Torba ha differenti significati in paesi differenti.
In Europa questo derivato delle piante è usato spesso per alimentare sistemi elettrici per emissioni più basse di carbonio, mentre negli USA funziona come ammendante comune per i suoli, ma anche nel mantenimento dei manti erbosi di qualità per i corsi di golf e campi sportivi.
In Indonesia i terreni di torba sono gli ambienti vitali per tante specie in via di estinzione, come le tigri di Sumatra oppure gli orangutan.
Essi ospitano piantagioni di olio di palma e piantagioni industriali di polpa e carta che contribuiscono in modo significativo all’economia e benessere del paese.
Sebbene la maggioranza dei quasi 19 milioni di ettari di risorse di torba non siano coltivati o appartengono a foreste naturali, gran parte di queste aree ricche di carbonio sono essiccate dalle piantagioni. Le piantagioni industriali di olio di palma e polpa da carte sono state criticate moltissimo per i danni ambientali causati come gli incendi di foreste e la distruzione della biodiversità, oltre i problemi sociali tra i quali il lavoro minorile ed i conflitti locali per la proprietà della terra.
Olio di Palma: perché è importante per l’Indonesia
“Gli indonesiani piantano palme da olio da sempre” dice il presidente dell’Associazione Indonesiana per l’Olio di Palma, GAPKI, Joko Supriyono. L’associazione conta i grandi produttori della merce che è usata dagli alimenti, ai prodotti di bellezza, ai biocarburanti.
L’Indonesia è ora un attore gigante nel settore poiché è il maggior produttore ed esportatore dopo aver sorpassato la Malesia.
Secondo i dati di GAPKI, 40 milioni di indonesiani nella vita quotidiana dipendono dall’olio di palma e dai derivati, direttamente ed indirettamente, attraverso effetti moltiplicatori che ha creato il settore. L’olio di palma è una merce strategica per lo sviluppo economico indonesiano: lo scorso anno soltanto ha generato 18,6 miliardi di dollari in moneta pregiata.
“Quello di cui abbiamo bisogno è di regolamenti che possano promuovere l’uso sostenibile dei terreni di torba, non di proibizioni di usarlo” dice Joko Supriyono che è anche vicepresidente della Astra Agro Lestari, il più grande produttore di Olio di Palma.
Per la crescente domanda globale e locale di olio di palma grezzo, tenderanno ad espandersi le piantagioni non solo delle corporazioni ma anche dei piccoli produttori.
A causa della limitata disponibilità di suoli minerali si sono prese di mira i terreni torbosi mentre i produttori provano ad allargar le proprie piantagioni. Attualmente ci sono 12 milioni di ettari destinati a piantagioni.
I dati governativi mostrano che le piantagioni di olio di palma, possedute da piccoli proprietari, compagnie private e compagnie di stato, e di piantagioni industriali di imprese per la carta hanno già preso circa 1.8 milioni di ettari di terreni di torba.
Una moratoria sull’apertura d nuove piantagioni di olio di palma entrò in vigore sei anni fa per rallentare l’espansione agricola insostenibile sulle foreste primarie e sui terreni torbosi. Secondo il World Resources Institute è inefficace poiché “fu emesso sotto forma di istruzione presidenziale che non comporta conseguenze legali per chi le viola”
Ecco le foschie
L’amministrazione del presidente Joko Widodo ha avuto una maggiore attenzione alla protezione e alla gestione dei terreni di torba dopo che l’Indonesia fu condannata dalla comunità internazionale per gli incendi nelle foreste di Sumatra e nel Borneo e della conseguente foschia che soffocò molti paesi della regione nel 2015. La Banca Mondiale stimò che si ebbero perdite economiche da 16 miliardi di dollari.
Si accusarono gli agricoltori locali per aver iniziato gli incendi per le pratiche agricole di taglia e brucia. Ci furono anche incidenti secondari che coinvolsero le grandi piantagioni. La mancanza di un adeguato monitoraggio dei focolai fu visto come uno dei più grandi fallimenti nella gestione del disastro.
Nel tentativo di affrontare i problemi ricorrenti degli incendi e della foschia, nel 2016 l’Indonesia emise un regolamento sulla protezione e gestione dei terreni torbosi. La posizione più dura del governo sulla gestione dei terreni torbosi in conseguenza dei regolamenti fu lodata dagli ambientalisti.
A gennaio dello scorso anno, il presidente Joko Widodo creò l’agenzia del mantenimento dei terreni torbosi, BRG, con lo scopo di ripristinare entro cinque anni 2 milioni di ettari di terreni di torba degradati in sette province.
Secondo Herry Purnomo, scienziato del Center for International Forestry Research, saranno colpiti un milione di ettari di piantagioni di olio di palma su terreni torbosi dal regolamento del 2016.
“La politica è già sulla strada giusta, ma credo che la sua applicazione non è facile. E’ difficile sincronizzare l’idealismo con la realtà. L’olio di palma innegabilmente dà il sostentamento ai contadini. Li vogliamo cacciare da queste aree? Per quale posto? Le grandi imprese possono farlo di spostare le loro piantagioni ma per i piccoli proprietari significherebbe ricollocare la famiglia e le case.”
L’Indonesia ha la quarta risorsa al mondo di terre di torba, dopo Canada, Russia USA e la maggiore distesa di terreni torbosi tropicali.
Oltre al regolamento del 2016, ci sono altre politiche nazionali per proteggere i terreni torbosi indonesiani: la legge del 2009 sulla protezione e gestione dell’ambiente, un regolamento governativo sulla pianificazione spaziale e un regolamento ministeriale del 2009 sull’uso dei terreni torbosi per la coltivazione dell’olio di palma.
Il limitato accesso all’informazione e la mancanza di impegno da parte delle parti interessate ostacola l’efficacia degli sforzi del governo per fermare l’espansione agricola non sostenibile nel paese.
Perché uccidere l’Industria?
Gli attori industriali, come Joko della GAPKI, fino ad oggi si oppongono ai regolamenti definendoli ingiusti ed intesi ad uccidere lentamente l’industria che da un grande contributo all’economia del paese. Il regolamento del 2016 ridurrà le aree coltivate con impatto sulla produzione di olio e colpendo la catena di rifornimento e di valore dell’olio e dei derivati.
“Ricordate, l’industria dell’olio di palma stimola l’economia rurale del paese”.
L’Indonesia è forte non solo nella produzione di olio ma anche nei derivati. Secondo Joko dei 27 milioni di tonnellate di olio esportato, il 70% era di produzione che era stata trattata nei prodotti raffinati.
L’investimento nella parte della raffinazione del settore resta attraente e si usa molto la parola sostenibilità
Di recente la Sinar Mas Cepsa, joint Venture della Golden Agri Resources e Cepsa Quimica ha inaugurato il proprio impianto oleochimico da 357 milioni di dollari sull’isola di Riau pre produrre alcoli grassi, il principale ingrediente dei prodotti personali e della casa.
“L’investimento fatto dalla Sinar Mas negli ultimi anni è stata condotta per mettere la sostenibilità al cuore del loro business” dice Anita Neville della Golden Agri Resources. Lei ha aggiunto che l’innovazione tecnologica come semi di clonazione, approvati dal ministero dell’agricoltura ad aprile, possono accrescere la capacità di produzione e “minimizzare la pressione sull’espansione del suolo che è una delle cose per cui l’industria è criticata a livello internazionale”
Mentre l’industria resta molto ottimista sui loro piani di espansione, Budi Indra Setiawan del ministero dell’agricoltura e Falatehan Faroby dell’Università dell’Agricoltura di Bogor hanno calcolato nel loro studio che se se le cose non cambiano ed il governo taglia l’espansione delle piantagioni da olio di palma, la produzione di olio grezzo di palma raggiungerà 37 milioni di tonnellate nel 2020, e l’area coperta crescerebbe a 14 milioni di ettari.
Come suggerito nello studio, se lo scenario di espansione si avvera, altri 2.8 milioni di ettari di piantagione verranno probabilmente da terreni torbosi.
Comunque i ricercatori affermano che “Questa terra in più non verrebbe da nuovi terreni torbosi, ma dalle esistenti aree degradate che ammontano a 4 milioni di ettari”.
Conseguenze di una gestione più dura dei terreni torbosi: contrazione economica?
Una parte dello studio dice che se il governo applica regolamenti più stretti, si dovrebbe preparare ad una contrazione economica.
Con l’industria sotto pressione e le piantagioni da olio di palma ridotte, il governo dovrebbe prepararsi ad “allenare le tensioni tra gli agricoltori ed i lavoratori che perdono il lavoro, e promuovere un incentivo fiscale per mantenere entrate ragionevoli per i coltivatori e le industrie dell’olio grezzo.”
Lo studio suggerisce ulteriormente che il governo “deve essere capace a convincere i coltivatori e la società che la politica otterrebbe lo sviluppo sostenibile delle piantagioni dell’olio di palma nel lungo periodo senza altre più danni dagli incendi dei terreni torbosi e appropriazione delle foreste.”
Secondo i ricercatori il governo deve fare qualcosa per migliorare la gestione dei terreni torbosi come il miglioramento della “sistemazione spaziale del suolo, accelerando i passi per riabilitare i terreni torbosi non gestiti per essere allocati per altri scopi differenti dalle sole foreste”
Muhamad Al Azhari & Sarah Yuniarni, Jakartaglobe.com