In Thailandia Medvedev ha firmato vari accordi bilaterali con le controparti thai come la lotta al traffico della droga, l’incremento degli investimenti e lo sviluppo del settore energetico thailandese. I due paesi ambivano tra gli obiettivi a raddoppiare, per il prossimo anno, il commercio annuale bilaterale fino a 10 miliardi di dollari.
Come riportato sui media russi, circa 0.9% delle esportazioni dell’ASEAN sono servizi verso la Russia e il 2.8 delle esportazioni russe sono servizi all’ASEAN. La Thailandia guida la classifica dei paesi dell’ASEAN nel commercio con la Tussia a 2.3 miliardi di dollari, lasciandosi indietro il Vietnam a 609 milioni e Singapore a 264 milioni di dollari. La Thailandia spera che la Russia comprerà il proprio sovrabbondante caucciù e prima ancora si attende di attrarre altri turisti russi. Nel 2014 la Thailandia ha ricevuto 1.6 milioni di turisti russi ma finora il numero totale dei tutisti russi è giù del 8%.
Quello che è più importante del rafforzamento dei legami diplomatici tra Thailandia e Russia è il fatto che il viaggio di Medvedev a Bangkok è giunto in un momento in cui il regime di Prayuth è stato pesantemente criticato da alcuni paesi dell’occidente e dalle organizzazioni internazionali. Hanno condannato il governo di Prayuth per aver sostituito la legge marziale con poteri di sicurezza totali per i militari come un ostacolo alla protezione dei diritti delle persone.
La dichiarazione di Prayuth rifletteva bene la percezione della Thailandia nei riguardi del gioco di politica internazionale in cui il suo paese ha affrontato varie grandi potenze. Prayuth ha detto: “Gli amici danno prova della loro utilità quando si è nei guai. Gli amici aiuteranno e comprenderanno” allo scopo di elogiare l’amicizia russa a spese di quella americana che ha preso una posizione più dura sul suo regime.
In risposta Medvedev ha detto: “La Thailandia è un amico stretto nella regione Asia Pacifico e abbiamo relazioni diplomatiche lontane. In due anni, celebreremo 120 anni di relazioni diplomatiche”.
La preparazione della visita di Prayuth a Mosca, che potrebbe avvenire nel giro di due mesi, è già in corso. E’ da notare che gran parte dei paesi occidentali hanno applicato divieti di viaggio contro i capi militari thailandesi. Quindi il viaggio di Prayuth a Mosca potrebbe essere visto come un grande schiaffo in faccia a questi paesi.
In Thailandia è continuato lo sfruttamento della visita di Medvedev per consolidare la posizione governativa. Un portavoce del governo thai ha confermato che il paese considererà di comprare apparecchiature militari dalla Russia. Questa notizia probabilmente farà irritare gli USA che da tanto tempo sono un fornitore di armi della Thailandia. In realtà comunque la Russia è sempre stata una fonte alternativa di equipaggiamento militare alla Thailandia.
Dieci anni fa, quando in Thailandia vi era il governo di Thaksin, i legami del paese con la Russia erano forti. Il presidente Putin divenne il più grande commerciante di armi della Russia e cercò di espandere le vendite di armi in Thailandia. I suoi sforzi furono accettati da Thaksin che accettò di comprare 12 aerei militari Sukhoi dalla Russia del valore di 500 milioni di dollari. Nel 2015 la Russia con astuzia è entrata nella situazione politica thailandese per riprendere la propria posizione politica, una mossa che ha raffreddato le relazioni thai USA.
Ma le rinnovate relazioni amichevoli tra Thailandia e Russia devono essere viste nel contesto della turbolenza nella politica nazionale thai. Dal golpe del maggio 2014, molte nazioni occidentali come USA, Australia e stati europei, hanno imposto sanzioni dolci contro la giunta militare.
Per ammorbidire l’impatto delle sanzioni occidentali il governo militare thai si è rivolto ai suoi paesi vicini per chiedere l’appoggio al suo regime. I dignitari potenti birmani e cambogiani hanno già fatto visita mentre hanno offerto sostegno al governo militare. La Cina in particolare sta giocando il ruolo di chi dà legittimazione alla giunta thailandese, cosa che ha permesso moltissimo alla Thailandia di resistere alla pressione esterna.
Ora la Russia segue la stessa trafila della Cina e di alcuni amici della Thailandia nell’ASEAN. Ma questo approfondirà soltanto ulterirormente il livello di competizione tra le potenze regionali rispetto alla loro relazione con la Thailandia. Gli USA si sono già vendicati accrescendo la loro critica alla contrazione degli spazi democratici nel paese e ai continui abusi dei diritti.
Nell’ultima azione di Washington il presidente Obama ha finalmente annunciato la nomina del proprio ambasciatore a Bangkok dopo che il posto è restato vuoto per sei mesi. Ma la scelta di Glyn Townsend Davies, ex rappresentante speciale americano per la Corea del Nord, ha fatto alzare molti dubbi.
Il centro americano CSIS dice: “Da un diplomatico di carriera come Davies ci si attende che applichi bene la sua conoscenza delle crisi diplomatiche nel contesto dell’incerto panorama politico thailandese. Attendetevi che Davies continui a richiamare i militari thai e il governo provvisorio a restaurare la democrazia e mostrare sostegno per i diritti politici e civili del popolo thai.” Questo porrà certamente ulteriore stress alle relazioni diplomatiche tra i due paesi.
Benché il dramma politico in Thailandia sia tutt’altro che finito, il viaggio di Medvedev a Bangkok ha permesso alla giunta uno stacco opportuno dalla pressione. La Russia ha aiutato a sollevare la fiducia dei militari thai nel prolungare il proprio governo in Thailandia. Ma la mossa di Mosca sfortunatamente non migliorerà la situazione politica thailandese né ora nénel lungo periodo.
Pavin Chachavalpongpun, Japantimes