Sono stati “sbugiardati” sindaci, poliziotti, politici locali e infine anche dei giudici.
Presenti in tutte queste liste di proscrizione anche dei morti, a confermare che non esistono prove che reggano all’indagine giudiziaria.
Ma sui giudici si è alzata forte la voce del presidente della Corte Suprema Maria Lourdes Sereno che ha inviato una lettera al Presidente Duterte attraverso il ministro della giustizia Aguirre.
Laa Sereno si è detta preoccupata sul presunto coinvolgimento dei giudici nel commercio illegale della droga. Mentre condivide lo zelo della lotta al crimine del presidente, è altresì importante salvaguardare i diritti costituzionali di tutte le parti coinvolte nel rapporto del presidente.
Sereno ha anche messo in guardia che esporre i nomi dei giudici possa mettere in pericolo la loro vita in considerazione dei rampanti omicidi extragiudiziali di persone coinvolte nel traffico.
Interasksion cita alcune stime sugli omicidi extragiudiziali che vanno dai 300 ai mille, fatti o dalla polizia che accusa i sospetti di una tentata risposta violenta o di gruppi vigilanti sconosciuti.
Sereno ha ricordato anche che la corte suprema ha posto molta attenzione alla salvaguardia della vita dei giudici. Dal 1999 sono infatti 26 i giudici uccisi.
Uno di questi 26 giudici uccisi è stato nominato nella lista di Duterte, ma le indagini sulla sua morte non hanno portato finora a nulla.
Ma la Sereno, per salvaguardare il ruolo dei giudici come protettori dei diritti costituzionali, ha anche messo in guardia i giudici dal presentarsi alla polizia ed arrendersi senza un mandato di arresto emesso secondo i termini legali.
Anzi la Sereno ha invitato il presidente e all’esecutivo di dare alla Corte Supremo le fonti e la base delle accuse del presidente contro i sette giudici che ha nominato.
“La corte considererebbe importante conoscere la fonte le basi di qualunque accusa secondo cui i giudici in particolare sarebbero coinvolti nel commercio della droga in linea col suo dovere di esercitare la supervisione amministrativa su tutte le corti minori. La Corte Suprema guarda allarmata la proliferazione delle droghe, in accordo condiviso con Lei, Presidente, che le droghe pericolose hanno distrutto la vita e la famiglia dei filippini. Aborriamo alla possibilità che distrugga le istituzioni pubbliche, quindi l’indagine attiva di qualunque rapporto che giudici e personale dei tribunali favorisca il commercio della droga.”
La Sereno ha inoltre ricordato le prerogative della Corte nella valutazione e giudizio dei singoli giudici:
“Da sola entità incaricata della disciplina dei giudici, la Corte Suprema decide quando i giudici sono allontanati dal servizio e lo riportano. Apprezziamo il Suo zelo nell’aiutarci a ripulire i ranchi del sistema giudiziario dei balordi ma La assicuriamo, Presidente, che persino rapporti Suoi informali o da chi Lei decide saranno sufficienti ad attivare l’azione e la condotta delle indagini senza il bisogno di richiedere loro di fare rapporto fisicamente ad una qualunque entità e di cancellare le attività previste dalla corte.”
La Sereno ha fatto notare che esiste un giudice sotto inchiesta legata al traffico di droga, ma il suo nome non compare nella lista di Duterte.
La Sereno ha sottolineato che “questa corte è stata attenta, troppo cosciente di quanto non si creda, una buona reputazione è il segno primario della credibilità e la sola eredità che molti nostri giudici possono lasciarsi dietro. Troppi giudici sono stati assassinati, 26 dal 1999, in gran parte per colpa di signori del crimine, più specificamente signori della droga.”
Per poter proteggere la vita dei giudici, la Sereno ha chiesto che i giudici possano portare armi con loro a scopo di difesa. Richiediamo che riconsideri il suo ordine riportato che i giudici che ha nominato continuino a a portare quelle armi denunciate e con licenza per protezione personale, se non altro, fino a che l’indagine appropriata conclude che si deve procedere contro di loro”
Sereno ha poi indicato gli errori nei nomi della lista.
Giudice Lorenda Mupas fu cacciata dal servizio nel 2007 dalla corte locale di Dasmariñas, Cavite, per manifesta ignoranza della legge. Quindi questo giudice non fa parte più della magistratura da oltre nove anni fa.
Giudice Roberto Navidad, della corte regionale di Samar, fu ucciso a gennaio 2008 all’età di 69 anni, mentre il giudice Rene Gonzales della corte municipale a Iloilo ha lasciato il servizio nel giugno scorso.
Il giudice Exequil Dagala della corte Dapa-Socorro in Surigao, non ha mai fatto processi per droga, come anche Gonzales.
Caso analogo per il giudice di Aklan Domingo Casiple che non ha la giurisdizione sui casi di droga
Il giudice Adriano Savillo della corte regionale ad Iloilo City fa processi di famiglia e non ha alcuna giurisdizione sui processi per droga se non in casi di minorenni coinvolti nei casi.
Solo il giudice Reyes Antonio di Baguio presiede i casi di droga in un tribunale multisala.
Ultima richiesta della Sereno: “Sarebbe utilissimo se gli investigatori che includono i nomi di Dagala e Gonzales senza giurisdizione sui casi di droga informassero la Corte Suprema dei modi in cui questi giudici regionali possano essere considerati influenzare il traffico della droga”.
Dopo la voce di Leila De Lima in Senato, si erge un’altra voce a difesa dei diritti costituzionali di tutti e del giusto processo.
Ma perché quei nomi assurdi su queste liste di per sé una violazione dei diritti dei cittadini?
(http://interaksyon.com/article/131226/cj-sereno-writes-duterte-on-shaming-of-7-judges-linked-to-illegal-drugs, http://www.rappler.com/nation/142329-full-text-sereno-letter-duterte-judges)