Ad oltre 300 persone a Singapore è stata diagnosticata, quest’anno, l’infezione da Virus Zika, mentre in Thailandia si sono raggiunte le 200 persone. Benché nella regione i casi di Virus Zika si mantengano entro la decina, lo scoppio di infezioni in questi due centri del turismo e del commercio potrebbe avere un impatto economico.
Un impatto simile lo si è avuto in America Latina dove la diffusione del virus Zika ha causato 1800 casi di microencefalia e dove le perdite economiche stimate dalla Banca Mondiale sono dell’ordine di 3,5 miliardi di dollari, equivalente al 1% del PIL nei paesi legati al turismo.
In Asia l’impatto principale lo si sente a Singapore che ospiterà la Formula 1 dal 16 al 18 settembre, un evento che richiama non solo i fan del motore dalla regione, ma anche gli ospiti di affari durante la settimana. E’ la prima volta per la città stato. Benché non ci sia panico, la rapida diffusione dell’infezione ha ricordato a molti la crisi della SARS del 2003 che vide una contrazione economica del 4.2% nel secondo trimestre dell’anno.
La Cina che è la fonte principale di turisti ha emesso un avviso il 7 settembre invitando i visitatori che vanno nei paesi colpiti dal Virus Zika a prendere le precauzioni contro le punture di zanzara.
Questo virus è principalmente trasportato dalle zanzare, sebbene possa diffondersi attraverso contatti sessuali causando una febbre leggera, prurito e occhi rossi negli adulti. Quando però ad essere infettata è una donna incinta potrebbe portare alla microencefalia per il bambino la cui testa è molto più piccola della media e il cui cervello si sviluppa in modo anormale.
Finora gli arrivi non sono crollati a Singapore, sebbene USA, UK, Australia, Taiwan e Corea del Sud hanno invitato le donne incinta a posporre la visita nella città stato.
“Non c’è stato un impatto percepibile del Virus sul turismo di Singapore finora, se non alcune cancellazioni” dice Oliver Chong dell’Ufficio Turistico di Singapore.
Neanche il settore turistico thailandese, che dà lavoro direttamente o indirettamente ad almeno 5 milioni di persone, non è stato ancora colpito. Il capo dell’Autorità Turistica thailandese, Yuthasak Supasorn, ha minimizzato le preoccupazioni dato che le cifre thailandesi sono inferiori a quelle di Singapore. “Credo che la Thailandia sia credibile. Facciamo tutto secondo le procedure internazionali. Non nascondiamo nulla per non far sorgere incertezze”.
Ma la cifra dal tempo dell’intervista è cresciuta. Il portavoce del ministro della sanità Suwannachai Wattanayingcharoen ha confermato che i 200 casi sono stati trovati quest’anno e rappresentano il doppio del precedente aggiornamento di due mesi fa. Ha attribuito questo forte salto, contro i cinque casi all’anno degli anni scorsi, alla accresciuta coscienza delle persone che hanno fatto le analisi delle urine o del sangue.
Il turismo thai in precedenza è stato colpito molto. La SARS del 2003 colpì il paese con una caduta del 7% sugli arrivi.
Finora la Malesia ha denunciato 7 casi di virus Zika sebbene questa cifra includa una donna incinta. Da vari anno la Malesia vede la Thailandia come una meta turistica nella regione e il relativo numero inferiore di casi di Zika potrebbero dare una punta in più.
Il dipartimento della sanità filippina ha confermato il primo caso di contagio nazionale di Zika il 5 settembre e di altri due il 13 settembre, portando il numero totale di casi ad 8, inclusi cinque stranieri che provenivano da paesi infetti.
Anche in India le autorità cominciano a preoccuparsi. Sebbene il paese non abbia visto casi di Zika, 13 indiani sono stati trattati a fine agosto per virus Zika a Singapore secondo il ministero degli esteri. In tutti i porti e aeroporti indiani ci sono segnali di informazione sul virus zika e di invito a contattare le autorità nel caso sentissero sintomi del virus dopo essere rientrati da paesi che sono stati colpiti dal virus.
Meenakshi Makkar, avvocato di Nuova Dehli che partorirà a novembre, dice di preferire di restare a casa per evitare un infezione. “Ho letto di un possibile scoppio di contagi per il virus Zika. Mi fanno già molto preoccupare le ondate di Dengue e chikungunya. Fa paura solo il pensare al virus Zika.”
I casi osservati del ceppo del virus Zika in Asia non sono stati correlati ad alcuna microencefalia, ed almeno otto donne thai hanno dato i natali a bambini sani e in salute dopo aver contratto il virus. Ma il dottore Raymond Lin, capo del sistema dei laboratori pubblici di Singapore, dice che i dottori non possono garantire che non esistano correlazioni. “Non abbiamo alcuna risposta”.
Il fatto che i casi del virus zika si siano concentrati a Singapore e in Thailandia suggerisce che la regione deve ancora vedere il peggio. Secondo uno studio del The Lancet sarebbero oltre due miliardi e mezzo di persone a rischio della diffusione del virus in Africa e Asia.
“Se la zanzara che porta il virus si infetta del virus da viaggiatori in aree dove le condizioni ambientali favoriscono la diffusione del virus, potremmo avere una nuova epidemia, a causa di una popolazione umana che non si è mai immunizzata” si legge sul rapporto.
Un simile avviso lo ha dato Eloi Yao della OMS a Manila. “Si sa che il virus si diffonderà ulteriormente nella regione. Avvisiamo i paesi a vigilare” dice sottolineando che i casi reali potrebbero essere in numero inferiore al reale. “Il problema è che i sintomi del virus sono simili a quelli di altre malattie, come chikungunya, febbre gialla e dengue. Ci vuole un buon sistema di analisi per differenziarli.”
Il primo ministro di Singapore Lee Hsien Loong, parlando al summit dell’ASEAN a Vientiane, ha detto che Zika potrebbe diventare endemico nella regione dato che è trasportato dalle stesse zanzare che portano malaria e dengue, e la dengue attualmente causa grande preoccupazione del Zika in Indonesia e Malesia. I governi devono quindi prepararsi ad una lotta lunga contro il virus Zika nella quale si richiede sempre una grande cooperazione. “Dobbiamo pepararci ad una possibile campagna estesa contro il virus Zika assicurando però che la regione resti aperta e connessa per gli affari e il commercio” ha detto Lee Hsien Loong.
Finora l’Indonesia che è il paese più popoloso della regione, non ha visto casi di Zika recentemente, ma aeroporti e porti fanno lo screening per chi arriva da paesi infetti. “Abbiamo installato scanner termici agli aeroporti e porti attraverso cui passeggeri di questi paesi normalmente entrano. A Giacarta, Denpasar e Surabaya come anche il porto di Batam” ha detto Oscar Primadi portavoce del ministero della sanità indonesiano.
Il virus Zika è ancora un virus enigmatico che rende difficile far previsioni di impatto economico. Si sta ancora definendo con i nuovi dati che giungono il tempo di sopravvivenza in un adulto infetto che non presenti sintomi.
“Una buona stima della situazione è davvero difficile poiché la malattia è asintomatica o debole per la maggioranza dei casi e non tende a far scattare la visita dal dottore” dice Herve Zeller della Comunità Europea.
Il 6 settembre l’OMS ha detto che “ci sono prove crescenti che mostrano che sia possibile la trasmissione sessuale del virus e più comunemente di quanto assunto prima.”
Non sono stati confermati casi di trasmissione sessuale del virus Zika in Asia, ma la diffusione de casi e le nuove informazioni fanno paura alla gente. Una donna indonesiana di venti anni ha detto che non pensa di avere un figlio ma è preoccupata che il virus possa darle dopo dei problemi. “Mi chiedo se non sia un virus che resta dormiente e si risveglia dopo anni”.
Inoltre c’è una ricerca sulle possibili complicazioni derivanti dalle interazioni tra dengue e zika.
Proprio come OMS dice che bisogna rivedere le assunzioni sulla diffusione del virus Zika, si devono considerare molto incerte le previsioni sulle ricadute economiche. Ravi Menon dell’Autorità Monetaria di Singapore ha detto che il virus Zika potrebbe avere un piccolo impatto sull’economia locale ma “E’ troppo presto per dirlo”.
E mentre persiste la preoccupazione che ad essere colpiti possano essere i paesi asiatici che dipendono dal turismo, la diffusione del virus potrebbe far crescere alcune attività economiche legati alla sanità, ospedali e manifattura di guanti. “Ogni volta che scoppia una infezione, gli ospedali aumentano il traffico di pazienti” ha detto Montes Rattayapas dl Caital Nomura Securities di Bangkok.
“Il virus Zika ha l’effetto di far crescer la coscienza della gente e questo fatto spingerà la nostra attività sul fronte principale” dice Lee Kim Meow della Top Glove che è uno dei maggiori produttori di guanti in gomma.
Simon Roughneen, AsiaNikkei