Sul giornale Prachatai compaiono due articoli sulle unioni civili e sulla discriminazione di genere che illustrano molto bene lo stato della discussione sui diritti al tempo della giunta militare del NCPO.
Tempo fa si era parlata di una proposta di legge delle unioni civili naufragata col golpe di Prayuth. Ora si ripresenta questa «opportunità» priva però di una discussione pubblica. D’altronde come potrebbe essere così in una dittatura militare?
Nonostante le dichiarazioni roboanti di Prayuth che il suo governo militare vuole difendere ed esaltare i diritti umani, la brutta situazione dei diritti è sotto gli occhi della comunità nazionale che ieri ha negato alla Thailandia un posto nel Consiglio dell’ONU dei diritti umani, dove la giunta di NCPO non è riuscita a raccogliere i voti necessari per entrarvi. In questo consiglio ce l’hanno fatta India, Indonesia, Bangladesh e Qatar, rivelando quindi un deficit di “comprensione” internazionale nei confronti degli sforzi della giunta di Prayuth sui diritti.
Matrimoni dello stesso sesso al tempo della giunta militare? Takato Mitsunaga, Prachatai
Il parlamento thailandese, nominato dalla giunta NCPO, dovrebbe approvare la Legge sulle Unioni Civili, la prima a riconoscere le coppie dello stesso sesso. La comunità LGBT thailandese afferma che questa legge, sebbene permetta una maggiore uguaglianza, permette ancora la discriminazione delle persone gay. Ancora più importante è che questa legge sarà passata in fretta dalla Assemblea Legislativa Nazionale senza che avvenga alcuna discussione pubblica.
Una unione civile secondo la legge è «un’unione di due persone dello stesso sesso che si sono registrate secondo questa legge» che stipula anche che in una unione civile è incluso il diritto do usare il proprio nome di famiglia, i diritti di proprietà dei due e di come terminare l’unione.
A prima vista le unioni civili godono dello stesso status come i matrimoni eterosessuali secondo la Legge sulla Famiglia. Ad uno sguardo più approfondito la legge non dà diritto alla coppia di allevare bambini e l’età minima per poter essere registrati è 20 anni, mentre è 17 l’età per i matrimoni eterosessuali. Questa coppia per altro è destinata solo alle coppie gay.
Secondo Anjana Suvarnananda, un membro della Anjaree della comunità LGBT, questa legge è ancora un’altra forma di discriminazione che sistema le coppie omosessuali in un’altra categoria che godrà di conseguenze differenti diritti rispetto alle coppie eterosessuali.
A questo riguardo Somchai Preechasilpakul dell’Università di Chiang Mai le coppie dello stesso sesso registrate secondo questa nuova bozza di legge non godranno dei diritti secondo il codice civile e commerciale godute invece dalle altre coppie che si registrano secondo la Legge della Famiglia, e quindi ci dovrebbe essere un emendamento del codice civile e commerciale se le coppie gay vogliono godere dei diritti uguali.
Secondo Anjana la vera uguaglianza nel matrimonio e nella vita di famiglia richiederebbe una revisione del codice civile: «Se la registrazione dell’unione civile non fosse mai esistita prima nel codice civile, come pensano di metterla in pratica?» ammettendo che la eventuale modifica del codice civile non è cosa facile da farsi.
Comunque Kertchoke Kasamwongjit, specialista nella gestione del conflitto per il dipartimento della protezione dei diritti del ministero della giustizia e capo del gruppo che ha steso la bozza, afferma che questa bozza potrebbe portare ad una revisione del codice civile.
«Volevamo che la legge sia approvata molto facilmente. Non abbiamo mai avuto una parola che menzionasse LGBT prima in una legge. Se non potessi porre questa parola in qualunque legge, la revisione dei codici non sarebbe possibile».
Comunque Anjana dice: «Sapete, talvolta diciamo che è meglio di nulla, ma è la nostra società. I cambiamenti richiedono del tempo e quindi discutere è per prima cosa molto importante».
Il ministro della giustizia pensa di sottomettere la bozza subito come risultato dell’ordine della giunta di avere più bozze dei ministeri da sottomettere alla delibera della NLA. Inoltre alla legge devono essere allegati i regolamenti ministeriali del ministero degli interni in via di completamento. Ora per una veloce approvazione si richiede che i regolamenti e la legge siano approvati insieme «per non perdere tempo».
«E’ la seconda volta che provo a far approvare una legge di registrazione» dice Kertchoke che lavora da anni su queste questioni. «Non sono ancora sicuro del risultato che ne verrà fuori ma proviamoci».
Con i governi civili precedenza, la legge fu discussa in incontri pubblici e presentata al Parlamento in ottobre 2013 da un parlamentare del partito democratico, Wiratana Kalaysiri.L’opposizione della comunità LGBT che criticarono la legge perché non rappresentava le proprie posizioni e il golpe successivo hanno bloccato il processo.
Varie organizzazioni della comunità LGBT tra le quali la FORSOGI cominciarono a scrivere la loro bozza di legge che sarebbe dovuta essere presentata secondo la costituzione del 2007, in cui si presentava una legge per le unioni civili di tutti i sessi e generi, mentre questa di Kerchoke era solo per le coppie gay. FORSOGI non accetta questa bozza di legge a cui continuerà ad opporsi.
La costituzione provvisoria rende ancora più difficile lavorare su una bozza di legge che non può essere presentata dai cittadini. Ma per FORSOGI questa cosa non è importante.
«Non credo che la proporremo ora» dice Chantalak Raksayu del FORSOGI «La giunta viola i diritti umani ma quello su cui lavoriamo sono proprio dei diritti umani. Lavoreremo proprio sul rende la gente coscienza dell’importanza di questa legge»
La situazione attuale politica preoccupa anche Anjana: «Se la legge va in parlamento o no, non mi riguarda. Non conosco chi sta nel parlamento. Non sono i miei rappresentanti. E’ triste vedere una legge così importante essere trattata e approvata senza un’adeguata partecipazione popolare». Ed aggiunge: «Se si approva la legge, non la sento come una cosa mia»
La legge di uguaglianza di genere al tempo della giunta militare?, Takato Mitsunaga, Prachatai
Insieme alla Legge di Registrazione delle Unioni Civili, vi è un’altra legge legata al genere che dovrà essere approvata dal parlamento scelto della giunta, La legge di Uguaglianza dei generi, che rende penale la discriminazione tra sessi e generi. Sarà la prima legge a contenere il linguaggio che menziona gli omosessuali. Comunque gli attivisti della comunità LGBT affermano che questa legge perpetua la discriminazione.
Il ministero dello sviluppo sociale e della sicurezza umana afferma che la legge mira ad eliminare la discriminazione e il trattamento non equo che si basa sul sesso di una persona.
Stipula inoltre che una persona può essere maschio, femmina oppure «una persona che ha una espressione sessuale differente dal sesso originale della persona». Comunque ci sono tre situazioni dove l’eguaglianza non è obbligatoria: l’istruzione, la religione e l’interesse pubblico.
L’articolo 3 della legge dice: «La discriminazione iniqua tra sessi sono quegli atti o mancanza di atti che segregano, ostruiscono o limitano qualunque diritto, direttamente o indirettamente, senza legittimità poiché quella persona è maschio o femmina o ha una espressione sessuale differente dal sesso originale della persona, eccetto nei casi legati a questioni accademiche, religiose e di pubblico interesse»
La legge stabilisce la fondazione di un Comitato sull’uguaglianza di genere, responsabile della promozione dell’uguaglianza di genere, di ricevere petizioni sulla discriminazione sessuale e dare compensazioni alle persone discriminate.
Secondo Kertchocke Kasamwongjit che guida il gruppo che ha scritto la bozza della legge sulla registrazione delle unioni civili, se è approvata la legge di uguaglianza dei generi sarà anche più facile far approvare la legge delle unioni civili.
Sarà a suo avviso la prima legge che riconosce esplicitamente la diversità di genere nella legislazione thai. «Questa legge sarà molto importante per il futuro di tutta la comunità LGBT della Thailandia».
Benché i concetti dietro alla legge sembrano buoni, le eccezioni poste hanno fatto sorgere le critiche nei gruppi che su quelle questioni lavorano da tempo. Sono contro l’approvazione delle leggi se non si rimuovono le eccezioni.
Agli inizi di ottobre Usa Lerdsrisuntad del gruppo FFM inviò una lettera al vice presidente della NLA Surachai Liengboonlertchai chiedendo una revisione della legge. «Non so cosa il ministero voglia dire con queste eccezioni». Lei crede che proprio le eccezioni produrranno ulteriori discriminazioni contro le donne in Thailandia perché troppo vaghe.
«Péer esempio le donne saranno definitivamente discriminate in luoghi come la religione stando a queste eccezioni anche se l’ugluaglianza di genere sia ancora obbligatoria»
La FORSOGI disapprova questa legge che, nonostante le dichiarazioni dell’articolo tre citato prima, nelle eccezioni saranno colpite non solo le donne ma anche la comunità LGBT.
«Non abbiamo sostenuto la legge sin dagli inizi» dice Chantalak Raksayu. «Non solo le donne ma anche molti della comunità LGBT soffriranno decisamente da queste eccezioni.»
Secondo Kantapong Rangsesawang responsabile della legge sulla discriminazione, spiega l’importanza delle eccezioni al fine della protezione della cultura thai e delle convenzioni.
Secondio lui, ci sono molte situazioni dove la gente si trova di fronte a delle discriminazioni sessuali. Quando gli studenti presenziano alle cerimonie di laurea è loro richiesto di indossare uniformi che corrispondono al loro sesso originario. I luoghi di religione sono ancora più sensibili a ciò. Il buddismo thailandese non permette ad una donna di diventare monaco.
«La gente non va in bikini ad un tempio anche se è un loro diritto farlo» dice Kantapong «Comprendo la discussione del FFW. Comunque credo che in alcuni casi per proteggere la convenzione e la cultura thai queste eccezioni sono necessarie»
Il ministero ha sottoposto la legge al governo che le sta accumulando per il parlamento. Dal momento che non sono ancora discusse c’è una possibilità che siano riviste.