Il gruppo insorgente BRN è disposto a negoziare se la Thailandia segue le norme internazionali.
Il BRN che è un’organizzazione la cui dirigenza è segreta si sta muovendo in un campo sconosciuto nel momento in cui il suo “Dipartimento di informazione” si rivolge ai media esteri per presentare la loro situazione sullo sforzo discutibile della Thailandia di affermare la pace nelle sue province più meridionali.
Il rivolgersi ai media esteri potrebbe essere dovuto ad un desiderio di ricordare al mondo che la dirigenza del BRN deve ancora appoggiare l’iniziativa attuale di pace della Thailandia.
Cionondimeno, è stato un passo in una direzione più convenzionale che potrebbe costringere il governo thai a ripensare la propria strategia di informazione, stando ad un rappresentante del governo che lavora sul conflitto nelle province più meridionali.
Quello che era interessante, ha notato il rappresentante e Artef Sohko, giovane attivista e membro del gruppo di azione politica Lempar, Accademia per la pace e lo sviluppo di Patani Raja, era che il dipartimento di informazione del BRN aveva raggiunto Anthony Davis, uno scrittore di fama che ha scritto per decenni sulle questioni di sicurezza e conflitti in Asia per Jane’s Defence Weekly ed altri giornali.
Per anni gran parte dell’informazione sul conflitto nelle province più meridionali della Thailandia era stata fornita dallo stato con rapporti di informazione sbilenchi. Ma il governo thai non godrà più del monopolio sul flusso di informazioni, se i gruppi come BRN che controlla la maggioranza dell’insorgenza sul campo, comincia seriamente ad esercitare la loro strategia comunicativa.
Una fonte del BRN ha detto che la dirigenza nel movimento, il Dewan Pimpinan Party, o DPP, ha accettato l’intervista poiché volevano chiarire una questione riguardo l’iniziativa di pace della Thailandia, il governo Malese e MARA Patani, l’organizzazione ombrello stabilito di recente.
Resta da vedere se la cosa è stata l’occasione di una volta. Cionondimeno è stato sufficiente a spingere i thailandesi a pensare al futuro nel regno della comunicazione.
Oltre all’intervista co Davis, il BRN ha anche emesso una dichiarazione di quattro pagine che accusano la Thailandia di imbrogliare il mondo con l’iniziativa senza però voler fare una concessione significativa. Il BRN ha detto che vogliono negoziare la pace ma il processo deve essere portato avanti secondo le norme internazionali ed ai colloqui devono essere presenti governi stranieri.
Come c’era da attendersi, il ministro della difesa Prawit Wongsuwan ha rigettato la richiesta di osservatori di pace di governi stranieri.
A Bangkok non è mai piaciuta l’idea di una mediazione straniera per paura di “internazionalizzare” il conflitto che temono darebbe troppa legittimazione ai separatisti.
Le fonti del BRN hanno detto che il DPP sosterrebbe i colloqui di pace se i loro negoziatori sono preparati opportunamente e l’ala politica riceve la necessaria immunità.
All’inizi del mese scorso, solo dieci giorni dopo il lancio di MARA Patani a Kuala Lumpur, il DPP ricordava al mondo della propria percezione dello stato thai con una dichiarazione letta da Abdulkarim Khalid, membro dell’ala giovanile che è anche parte del dipartimento di informazione del BRN.
Nella dichiarazione a video, criticò lo stato thai per la sua mancanza di sincerità e di legittimazione nella patria storica malay che sono oggi le province meridionali.
Fu difficile affermare che quella dichiarazione aveva poca importanza perché non era una persona sconosciuta. L’uomo, Abdulkarim, era al tavolo del negoziato nei precedenti colloqui di pace lanciati di Yingluck Shinawatra nel febbraio 2013.
Abdulkarim fu mandato ai colloqui dal DPP con un mandato stretto. Non poteva negoziare, perché il DPP del BRN non sosteneva ufficialmente l’iniziativa, ma avrebbe osservato e riportato ai dirigenti.
Quell’iniziativa finì alla fine del 2013 quando Hasan Taib, rappresentante del BRN, gettò la spugna e scomparve dalla scena. Le manifestazioni di strada a Bangkok mandarono il governo di Yingluck Shinawatra in uno stato di sopravvivenza fino alla cacciata da parte dei militari col golpe del maggio 2014.
Sette mesi dopo il golpe, la giunta decise di riprendere nel punto in cui il gruppo di Yingluck aveva abbandonato ma con delle condizioni. Il primo ministro Prayuth chiedeva che i separatisti sviluppassero una piattaforma comune ed implementassero un “periodo di pace” o cessate il fuoco che doveva dimostrare che i membri di MARA Patani avevano un adeguato comando e controllo sui militanti sul terreno.
Bangkok non ottenne il loro “periodo di pace” ma i separatisti formarono MARA Patani, una piattaforma per la loo strategia comune e per trattare insieme con lo stato thai.
Prayuth rigettò l’idea di dare a MARA Patani un riconoscimento formale e immunità legale ma disse che i colloqui potevano continuare in modo non ufficiale.
MARA Patani era un evento secondario per l’iniziativa ufficiale di Yingluck che ha la Malesia come facilitatore designato. Oggi con Hasan e Abdulkarim che lasciano l’iniziativa, l’evento secondario fu elevato a livello formale che però non garantisce ai membri di MARA Patani riconoscimento formale o significativo, perché Bangkok non vuole concedere troppo e troppo presto ai gruppi Malay di Patani.
Ma se MARA Patani riuscisse ad assicurarsi un’accettazione da parte del DPP, Bangkok potrebbe prenderli più seriamente e dare il riconoscimento che vogliono, dicono rappresentanti della sicurezza.
Per il momento MARA Patani, i negoziatori thai e i facilitatori malesi appendono le loro speranze ad un piccolo gruppo di giovani membri del BRN che hanno rotto le fila e si sono uniti ai colloqui di pace. Due di questi individui, Sukree Hari and Ahmad Chuwo, furono presentati alla stampa a Kuala Lumpur con gli altri rappresentanti di MARA Patani. Si definiscono ancora BRN ma i combattenti sul terreno dicono “Chi se ne importa?”. Quello che conta nel contesto attuale è chi ha il comando e controllo sul terreno.
I negoziatori Thai, MARAPatani e Kuala Lumpur speravano che questi ex insegnanti della Thamvithya Mulnithi School a Yala avrebbero potuto colmare la differenza tra loro e il consiglio direttivo del BRN.
La la recente dichiarazione di quattro pagine insieme alla dichiarazione di Abdulkarim su Youtube, per non parlare dell’intervista di Davis, era il modo del BRN per dire a tutti che non ci sono scorciatoie per la pace.
I rappresentanti thai hanno con calma riconosciuto che mettere in mostra la coppia a fine agosto insieme a MARA Patani potrebbe essere stata prematura. Forse tutte le parti avrebbero dovuto attendere finché questi ex insegnanti non si fossero assicurati il necessario sostegno dal COnsig direttivo del BRN.
Don Pathan ,Patani Forum (www.pataniforum.com)