4 nuove basi militari filippine aperte agli USA in aree contese con la Cina

4 nuove basi militari filippine aperte alle truppe USA con l’applicazione totale del patto militare ECDA dopo la visita del capo della difesa USA, Lloyd Austin

Si è aperta questa settimana una nuova epoca di collaborazione militare tra gli USA e Manila, il più vecchio alleato americano in Asia, con l’arrivo del segretario alla difesa Lloyd Austin in un momento significativo della competizione crescente per la supremazia militare nella regione.

storica alleanza VFA
US DoD / Chad J McNeeley

Dopo qualche ora dalla visita del capo della difesa USA i due alleati hanno fatto una importante dichiarazione che avrà implicazioni di lungo termine non solo per le relazioni blaterali ma per la competizione strategica Cina USA.

Secondo la dichiarazione del Ministero della Difesa USA i due alleati spingeranno per la completa applicazione del patto militare EDCA che garantisce l’accesso rotazionale alle truppe USA nelle basi militari filippine importanti.

“L’EDCA è un pilastro importante dell’alleanza USA-Filippine che sostiene l’addestramento combinato, le esercitazioni e l’interoperabilità tra le due forze. L’Espansione dell’EDCA renderà più forte e resiliente la nostra alleanza ed accelererà la modernizzazione delle capacità combinate”.

Secondo l’ECDA alle truppe USA sarà permesso di preporre sistemi di armi e infrastrutture militari essenziali che saranno cruciali per l’abilità americana di proiettare la potenza nel pacifico occidentale. Le Filippine hanno di fatto accordato di raddoppiare il numero di basi a cui avrà accesso il Pentagono secondo questo trattato fondamentale.

Non si conoscono esattamente le altre basi ma sono molto probabilmente localizzate nelle province più settentrionali delle Filippine vicine alle coste di Taiwan.

Altre basi importanti sono vicine o nel Mare Cinese Meridionale e nelle regioni meridionali del meridione dove restano attivi i gruppi estremisti.

Dopo sei anni di ritardi ed incertezze della presidenza di Rodrigo Duterte, che si opponeva all’alleanza delle Filippine con Washington, la nuova amministrazione di Marcos Figlio è diventata centrale nella strategia del Pentagono di deterrenza integrata nell’Indo-Pacifico.

L’ultima visita di Austin a Manila riuscì a prevenire la rottura delle relazioni bilaterali. Solo un anno dopo che il presidente Duterte aveva sospeso unilateralmente l’accordo VFA con gli USA che sostiene le attività ed esercitazioni militari congiunte. Il capo della difesa USA incontrò il presidente per restaurare i legami indeboliti.

Austin fu visto come una persona dai comportamenti umili e docile nelle sue dichiarazioni e fece una grande impressione sulle controparti filippine e su Duterte che salutò il loro “incontro produttivi” condividendo l’impegno a creare “legami forti tra i nostri due popoli”.

Poco dopo Duterte cambiò la sua decisione precedente di sospendere il patto di difesa ripristinando interamente il VFA.

L’ascesa di Marcos Figlio ha comunque iniettato nuova energia nell’alleanza bilaterale dando inizio a vari incontri cordiali con il presidente USA Biden lo scorso anno.

Poco dopo i due alleati hanno iniziato a discutere della rapida espansione nella cooperazione alla difesa bilaterale che ha portato a vari incontri di alto livello tra cui i capi della difesa dei due paesi lo scorso anno nelle Hawaii.

Di accordo gli alleati si accordarono ad espandere a 500 le attività militari bilaterali oltre ad espandere le esercitazioni annuali Balikatan portando il numero di soldati dai 9000 ai 16000. La cosa fondamentale è che è stata una decisione di Manila applicare ed espandere i parametri dell’EDCA con la nuova amministrazione.

In questa sua ultima visita a Manila, Austin ha ancora una volta visto una grande avanzata nelle relazioni bilaterali che ha portato all’espansione dei paramenti del fondamentale accordo di difesa.

Nella dichiarazione congiunta dei due alleati si legge:

“Filippine ed USA sono orgogliosi di annunciare il piano per accelerare la completa applicazione del Enhanced Defense Cooperation Agreement (EDCA) con l’accordo a designare 4 nuove postazioni concordate in aree strategiche del paese e il completamento sostanziale dei progetti nelle cinque esistenti postazioni concordate”.

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Le cinque esistenti postazioni concordate includono le basi aeree di Basa a Pampanga e Bautista a Palawan, vicine a Scarborough Shoal e al gruppo di isole di Spratly nel contestato mare cinese meridionale.

Manila spera che una maggiore presenza di truppe USA possa agire come una deterrenza più credibile contro altre incursioni cinesi nelle acque reclamate dalle Filippine.

Il Pentagono ha provato a presentare l’applicazione dell’ECDA come una mossa relativamente leggera e di valore economico legata alla creazione di lavoro e assistenza umanitaria e alle operazioni di aiuto ai disastri, HADR.

Secondo la Difesa, gli USA hanno allocato “82 milioni di dollari per investimenti infrastrutturali nei cinque siti previsti dal EDCA” che sosterranno la “crescita economica e la creazione di lavoro nelle comunità filippine”.

I due alleati pensano anche a fare pattugliamenti congiunti nelle acque contese per rafforzare l’interoperabilità e preservare i diritti sovrani in quest’area ricca di risorse.

Nella visita scorsa di Marco Figlio a Pechino, in cui annunciarono grandi iniziative economiche, non si sono conseguite grandi concessioni cinesi nelle dispute accese nel Mare cinese meridionale.

Nel mezzo delle tensioni crescenti per Taiwan le Filippine hanno espresso la propria apertura a preparare ed assistere gli sforzi di deterrenza USA di una potenziale invasione dell’isola che la Cina considera provincia rinnegata da “riunificare” al continente.

In risposta le due parti si sono accordate a “muoversi velocemente ad accordarsi sui piani ed investimenti necessari per le postazioni nuove ed esistenti”, mentre devono ancora essere fatte conoscere le “nuove postazioni”.

L’ex capo dei militari filippini, generale Bartolome Vicente Bacarro ha detto pubblicamente che saranno aperte alle truppe USA con EDCA le basi nelle province più settentrionali del paese nelle province di Cagayan e Isabela.

Ad aprile si faranno grosse esercitazioni militari a Ilocos Norte, la provincia dei Marcos nel nordovest dell’isola di Luzon.

La Marina Filippina attualmente ha delle basi a Mavulis, che si trova a 140 chilometri dalle coste di Taiwan, e vicino l’Isola di Fuga.

Mentre è improbabile che queste basi in particolare saranno aperte agli USA sotto l’ECDA, perché potrebbe essere vista come una mossa troppo provocatrice verso la Cina, i due alleati probabilmente espanderanno nella zona le esercitazioni congiunte nei prossimi mesi ed anni.

Comunque quelle basi saranno probabilmente aperte alle truppe USA se la Cina dovesse spingere verso l’invasione aperta di Taiwan.

“Quali sarebbero le ripercussioni sull’alleanza USA Filippine se gli americani dovessero morire a 50 miglia dalle Filippine e il governo si rifiutasse di prestare assistenza?” dice Greg Poling del gruppo CSIS di AMTI. “Gli alleati non possono essere neutrali e quindi le Filippine hanno una responsabilità proprio come gli americani hanno una responsabilità verso i filippini in caso di conflitto”.

Richard Heydarian, Asiatimes

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