La violenza nelle quattro province di frontiera di Pattani, Narathiwat, Yala e Songkhlasi è intensificata anche se il paese è governato da un governo militare. Lo scorso anno, ci sono stati 807 attacchi violenti che hanno preso la vita di 307 persone e che hanno ferito altri 628.
Lo scorso anno Prayuth ed il suo governo ha deciso di nominare una delegazione speciale, presieduta dal vice ministro della difesa Udomdej Sitabutr, nella speranza di affrontare le cause radicali.
La delegazione ha anche l’autorità di gestire i finanziamenti destinati al profondo meridione thai ed ha formulato un percorso temporale per affrontare la violenza della regione.
Continueranno nel frattempo i colloqui di pace tra le autorità e i gruppi dell’insorgenza di MARA Patani.
“Ho sentito la notizia dei colloqui di pace e della delegazione speciale. Non so in cosa possono essere di aiuto. Ci sono tanti punti di controllo, tanti colloqui ma gli attacchi continuano. I media non lo dicono se non in occasione di tante perdite di vita.” dice Pawin Nilsuwan, che ha perso i genitori durante le feste del Songkran del 2015 nel distretto di Sukhirin a Narathiwat.
I suoi genitori, che erano parte di una decina di famiglie buddiste in un villaggio prevalentemente musulmano malay, furono uccisi ed immolati e la casa parzialmente distrutta, mentre furono uccisi una madre ed il figlio, loro vicini buddisti. Nessun colpevole è stato mai arrestato e il caso è tutt’ora irrisolto dopo quasi due anni. I figli delle due famiglie hanno provato a vendere la terra per andarsene dall’area ma nessuno compra. Pawin ha comunque deciso di andare a vivere a Bangkok.
Il governo Prayuth ha ristrutturato vari corpi dello stato per affrontare l’insorgenza che ha fatto 7000 vittime nei suoi 13 anni di vita. L’ordine del generale Prayuth 230 del 2014 pose le basi per una riformulazione dei colloqui di pace iniziati nel febbraio 2013 col governo di Yingluck.
Ma le richieste delle due parti sono molto differenti. Il governo ha chiesto a MARA Patani di garantire le zone di sicurezza e lo sviluppo locale, mentre MARA Patani ha chiesto di dichiarare i colloqui di pace come un pezzo della sua agenda nazionale riconoscendo il gruppo come solo partner nel dialogo assicurando ai suoi membri l’immunità dall’essere perseguiti penalmente.
Il portavoce di MARA Patani Abu Hafiz ha detto che il gruppo deve attendere che la Malesia, che ospita i colloqui, fissi la data di un incontro completo tra le delegazioni.
“Abbiamo ascoltato la gente al livello di base. E’ la ragione per cui siamo d’accordo a parlare di zone di sicurezza. Ma ci troviamo ancora in una fase di costruzione della fiducia” dice Abu Hafiz il quale aggiunge che sono necessari alcuni prerequisiti prima che possono partire i colloqui.
Gli osservatori credono comunque che i colloqui andranno avanti senza un accordo di sostanza perché ci si aspetta che il governo, che resterà al potere ancora un anno prima delle prossime elezioni, proceda con cautela senza impegnarsi totalmente nei colloqui.
“Dopo tutto sappiamo tutti che il governo si muove con cautela. Hanno appena un anno davanti e non vogliono impegnarsi con l’altra parte in modo totale. Quindi non si possono finalizzare questioni vecchie come le zone di sicurezza” ha detto una fonte anonima.
Il governo ha anche dato inizio ad un modello di città a triangolo per far diventare tre dei distretti del meridione – Sungai Kolok a Narathiwat, Betong a Yala e Nong Chik a Pttani, in modelli di sviluppo sostenibile sia di sicurezza che di economia. Sono stati stanziati oltre 5 miliardi di baht per finanziare i progetti associati nei tre distretti.
Certi ufficiali della sicurezza, comunque, mostrano scetticismo sull’aggiunta di altri strati burocratici e hanno dubbi se questi progetti porteranno delle soluzioni.
“Ha l’apparenza di voler costruire un’immagine e mostrare che il governo è serio nel risolvere il problema” dice una fonte militare rispetto alla delegazione speciale. “Tra il 2004 e il 2016 sono stati spesi 165 miliardi di baht, ma si deve ancora soppesare il valore economico della soluzione del meridione.”
Osservatori hanno notato che forse il comando del IV corpo di armata forse non è così felice della delegazione speciale perché “si aggirano sul suo territorio così tante ombre.”
Mentre il IV corpo d’armata ha come superiore diretto il comandante dell’esercito, i generali Udomdej e Akkara Kerdpol rappresentante del capo del governo ai colloqui di pace, ha il generale Prayuth come superiore diretto. Il Vice primo ministro Prawit Wongsuwon che presiede la sicurezza è stato coinvolto nella serie delle comunicazioni.
Il portavoce dell’ISOC dell IV corpo di armata, Pramot Phromin, ha comunque rigettato l’idea che più strutture gerarchiche impediranno il progresso nel meridione.
“Seguiamo l’ordine del NCPO 98 di adottare una strategia di approccio multipla: mantenere il governo della legge, aumentare i movimenti dei militari ed espandere l’impegno politico. Prepariamo la regione allo stadio finale della creazione di una pace sostenibile.”
Dallo scorso sono stati ottobre 8000 soldati provenienti dalle altre basi al di fuori del meridione. “Il ruolo del governo della delegazione speciale è di presiedere l’applicazione normale del percorso temporale” ha detto il generale Pramot.
Muhammad Ayub Pathan, presidente del consiglio della società civile delle province meridionali ha detto di essere ottimista sul percorso temporale e sulla nuova struttura. “Se i tre nodi, vale a dire le misure della politica sui colloqui, le operazioni in campo e la delegazione speciale si possono integrare abbiamo speranze” ha detto Ayub notando che governo e MARA Patani devono lavorare cn la società civile e viceversa.
“Dobbiamo presentare proposte allo stato e agli agenti non dello stato. E’ un buon segno che MARA Patani ha preso coscienza delle domande delle donne sull’agenda delle zone di sicurezza.” ha detto Ayub.
Achara Ashayagachat, Bangkok Post