Alcuni mesi fa, si mormorava qualcosa nel Ministero Indonesiano dell’Ambiente e delle Foreste, Con il nuovo presidente erano riusciti finalmente a fondersi con il Ministero dell’Ambiente. Un sogno antico era giunto a realizzarsi. Da ora in poi il governo avrebbe potuto gestire contemporaneamente l’ambiente e le foreste della nazione a favore del popolo indonesiano come recitato nella costituzione.
I segni del successo si potevano già leggere. Dopo lo studio completo il dipartimento degli incendi forestali mostrava che tra il 2010 e il 2014 il numero totale dei focolai nel Kalimantano, Sumatra e Sulawesi diminuivano su base annua da 47112 nel 2010 a 19316 nel 2014. Buon governo?
All’inizio del 2015 sembrava andasse tutto bene. Il ministero dell’ambiente e delle foreste riporta che, tra il 1 gennaio e il 30 luglio, c’erano solo 5284 focolai contro gli oltre 12 mila dell’anno precedente. Le autorità controllavano chiaramente la situazione. E tutto suggeriva che ci si sarebbe finalmente liberati della piaga di ogni anno di incendi e foschia.
Naturalmente c’era sempre qualche fastidioso scienziato pessimista che parlava delle previsioni del clima di El Nino che predice una siccità differente da quella che il paese ha visto prima. Ma cosa sanno davvero questi scienziati in gran parte stranieri del clima indonesiano?
Poi improvvisamente il mondo si oscurò. D’improvviso la stagione più secca di sempre ha colpito, e tutto e tutti cominciarono a bruciare. Prima che non si dica Kalimantano, Sulawesi e Sumatra si erano misteriosamente incendiati, un vero disastro naturale!
L’applicazione di Global Forest Watch per i focolai indica che dal 1 luglio al 6 ottobre 2015 ci sono stati 69413 avvisi di incendi nel Kalimantan, Sulawesi e Sumatra. Improvvisamente le cose sono precipitate nell’orrendo. E secondo molti questo disastro naturale era totalmente inatteso.
Ma c’è stata almeno una persona nel governo ad aver letto i materiali? El Nino di quest’anno era sin dall’inizio del 2015 presente all’attenzione di tanta gente. Di sicuro El Nino del 1997-98 ed il relativo disastro degli incendi brucia ancora nella memoria di qualche persona che prende decisioni. Doveva essere ovvio che sarebbe stata ancora una volta una cattiva stagione di incendi. E cosa hanno fatto le autorità responsabili del governo per prevenire questo disastro che non è naturale ma fatto dall’uomo? Non abbastanza come si vede.
Perché nessuno nel governo si assume la responsabilità? Qualcuno ha detto “scusate”? Qualcuno è stato cacciati o si è dimesso a causa di questo fallimento di previsione e prevenzione del disastro? Il governo ha programmi di anni per prevenire gli incendi di terre e chiaramente non funzionano. Dov’è la responsabilità?
Paragonatelo al calcio. Brendan Rodgers, il manager del Liverpool, fu di recente cacciato dopo aver buttato via 386 milioni di dollari per nuovi giocatori, ma senza un aumento dei risultati. La settimana scorsa altri managers della Premier League p si sono dimessi o sono stati cacciati a causa di risultati scarsi. Persino The Special One, Mourinho, è sotto pressione dopo che il suo vincente Chealsea è riuscito a fare otto punti in otto gare.
Persino politici di alto livello si sono dimessi. Il presidente Guatelmateco, Otto Perez Molina, si dimise a settembre dopo esser stato accusato di corruzione. Ed in Inghilterra, John Sewel, vice presidente della Camera dei Lords si è dimesso dopo che un giornale aveva pubblicato sue foto e video di lui insieme a delle prostitute a sniffare cocaina. Credo che sia solo giusto.
Molti nel mondo si prendono la responsabilità per aver aver fatto confusione o per non aver raggiunto i risultati previsti. Ma perché nessuno si è fatto avanti in Indonesia dire il mea culpa riconoscendo di non essere riuscito ad evitare un disastro sociale e d ambientale che costa al paese ed ai suoi vicini almeno 47 miliardi di dollari, lo 0.5 % del PIL del paese? Buttati via dalla finestra qualche mese di crescita economica insieme alla foschia.
Non dovrebbe prendersi la responsabilità qualcuno nel governo per il fallimento di non aver fatto nulla per prevenire il disastro degli incendi e della foschia? Naturalmente c’è stato un recente rimpasto di governo. Ma di nuovo, se qualcuno si dimettesse, almeno indicherebbe che il governo si assume il compito di un manager responsabile del paese in modo serio.
Leggendo le notizie, non sono convinto che questo è il modo di concepire il proprio ruolo da parte del governo. Per esempio, il capo dell’Agenzia di Mitigazione del disastro, BNPB, ha detto a tutto il mondo di smetterla di lamentarsi poiché l’Indonesia fa tutto quello che può. Ma è vero? L’Indonesia non poteva prepararsi meglio alla prevenzione degli incendi nel periodo del El Nino?
Di sicuro, il paese avrebbe potuto sviluppare politiche che permettevano un divieto totale di incendi in circostanze eccezionali, e preparare un budget per la reazione rapida effettiva e impedire la diffusione degli incendi iniziali. Sembra non esserci stata sufficiente azione rapida a suggerire che il governo non era preparato e avrebbe potuto fare di più.
Se davvero l’Indonesia affronterà gli incendi e i problemi della foschia nei prossimi tre anni, come suggerito dal presidente Joko Widodo, la gente che ne ha il compito farebbe bene ora a preparare strategie e leggi per agire immediatamente quando richiesto. C’è stato inoltre il riconoscimento che, alla fine, c’è un responsabile per la soluzione del problema, e c’è bisogno che si prenda le sue responsabilità per non aver fatto qualcosa o premiato per aver avuto successo. Un governo così trasparente è il minimo che il governo può fare per ripagare gli elettori della loro fiducia.
Sarebbe una bella idea che qualche funzionario e legislatore coinvolto nella questione degli incendi e della foschia passi qualche settimana ventura nei terreni torbosi di Sumatra o del Kalimantano ad aiutare a spegnerei fuochi. Bene ha fatto il presidente ad essersi recato lì.
Forse quel tipo di esperienza personale e da vicino di impatto della salute, di raccolti persi e voli cancellati potrebbe trasmettere il messaggio che incendi e foschia non sono fenomeni naturali ma disastri umani.
Potrebbe chiarire alla fine che il governo è responsabile per risolvere il problema.
Eric Meijaard, Jakarta Globe,