L’esplosivo video musicale di Rap Agaist Dictatorship che ha invaso la Thailandia come una tempesta ha posto una miriade di questioni e domande sociopolitiche.
Il clamoroso video, conosciuto in Thailandese come Prathet Ku Mee, ha avuto è stato visto da oltre 25 milioni di persone in appena dieci giorni in un paese di 69 milioni di persone, un’impresa che ha dell’unico in Thailandia.
Il fatto che questa canzone rap di cinque minuti abbia raggiunto così tante persone dice un sacco di dove si trovi il paese e dove è diretto.
Per prima cosa la traduzione del titolo di questa canzone ha confuso molta gente. Persino in Thai il significato inteso del titolo Prathet Ku Mee è chiaro solo dopo l’ascolto, non di per sé. Come per tutte le canzoni rap il testo di questo successone risuona di rabbia senza una melodia convenzionale che catturi e calmi il nudo orecchio. Il titolo inglese è stato reso con “Quello che è il mio paese”, una traduzione che potrebbe far credere ad immagini di Italia’s Got Talent. Non è tanto quello che la Thailandia è ma quello da cui è colpita, le sue accumulate malattie e afflizioni sociali e politiche.
Quindi una comprensione meno letterale ma più piena potrebbe essere “I dolori del mio paese” o nel duro linguaggio del rap “Questo è il mio paese del c…”
Ci sono potenti frasi che risuonano sul paese che è”senza corruzione ma anche senza responsabilità”, dove “gli orologi da polso di un ministro del governo appartengono ad un corpo morto”. La Thailandia è un paese dove “il parlamento è una sala di attesa per soldati” ed “i fucili sono puntati alle nostre gole”, con la “proclamata libertà senza il diritto di scegliere”.
Le quasi cento frasi nelle 10 stanze sono ritmate acerbamente da due frasi “Prathet Ku Me…”
Seconda cosa, il video ed il testo della canzone sono distinti e paralleli senza una connessione diretta. Il video è una critica dello Stato Thailandese che ritorna alla scena orripilante di una impiccagione a Sanam Luang (la piazza antistante il palazzo reale a Bangkok), che è associata alla violenza di stato alla Thammasat University che sfociarono il 6 ottobre 1976. Le immagini di quei giorni hanno segnato la storia politica thailandese da allora e l’immagine ripresa nel video musicale è la più simbolica di tutti.
Tuttavia il testo sugli strani orologi e personaggi senza responsabilità della caccia di frodo sono i più critici del governo militare del generale Prayuth Chanocha nel contesto della polarizzazione della Thailandia e del conflitto del decennio scorso. Quindi la formulazione del testo è mirata all’attuale governo thailandese, non allo stato in quanto tale. I governi cambiano ma le funzioni e le caratteristiche dello stato possono trascendere il tempo.
Indipendentemente dai gruppi o dai clan che sono al governo, lo stato thai, i suoi organi e funzionari burocratici portano la responsabilità di far funzionare semafori e di assicurare che le linee elettriche e di acqua funzionino come si deve. Lo Stato Thai a seconda di chi siede alla guida ha anche usato strumenti di forza a disposizione contro la propria gente nel passato.
I produttori ed artisti di Prathet Ku Mee forse hanno unito il testo col video in modo non intenzionale fermandosi sull’ottobre 1976da un lato e il governo Prayuth dall’altro. Oppure deliberatamente hanno attaccato lo stato Thai in un video e il governo nei testi. Qualunque sia il loro fine ultimo, hanno avuto successo nell’attirare l’attenzione sia sul’ingiustizia di ieri che sul malessere di oggi.
Terza cosa, il successo dei video musicale è una potente dimostrazione delle voci popolari. Mentre il numero di chi l’ha visto è salito alle stelle, Prathet Ku Mee è diventato chiaro, ed il link a Youtube è diventato un seggio elettorale che ha dato la possibilità alla gente di identificarsi e di esprimersi.
Naturalmente non erano tutti sostenitori. Alcuni non erano d’accordo con questo pezzo di musica ed altri erano curiosi di sapere cosa fosse.
Eppure il fatto che i likes erano di gran lunga superiori ai dislike dice che la canzone ha avuto un riverbero positivo molto vasto.
Quando la polizia ha esaminato l’idea di arrestarli, il numero delle visite saltò così in alto che le autorità hanno dovuto far retromarcia.
La canzone è ha avuto così tanta attenzione perché è uscia fuori in un momento di dissenso pubblico crescente e di disaffezione che si è accumulata e covata con pochissime valvole di sfogo per la repressione e l’intimidazione.
Avendo sopportato per oltre quattro anni di governo militare dopo un altro golpe, i Thailandesi non hanno avuto alcuna voce nella rappresentazione del loro governo dalle elezioni del luglio 2011.
Quindi quando un gruppo rap ha gridato la propria critica di ciò che non va nel paese, ha vinto un seguito istantaneo per aver detto quello che milioni hanno sentito e provato senza mai un modo di dirlo.
Thitinan Pongsudhirak, Bangkokpost.com