La ragione formale, addotta a giustificare questo limbo costituzionale, è la necessità da parte del principe ereditario di elaborare il lutto della morte del padre. Mentre nel frattempo il generale Prem Tinsulanonda è asceso a reggente, si sono avute varie speculazioni sulle ragioni di questo limbo costituzionale, alcun delle quali chiamavano in causa la scarsa popolarità del principe rispetto a quella ricevuta dal padre.
Ora finalmente il parlamento thailandese, o meglio l’Assemblea Legislativa Nazionale dei nominati da Prayuth, ha completato il primo passo formale affinché l’erede ascenda al trono dopo la morte di suo padre.
Il parlamento ha invitato l’erede al trono ad ascendere al trono ed iniziare il processo di successione. La procedura richiede che l’erede nominato accetti l’investitura che sarà fatta in questi prossimi giorni.
Fonti militari hanno detto che l’erede al trono tornerà immediatamente dalla Germania, da Monaco di Baviera dove è formalmente domiciliato. Per inciso, secondo un giornale tedesco Manager Magazin, il governo della Baviera avrebbe chiesto al principe ereditario di pagare le tasse di successione che ammonterebbero a 3.5 miliardi di dollari, proprio perché il principe Vajiralongkorn avrebbe il domicilio a Monaco. L’eredità valutata si aggirerebbe attorno ai 44 miliardi di dollari.
Certo non fa una bella impressione che il re dei thailandesi, che deve essere venerato per dimostrare di essere thai, abbia residenza all’estero.
Il nuovo Re, che potrà essere incoronato solo dopo la cremazione di Re Bhumibol dell’anno prossimo, si chiamerà Rama X, il decimo e della dinastia Chakri che domina in Thailandia da 234 anni.
Scrive il corrispondente della BBC, Jonathan Head da Bangkok:
“La Thailandia ha raramente avuto quello che potrebbe essere definita successioni reali di routine. L’ultima fu 70 anni fa quando il giovane Re Ananda (fratello di Re Bhumibol) fu trovato ucciso con un colpo di pistola nella sua camera da letto in circostanze ancora non chiarite.
Quando morì una sessione di emergenza del parlamento quella notte nominò il fratello distrutto dal dolore Re Bhumibol.
Nonostante speculazioni non pubbliche sulle possibilità della sorella Siridhorn di ascendere al trono, Principe Vajiralongkorn è stato l’erede indiscutibile al trono sin dalla formale investitura del 1972.
La legge thai della successione segue il principio della primogenitura dove il trono passa al figlio maschio più grande del Re regnante, ma dà anche al re la discrezione di nominare la sua propria scelta. Re Bhumibol non ha mai mostrato incertezze sulla sua investitura del principe.
Ma la decisione inattesa del principe ereditario di dilazionare la salita sul trono ha reso questa successione un’altra che si è allontanata dal copione.
La sua ragione vera è sconosciuta; il pianto pubblico per suo padre non sarebbe stato colpito se avesse accettato immediatamente dopo la morte del padre”.
Il futuro Re Rama X non ha dato troppe dichiarazioni pubbliche, né tanto meno il palazzo ha fatto conoscere i particolari della sua vita. Abbondano però notizie che non possono essere veicolate in Thailandia per via della legge di lesa maestà. Questa legge dall’arrivo al potere del generale Prayuth ha avuto un’applicazione molto più veloce e totale. Basti dire che, da quando è morto Re Bhumibol, sono stati chiusi 1300 siti web e venti persone sono state denunciate per lesa maestà.
Il governo si è adoperato, senza però sortire effetti, anche affinché Google o Facebook censurassero i contenuti ritenuti infamanti al governo thailandese. Facebook si è sempre rifiutata di dare dati al governo Thailandese su persone coinvolte nella legge di lesa maestà.
Sempre senza sortire effetti, il governo thai ricerca l’estradizione degli intellettuali thai rifugiatisi all’estero all’indomani del Golpe in nome della legge di lesa maestà che nella gran parte dei paesi del mondo non esiste.
Scrive l’agenzia di notizie AP: “Le autorità thai sono particolarmente preoccupate con siti web che parlano di Vajiralongkorn, l’erede designato al trono, a cui manca la popolarità del padre. Il pubblico in generale ha da tempo fatto circolare dicerie sulle finanze del principe, sul temperamento sanguigno e su altre questioni. Tre matrimoni tumultuosi sono argomento di storia comune. Ma articoli dall’estero critici di Vajiralongkorn sono comunemente bloccati in Thailandia”
Mentre si avvicina così la fine del limbo costituzionale creatosi dopo la morte di Re Bhumibol, vale la pena ricordare che il prossimo anno saranno indette nuove elezioni alla luce della nuova costituzione, approvata nel referendum di agosto, che accresce il potere dei militari, che diventano così intoccabili per diritto costituzionale, e mina il potere di politici eletti. Probailmente se Rama X avrà una voce, forse non sarà poi differente da quella dei militari che non hanno mai conosciuto un limbo costituzionale su di loro.