Questo ha mandato segnali forti che la pace duratura e la prosperità per Bangsamoro è a portata di mano poiché ci saranno grandi risorse di sviluppo perché le cose accadano. Questo è bene perché la crescita ed il momento della pace stanno richiamando sostenitori tra chi dubitava e chi non ci credeva. Qualunque sarà il futuro della pace, migliorare le vite della gente Bangsamoro è fondamentale.
Ma «cattive» poiché le attese di risultati immediati e forti sono tanto alte che l’impossibilità di soddisfarle sarà un’altra ricetta per il disastro. I miracoli non accadono e la pace non giunge all’improvviso, ma cresce piano piano ed è il lavoro di una vita. Quindi è bene tenere di tanto in tanto i piedi per terra.
Pericoli
Fino ad ora, mi è stato detto di alcune preoccupazioni serie da affrontare sui dubbi e sospetti di molti cittadini sulla capacità del MILF di gestire un compito immenso e sensibile di portare la pace nel territorio Bangsamoro. Mentre l’improvvisa crescita di speranza è un buon segno ci sono i pericoli. L’attesa pubblica che l’accordo di pace porterà risultati tangibili forti ed immediati è enorme, tale che se non viene gestita bene, porterà ad una vasta delusione e frustrazione che possono distruggere gli sforzi nel breve periodo.
Inclusività?
Poi c’è la questione dell’inclusività. Ci sono domande scoccianti. Sarà l’accordo di pace principalmente col MILF o sarà inclusivo da mettere dentro come attori chiave altri musulmani non MILF come MNLF, sultanati, tribu, politici radicati, etc? Il meccanismo di implementazione che porterà lo sviluppo sarà controllato esclusivamente dal MILF? certo ci sono affermazioni di patria che richiamano l’inclusività, ma c’è un sentimento sottostante comune di dubbio che dice che sia solo «buone parole ma non nei fatti».
Degno di nota è l’atteggiamento mentale fondamentale di alcuni rappresentanti del palazzo presidenziale che hanno proceduto felicemente con l’accordo con il MILF ad Esclusione di altri attori attuali come MNLF che hanno descritto come una «forza spenta» come se interessasse solo il MILF. Persino i capi del dialogo di gruppo inter-religioso di Mindanao, Bhisopo Ulama Conference sono stati messi da parte intenzionalmente totalmente solo perché gli Ulama e i vescovi partecipanti giocarono un ruolo chiave nei dialoghi della precedente amministrazione.
Il MILF ce la può fare?
Altre questioni simili: la capacità di realizzazione del MILF può sorgere in così breve tempo come si prevedeva almeno inizialmente? Precedentemente dicevo che il periodo di transizione dato al MILF per vincere le elezioni e governare è troppo breve. Non riusciranno a cambiare lo status quo buone intenzioni a parte. Inoltre abbondano incidenti brutti su bombe di continuo, attività terroristiche, conflitti, scontri a fuoco all’interno del territorio Bangsamoro. C’è persino qualche rapporto brutto di un comandante del MILF di Lanao che sta applicando la legge della Sharia nella sua area senza attendere l’approvazione della legge che l’ammette. Altri rapporti di elementi armati del MILF che fanno mosse di preparazione con la forza delle armi nel reclamare terre dagli altri che pensano di riprendere quando la Bangsamoro si sarà radicata. Questo per non citare la corsa alle armi di alcuni elementi non Bangsamoro pronti ad una manifestazione di forza.
Queste sono presumibilmente aree che la gente si attende che il MILF gestisca ed aiuti a pacificare. Questi scontri sono segni preoccupanti di chiara sfida e resistenza. Benché conosca la sincerità e le intenzioni complessive del MILF nel forgiare la pace, avendo avuto il privilegio di averci lavorato assieme, resta la questione: riuscirà il MILF a farcela?
Il diavolo nei dettagli
Ci sono anche altri sviluppi significativi che vanno affrontati se vogliamo fare i conti con la realtà. La prima. C’è un rapporto credibile che MNLF abbia inviato parla ai suoi membri per cui si allontaneranno per il momento dal collaborare all’accordo di pace del MILF. Seconda cosa. i residenti non Bangsamoro di Mindanao obiettano, e chiedono chiarezza su questo, al controllo delle risorse di energia e di poter della Bangsamoro e di altre risorse vitali come minerali e risorse marine. Quindi la questione del disarmo e smobilitazione. Ci sono altre preoccupazioni che si stanno esaminando. Semplicemente è che il diavolo si nasconde nei dettagli.
Preoccupante
Sebbene i rapporti dei media mostrino una crescita di sostegno, preoccupa che le province isolane di Sulu, Basilan e tawi Tawi sono ancora «fredde» rispetto all’accordo. La realtà ci dice che eccetto un numero insignificante non c’è presenza di MILF in queste aree, ma soprattutto MNLF. Poi la questione di pancia di Sabah da cui migliaia di gente del posto dipende per sopravvivere, per non citare altri reclami, ed ovviamente il sostegno patronale della Malesia al MILF è negativo per la gente del posto.
Poi la questione della attesa resistenza dei politici potenti e radicati e dei capi tribali che non permetteranno facilmente e di buona volontà al nuovo venuto e neofita di ascendere così facilmente. Non desidero dare più peso di quello dovuto, ma l’assenza dall’ultimo PDF di attori politici chiave, dei governatori e gente del congresso nel ARMM dà un chiaro segnale che non deve essere ignorato.
La questione della costituzionalità e della fattibilità legale la lascio al parlamento e alla corte suprema. Che mi fa ricordare una cosa. Tempo fa ricevetti una telefonata di sorpresa dal Parlamentare di Zamboanga Lobregat che mi chiese il permesso di poter ristampare un mio articolo precedente «Il patto di pace del MIL…cosa se?» dove scrivevo le valutazioni inziali dei rischi e dei pericoli e delle cose da affrontare se si vuole che abbia successo un patto di pace. Fui informato da amici che Celso aveva fatto girare quei pensieri. A preoccuparmi è che dopo mezzo anno girano gli stessi segnali preoccupanti da affrontare. C’è bisogno di mitigare i rischi.
In breve il compito non è facile. La cosa più importante è gestire le attese della gente della Bangsamoro, gli attori chiave compreso la comunità di donatori internazionali che spesso soffrono la sindrome della fatica da donatore che in qualche modo affligge i loro rispettivi paesi ansiosi e impazienti. Era questo che è accaduto nel caso del patto di pace del MNLF nel 1996 che fino ad ora ha bisogno di attenzione e nutrimento. Lezione appresa naturalmente.
Rischio morale
Qualunque cosa ne esca fuori è imperativo che dobbiamo migliorar e la vita della popolazione Bangsamoro, cosa dovuta da tanto tempo. E’ il punto di inizio. Quella è la ragione prevalente del perché diamo il benvenuto all’aiuto generoso e al sostegno della comunità internazionale come la BM. Naturalmente con un chiaro avviso che se c’è una mancanza di inclusività nell’implementazione dei progetti di sviluppo sul terreno, saranno inevitabile il rischio morale o la insoddisfazione che portano ad un maggiore conflitto da parte degli esclusi.
Abbiamo imparato dal passato che gli accordi di pace per quanto pietre miliari non sono necessariamente o solamente la onte esclusiva della pace e del progresso.
Ma non mettiamo tutte le uova in un solo cesto.
Jess G Dureza, Mindanaow