I recenti cambiamenti del modo di svilupparsi delle tempeste tropicali minacciano il futuro del Delta del fiume Mekong in Vietnam, uno dei maggiori delta al mondo.
Esso ospita 20 milioni di persone e, sui suoli fertili, una cultura del riso che rappresenta la sicurezza alimentare del Sudest Asiatico.
E’ stato pubblicato su Nature un lavoro fatto in collaborazione con colleghi americani, finlandesi e inglesi in cui si mostra che il bacino di carica del Mekong è colpito da un numero minore di tempeste tropicali.
La conseguenza di ciò è che una quantità inferiore di sedimenti e di sabbia raggiungono il delta, con possibili effetti drammatici nel lungo periodo sulla sostenibilità del delta stesso, a causa degli impatti contrari sugli allagamenti e sulla ridotta produttività agricola.
I delta di tutto il mondo si trovano di fronte ad una crisi di sostenibilità: 28 dei 33 maggiori delta sono a rischio di sprofondare come conseguenza dell’innalzamento dei livelli del mare. I delta naturalmente tendono a sprofondare sotto al loro peso, ma in condizioni normali i sedimenti apportati dai propri fiumi si depositano mantenendo la superficie del delta sopra il livello del mare.
Comunque il tasso con cui cresce il livello dei mari è in accelerazione come conseguenza del cambiamento climatico che riscalda gli oceani e della subsidenza causata dall’estrazione di petrolio e gas o delle acque sotterranee.
Nel frattempo il carico di sedimenti in molti fiumi decresce come conseguenza delle attività umane a monte, sviluppo in grande scala di dighe che sono un problema particolare in molti sistemi fluviali.
Il Fiume Mekong si trova davanti a vari problemi e si è riconosciuto che insieme ai delta del Gange e del Nilo il delta del fiume Mekong è uno dei più vulnerabili al cambiamento climatico. La sostenibilità del delta è fondamentale per la vita delle popolazioni locali, gran parte delle quali sono povere. .
I sedimenti del fiume rappresentano una risorsa fondamentale per costruire le terre dei delta, per ridurre gli allagamenti e mantenere fertili i suoli.
Come sappiamo i sedimenti diminuiscono
Il nostro lavoro aveva due componenti. La prima abbiamo fatto un enorme lavoro di campo per quantificare il carico dei sedimenti del Mekong in varie condizioni in modo da legare l’acqua ai flussi di sedimenti.
Il secondo aspetto del nostro lavoro ha tracciato la frequenza e la localizzazione delle tempeste tropicali sul bacino del Mekong negli scorsi 30 anni. Insieme ai colleghi finlandesi si sono usate queste informazioni per un modello computerizzato di flusso di acqua attraverso il bacino di carica del Mekong prevedendo due scenari, uno che comprende le temeste e l’altro senza tempeste.
I risultati mostrano quanto fondamentali siano le tempeste tropicali nel mantenere il delta del fiume Mekong. Solo il 5% annuo delle piogge totali del bacino di carica proviene dalle tempeste, ma poiché queste piogge pesanti e improvvise sono efficacissime nel lavare il fango e la sabbia nei fiumi, le tempeste sono responsabili di oltre il 30% dei sedimenti che raggiungono il delta.
Modelli di clima futuri predicono ce le tempeste tropicali, come il supertifone Haima o altri supertifoni, diventeranno più forti e più frequenti con il riscaldamento degli oceani. Comunque questi modelli proiettano anche che i luoghi di transito tipico si sposterà a nord e verso est verso la Cina, e quindi meno tempeste attraverseranno il bacino di carica del Mekong.
L’estrazione della sabbia già riduce i sedimenti mandati al delta del Mekong e si pensa che nel futuro ci saranno altre riduzioni come conseguenza delle dighe in costruzione a monte. Perciò se le proiezioni delle tempeste sono corrette e meno sedimenti giungono a valle, le prospettive del Delta sembrano tetre.
Il nostro studio è il primo a mostrare il ruolo significativo che le tempeste tropicali giocano nell’arricchimento di sedimenti ai grandi delta dei fiumi. Questo ha implicazioni per tanti grandi fiumi come il Gange nel Bangladesh, lo Yangtze in Cina ed il Missisipi americano. Tutti hanno un bacino di raccolta che è colpito da tempeste tropicali con regolarità.
Ci vivono complessivamente 500 milioni di persone su questi delta e il nostro lavoro mostra che non si può valutare la loro vulnerabilità futura rispetto all’innalzamento del livello del mare senza considerare anche i cambiamenti nelle tempeste che alimentano i delta.
Stephen Darby, Daniel Parson, Julian Leyland, TheConversation.com