Attendetevi proteste dagli ambulanti piccoli e handicappati, se le proteste e l’infelicità non saranno illegali.
“12 Membri del Consiglio nazionale della riforma hanno nominato dei familiari come aiutanti”. Questo è il NRC, non l’assemblea legislativa già sotto tiro, una congregazione di santi scelti ad uno ad uno, che sono stati colti con le mani in fallo per nepotismo solo il mese scorso. Non è assurdo che, dal momento che i loro amici sono stati scoperti recentemente e che il nepotismo è quello per cui si vuol fare la riforma in primo luogo, tuttavia alcuni membri della NRC hanno avuto il coraggio di pensare che l’avrebbero fatta franca?
Penso che la gente buona riesce a spiegare tutto. Ho letto questa riga sette volte prima di capire che non era una parodia. La pazzia è contagiosa, come pure la sfacciataggine.
“I democratici e il Puea Thai sono d’accordo col dire che la nuova costituzione richiede un referendum”.
Notate che quando politici opportunisti si accordano su qualcosa, quello contro cui si battono è ancora più formidabile o più opportunista. La nomina dei senatori, la possibilità di Primi Ministri non eletti e la metodologia elettorale confusa sono al centro del dibattito sulla nuova costituzione, e mentre il Primo Ministro è ancora incerto sulla possibilità di un referendum o di un pacchetto ben confezionato e consegnato, questa rara unità tra due rivali politici è qualcosa da celebrare.
“I militari non hanno detenuto il testimone delle sparatorie del 2010 al tempio Pathum Wanaram”.
Notate che questo titolo va bene preso a se stante, se non fosse per il fatto che il giorno dopo il portavoce del golpe ha fatto un’inversione di 180 gradi per ammettere che, certo, i militari detenevano, Nattathida Meewangpla, l’infermiera che si trovò in una selva di proiettili.
Peggio l’hanno fatta diventare da testimone della corte ad accusata secondo la legge triste e incontestabile di lesa maestà. Ridere, piangere?
Nella giostra del manicomio in cui viviamo, quello che talvolta inizia come una assurdità talvolta termina come crudeltà.
Kong Rithdee, Bangkok Post.