Le barbarie di questi omicidi extragiudiziali rischia di trasformare una generazione di tossicomane in una generazione di sicari di strada.
Non si deve essere vescovi per dirlo. Non si deve essere cattolico per sentirsi sconvolti dagli omicidi che ci scuotono ogni volta che ascoltiamo o guardiamo o leggiamo le notizie.
Lasciamo da parte la tonaca da vescovo e la posizione nel consiglio vescovile filippino. Sono solo un essere umano. La mia umanità è in lutto. Sono profondamente scettico. Se questo è solo un incubo, svegliatemi e ditemi che non è vero. E’ una cosa troppo grande da buttare giù.
Sono un essere umano. E’ tutto quello che ci vuole per alzarmi e dire che è abbastanza. L’umanità in me soffre ogni volta che un altro essere umano è ferito. Una parte della mia umanità muore quando un altro essere umano muore.
Chi può dire se la persona uccisa è colpevole o innocente? Sia il colpevole che l’innocente sono esseri umani. L’umanità che è in me sanguina ogni volta che un altro essere umano è ucciso. L’umanità che è in me piange ogni volta che vedo un genitore ed un figlio soffre per la persona amata che qualcuno ha ucciso sul marciapiedi o buttato in un parco, incaprettato o coperto con nastro adesivo.
L’umanità che è in me soffre per gli altri esseri umani a cui non fa nulla uccidere criminali credendo che i loro omicidi diminuiranno il male nel mondo. Soffro per l’omicida e per l’ucciso. Diventiamo meno umani quando uccidiamo i nostri fratelli. Ogni essere umano è mio fratello, è mia sorella.
Tutto e tutti attorno a me è fratello e sorella per me.
Siamo diventati così pochi a sentirsi male per gli omicidi? L’umanità non degrada nella feccia quando esseri umani sanguinari incoraggiano gli assassini e chiedono altro sangue? Ogni volta che le lacrime sono sostituite dai sorrisi ogni volta che si uccide un uomo scuoto la testa e mi chiedo: “Cosa è successo all’umanità?”
Possiamo piangere insieme a chi piange? Non siamo più colpiti e sofferenti dagli omicidi che hanno raggiunto le centinaia ora nei due mesi passati? Nel nostro sogno di eliminare la dipendenza dalla droga non stiamo diventando una nazione da “campi di sterminio”?
Mi direte se non sia meglio dare alla campagna contro la droga una possibilità. I giovani hanno bisogno di un ambiente sano e intero senza la minaccia della droga. Condividiamo i sogni di risparmiare ai nostri figli e giovani il male dell’abuso della droga. E’ un grande sogno per la giovane umanità.
Se le droghe uccidono, uccidere i sospetti elimina il rischio? Stiamo dando ai nostri figli un ambiente sicuro insegnando loro ad essere tolleranti con chi uccide, che uccidere i sospetti criminali senza un equo giudizio è moralmente accettabile per eliminare il crimine?
Da generazione di tossicomani ci trasformeremo in una generazione di assassini di strada?
Il sistema del farsi giustizia con le proprie mani ci assicurerà un futuro migliore e sicuro?
C’è una voce fioca di umanità in noi che credo sconvolta dagli omicidi, ma quella voce di umanità sconvolta è soffocata dalla voce più forte della vendetta o messa a tacere dai dolci privilegi di un centro politico.
Prego che l’umanità ritorni a vivere, che una umanità decente si sollevi a difendere chi vive ora nella paura di essere il prossimo a cadere.
Prego che sia riacquistata il senso dell’umanità e che i sicari possano ascoltare la voce della coscienza, quella coscienza che è stata addormentata dalla vista di troppo sangue sparso ovunque.
Mi ucciderete ancora una volta sui media sociali per aver detto questo?
A questo punto non mi interessa. Sono pronto a morire. Mi sono abituato ad essere bastonato e “ucciso” sui media sociali. Una parte di me è morta un centinaio di volte in ogni assassinio che vedo dalle scorse settimane. Cosa è un’altra morte per me?
In questa valle della morte soffro. Nell’al di là rinascerò.
Le barbarie non avranno l’ultima parola. La ragione prevarrà. Alla fine l’umanità vincerà.
Io credo. Mi rifiuto di abbandonare quello in cui credo. Io credo nell’umanità.
Arcivescovo Socrates Villega, Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici delle Filippine, Rappler.com