Tra le voci critiche del colpo di stato del NCPO di Prayuth Chaonocha si annovera Pavin Chachavalpongpun, docente dell’università di Kyoto a cui di recente la giunta ha tolto il passaporto rendendolo apolide, dopo aver emesso contro di lui un mandato di arresto per non essersi presentato alla convocazione della giunta militare. Pavin ha detto di aver chiesto asilo politico in Giappone.
Lo studioso, in un’intervista rilasciata ad una radio australiana, ha detto di non lasciarsi ingannare dall’azione dei militari che hanno emesso la nuova costituzione provvisoria.
“Non ha nulla a che fare con la promozione della democrazia” ha detto. “Lo scopo di questo golpe questa volta è di rafforzare il potere politico dell’elite e si preparano perciò a scrivere una costituzione che serva i loro interessi.”
A maggio i militari, dopo mesi di disordini politici, hanno cacciato il governo eletto di Yingluck Shinawatra.
Alcuni articoli della costituzione provvisoria assicurano che i militari mantengano il controllo della gran parte della vita politica e sociale del paese. L’appartenenza alle maggiori agenzie e corpi dello stato da formarsi secondo la nuova costituzione saranno assegnati con cura dal NCPO dei militari al governo guidato dal generale Prayuth. Si annoverano l’Assemblea Nazionale, i ministri del governo, il consiglio della riforma che deve stendere la legislazione ed il comitato di stesura della nuova costituzione.
Il primo ministro sarà nominato dall’Assemblea legislativa nazionale ma potrà essere rimosso dagli stessi militari che, attraverso il loro consiglio NCPO, potranno intraprendere qualunque azione sembri adeguata nel quadro dell’ordine e della sicurezza nazionale. Al NCPO è garantita l’amnistia per qualunque azione del passato o del futuro.
Pavin Chachavalpongpun sostiene che i nuovi articoli serviranno a cementare il comando del generale Prayuth. “Si sta facendo qualche negazione che Prayuth Chanocha sia l’uomo del giorno e che si nominerà come prossimo primo ministro.” dice Pavin “Alla fine dei conti, stiamo parlando di una dittatura reale che vedremo in Thailandia per un po’ di tempo”
Ma secondo il professore Panitan Wattanayagorn dell’università Chulalongkorn, già consigliere dell’ex premier Abhisit Vejjajiva, ci sono alcune misure di salvaguardia contro il potere dei militari.
“Chi ha steso la costituzione ha insistito che l’articolo 44 in particolare non sarà applicato se non in casi di emergenza o in tempo di crisi. Queste nuove strutture o corpi a loro volta implementeranno varie politiche funzioni che apriranno la strada alla normalità e all’elezione”.
Ma Pavin Chachavalpongpun sostiene che la nuova costituzione non è democratica, per il fatto che non sarà sottoposta a referendum. “Essenzialmente i militari dicono che questo è quello che avete, che noi vi daremo e dovete accettarlo”
Poi aggiunge: “Credo che la gente dovrà convivere con essa per qualche tempo per paura di essere arrestati e di finire in carcere”
Il comitato per la nuova costituzione avrà dieci mesi a partire dalla sua nomina per stendere la nuova costituzione del governo dei militari che sarà, secondo Pavin Chachavalpongpun, dopo la firma del Re, uno strumento per rafforzare il governo militare.