E’ la stagione delle piogge a Giacarta. Un’affascinante casa degli anni sessanta in un angolo tranquillo ombreggiato della Kebayoran Baru.
Come in un altro momento dell’anno ami casa tua, e basta. Hai un piccolo giradino, un albero di mango, selci e bambù. E’ sicuro e solo questo.
C’è anche un locale dall’altra parte della strada dove gli uomini passano il tempo a perfezionare le loro mosse di scacchi. La casa, ma di fatti l’intera strada, ha carattere ed è ad un salto dal Pacific Place: si arriva subito a Potato Head in un quarto d’ora. Infatti nei mesi asciutti e secchi, quando apri di notte la porta centrale per goderti la brezza notturna, ti domandi come mai questo angolo di Giacarta resti così verde e decisamente piacevole da vivere.
Comunque quando arrivano i monsoni tutto cambia. Proprio mentre il cielo di sopra si incupisce ed i fiumi e canali si ingrossano di acqua piovana, così accade al tuo umore che volta per il peggio.
Improvvisamente l’estensione piacevole del tetto diventa una fonte di continua inquietudine. Capisci che piacevole ed originale significano gocce di acqua ed una miriade di problemi collegata ad essa, problemi che fanno del falegname il tuo migliore amico.
Di notte, invece di goderti del tuo piccolo giardino e goderti il rumore del carretto del venditore di bakso che si muove vicino, passi il tuo tempo ad osservare il tetto. Soffri nel vedere la perdita del colore e le macchie. Scuoti il capo. Come hai potuto non vederli prima? S’è spostato qualcosa sui tetti?
Come staranno le grondaie? Se ne cadranno all’improvviso nel bel mezzo della notte?
Tieni stretto il numero del cellulare del falegname. Ed il giorno successivo lo chiami per fargli domande che comportano una serie di lavori di riparazione riparazioni continui.
Meraviglia che creda che tu sia un’ottima persona mentre ti saluta dal vicino locale?
Un giorno esci fuori del tuo cancello ed osservi più da vicino le case del tuo vicino. Perché non hanno gli stessi problemi causati dalla pioggia?
Bene, la maggior parte delle case attorno sono state buttate giù e ricostruite. Si innalzano sulla tua casa a piano singolo. Sono incredibili, edifici con aria condizionata centralizzata con finestre che non sembrano essere mai state aperte.
Ah certo: ambienti controllati. Quando piove, questa gente accende il condizionatore mentre la gente a casa tua è indaffarata a pulire l’acqua. D’altra parte, la parte finale di Keboyaran Baru è appena in salita. A Giacarta un metro in più in altezza è spesso sufficiente a salvarti dall’inondazione delle acque meteoriche.
Un’altra cosa che comincia ad accaderti nella stagione delle piogge è il modo di guardare il cielo prima di andare da qualunque parte. Prevedere il tempo diventa una abitudine.
Se il cielo comincia ad incupirsi ed è metà mattinata, correrai il rischio e via come faresti nella stagione secca. Comunque, se è già metà pomeriggio e pensi di andare da qualche parte un po’ più lontano, sai che passerai qualche bella ora per strada e aggiungerai almeno altri trenta minuti ogni ora rispetto al tempo necessario che normalmente ci vuole.
Il tempo rallenta nella stagione delle piogge. E’ davvero elastico, costringendoti ad imparare il valore della pazienza. All’inizio ti scoccia essere in ritardo ma dopo un po’ capisci che non serve agitarsi dal momento che tutti sono nella stessa situazione.
Quando il traffico è totalmente intasato, d’altronde, essere in una Toyota Innova è infinitamente più pratico e confortevole di qualche bella e bassa berlina.
In più, se sei fortunato abbastanza da avere il tuo autista, come me, puoi fare un sonnellino, guardare su Youtube qualcosa di sufficientemente melenso e carino da allentare un bel po’ di tensione o lavorare con alacrità, come me che ora scrivo questo pezzo prima del termine ultimo di consegna…
Abbiate una felice stagione delle piogge!
Season’s Greetings Karim Raslan | Jakartaglobe