L’area è stata trasformata in una Thailandia in miniatura. Differenti sezioni rappresentano le cinque regioni principali, affollate di bancarelle colorate che vendono cibi ed artigianato locale. Ci sono palchi per le azioni culturali e gli sfondi di spiagge idilliache e risaie lussureggianti per scattare la foto. Nella regione del Nord, da cui proviene Dream, la gente vestita da contadini sorridenti posano al fianco di Bufali d’acqua di plastica. Nella regione centrale, dove si trova la captale, le danzatrici nei loro costumi luccicanti fanno una graziosa danza di corte.
Dream è emigrata a Bangkok sette anni fa dalla provincia di Nan, vicino alla frontiera laotiana. Si è guadagnata il suo nomignolo inglese perché ha tutta l’aria delle sue aspirazioni. “I miei genitori si guadagnavano da vivere coltivando riso e verdure. C’era troppa povertà e poco da mangiare. Andavo bene a scuola e trovai il lavoro in un albergo quando avevo 18 anni. Volevo una vita migliore.” Vestita con una bella gonna nera ed una blusa dal colto alto con una collana, si gode lo spettacolo maestoso. E’ disorientata. “Sembra di essere 20 o 30 anni fa. Non è come la Thailandia di oggi”.
Richiamare un passato idealizzato, quando l’irritante democrazia era contenibile e tutti conoscevano il loro posto, è uno delle aspirazioni di questo festival. L’evento vuole chiaramente promuovere il turismo, ma è anche un duro suono della propaganda interna. Il tema è quello dei “12 valori fondamentali della popolazione thai” che il capo del golpe, ed ora primo ministro, generale Prayuth ha prescritto dopo la presa del potere. Tra i valori ci troviamo: “Ama la nazione, la religione, la monarchia”, “preserva i valori e le tradizioni thai” e “Disciplina e rispetto per gli anziani e il governo della legge”. Tutti gli studenti thai devono recitare i dodici valori giornalmente e, per dimostrare che questi valori feudali sono anche allegri, la giunta ha emesso dei messaggi per le applicazioni di messaggi.
Non esiste un disprezzo più grande del governo della legge se non cacciare con la minaccia delle armi, un governo eletto, per quanto cattivo. Ma sono inconsistenze che non preoccupano Prayuth che ha giustificato il golpe affermandone la necessità per la profonda divisione del paese. La Thailandia si trova in uno stato tumultuoso da un decennio. Da una parte ci è chi crede nella società civile e nei principi democratici, tra i quali i sostenitori devoti del premier in esilio Thaksin e della sua macchina del partito. Dall’altro ci sono i fedeli alla vecchia elite, una radicata alleanza della monarchia thai, di militari e di classi superiori il cui potere tradizionale è stato usurpato.
Dopo il golpe Prayuth ha sospeso la costituzione e ristretto tutti i diritti fondamentali, promettendo di “ridare la felicità alla gente” e creare un sistema di “democrazia in stile thailandese” attraverso la riforma politica secondo un disegno proprio della giunta.
In precedenza in un discorso di lancio del festival, Prayuth ha chiarito quanto ci fosse in ballo per ogni cittadino. Dichiarò che essere in disaccordo con questo percorso era incompatibile con la vera natura della thailandesità. “Chiunque causa caos nel paese o distrugge la pace e l’ordine, non deve essere riconosciuto come thai, perché i thai non si distruggono l’un l’altro.” ha detto Prayuth ad una folla di dignitari al di fuori di un grande magazzino. “Il fascino della gente thai è che sembrano belli anche quando non fanno nulla poiché hanno il loro sorriso.” ha aggiunto senza preoccuparsi di spiegare quello che voleva dire.
Ha insistito che il suo obiettivo è la riconciliazione nazionale. Ma Dream dice che il suo regime farà sentire molti thai ancora più esclusi. Da transgender è un caso reale. “Naturalmente ho paura che i militari possano attaccare gente come me” mi dice dopo durante la serata, nel ristorante casalingo dove lavora. “Non rientro nei loro ideali”. A farla arrabbiare è che i pronunciamenti della giunta rendono inutile le sue opinioni. “Sono felice di me. Ho lavorato duro per migliorare la mia vita e credo nell’uguaglianza e nella libertà per la povera gente. Ma ora ci si dice che se non accettiamo le decisioni dei militari siamo dei criminali”.
Quando Prayuth sorride, non molto messo, sembra che abbia mal di stomaco. Forse lo è. Il boss si è ripetutamente lamentato che non è stato lui a chiedere di lavorare a riformare la democrazia e che quello che fa è per la nazione. “La mia famiglia pianse quando dissi loro che avrei avuto questo compito.” disse ai media poco dopo di essere nominato primo ministro dal suo parlamento di prescelti. Un soldato di carriera, monarchico estremo, si sarebbe dovuto andare in pensione a giocare a golf.
Eppure non ha il minimo dubbio che il suo credo nei suoi metodi sia la soluzione giusta per il paese. Né la sua fede nella sua autorità. Come indica il numero di colpi di stato, il ruolo sanzionato dei militari thai come solutori politici è una cosa vecchia. Prayuth diventa esasperato dolorosamente quando i giornalisti gli chiedono gentilmente dei suoi piani di riforma. Ad un giornalista disse “Fatti visitare da un otorino” e gettò una buccia di banana in testa ad un cameraman. All’inizio del mese mise in guardia un gruppo di giornalisti che potrebbe comportarsi anche peggio. “Mi chiese un reporter quali fossero i risultati del lavoro del governo. Stavo quasi per dargli un pugno in faccia”.
L’avviso era ridondante. Sin dalla presa del potere la giunta ha usato molto bene la legge marziale per perseguire gli oppositori, vietare le attività politiche e censurare i media . Oltre mille persone, tra i quali studiosi, blogger, attivisti e politici sono stati detenuti o inviati “all’aggiustamento delle attitudini” presto postazioni militari. Ci sono state accuse di tortura. Le accusa secondo la dura legge di lesa maestà, che protegge la monarchia dall’insulto, sono cresciute tantissimo. Nel suo rapporto annuale HRW ha detto che il governo militare aveva lasciato in caduta libera i diritti umani in Thailandia.
Nel golpe precedente del 2006, l’atmosfera era a paragone meno repressiva. L’atto cacciò dal potere Thasin Shinawatra mentre si trovava in un viaggio all’estero. I militari si affrettarono a riportare alla normalità la vita politica. Thaksin, un impresario delle telecomunicazioni giunto al potere nel 2001, costruì un’immensa base di sostegno tra gli elettori delle campagne con politiche che per primo migliorarono genuinamente le loro vite, come un progetto di cure gratuite e prestiti di microcredito. Me con l’espansione del suo potere si fece sempre più dispotico e corrotto, trasformando la repulsione della classe media urbana in odio aperto. Thaksin e i suoi alleati divennero sinonimi di cattivo governo. La vittima principale divenne la tolleranza per la democrazia.
Questo colpo di stato fu differente sin dagli inizi. Negli anni dal 2006 i sostenitori di base di Thaksin e la giovane sorella, Yingluck che nel 2011 divenne primo ministro, si erano molto meglio organizzati. Percependo il pericolo per la loro posizione, si scontrarono con i militari e i dimostranti a favore del potere varie volte per mettere al sicuro i propri voti. I partiti legati a Thaksin vinsero tutte le elezioni degli ultimi anni. Lo scorso anno, con l’anziano re Bhumibol in fragili condizioni di salute e senza un’opposizione reale in Parlamento, il potere di Bangkok si vide il tempo mancare. Bisognava reprimere il sostegno per gli Shinawatra una volta per sempre, e manomettere la costituzione per controllare i capi eletti futuri.
Il fallimento dei generali nel capire che gli Shinawatra sono solo il simbolo di richieste molto più vaste di cambiamento sociale e di uguaglianza è il fatto centrale che non va del loro piano. I manifestanti democratici velocemente compresero il simbolismo distopico nella protesta. Alcuni parteciparono con “proteste di lettura” standosene in piedi leggendo il libro di Orwell 1984 in pubblico, e il simbolo del saluto delle tre dita del film Hunger Games divenne un segno di esistenza. L’esercito fu altrettanto veloce a reprimere, inviando i colpevoli all’aggiustamento delle attitudini se non peggio. La vita cominciò a superare l’arte. Dopo che la legge marziale vietò assembramenti oltre le cinque persone, gli studenti di una università organizzarono delle “feste con sandwich”, sitin sotto l’innocenza di mangiare panini. L’idea si diffuse. I militari arrestarono varie persone perché “mangiavano panini con intento politico” dichiarando pubblicamente che era un atto criminale. DI recente la giunta ha arrestato un uomo che ha fatto “una passeggiata di protesta in solitario” a Bangkok.
Se una tale farsa, sponsorizzata dallo stato in una delle capitali più moderne della regione, suggerisce che c’è panico dietro il potere bruto della giunta, a confermarlo è il loro bisogno disperato di porre le proprie azioni in una prospettiva positiva. Ha abbassato i tono della sua “campagna della felicità” dei primi giorni, quando tenevano feste per strada per promuovere riconciliazione, dando taglio di capelli gratis, con danze di donne in abbigliamenti militari più sensuali e dando pasti caldi. “Riportare la felicità alla Thailandia” che era diffusa moltissimo divenne una tirannia di suo. (la capacità di fare musical sembra scorrere nella famiglia. Le gemelle figlie di Prayuth hanno goduto di un breve successo qualche anno fa come un duo pop chiamato BADZ.
Ma ancora le affermazioni doppie sono continue. “Se la gente vuole fare le interviste di opinione, sono liberi di farlo” diceva Prayuth alla Camera lo scorso mese. “Ma se sono opposte al NCPO allora non lo si può fare.” aggiunse. Alcuni giorni dopo fu pubblicato il risultato di un’indagine statistica che dava al regime l’approvazione pubblica di oltre 80%. In precedenza la giunta aveva sottolineato la propria posizione sulla censura dei media in modo simile. Dopo aver convocato gli editori dei principali media, il generale Suchai Pongput incaricato di monitorare i media spiegò: “Non limitiamo la libertà dei media, ma la libertà deve essere all’interno dei limiti”.
Cherry un reporter presente nei Talkshow di una TV indipendente di Bangkok ha scoperto subito cosa significasse praticamente. Era nel suo ufficio lungo un anello stradale trafficato, ma con poco lavoro perché sospesa dal suo capo. “Ho messo un articolo sulla mia pagina di Facebook, un messaggio di ispirazione per le donne, dicendo che dovremmo dire forte quello in cui crediamo anche se paghiamo un prezzo alto.” dice Cherry. “Sotto ho messo una foto mia ad una grande manifestazione contro il golpe”. I suoi capi videro il cambiamento e e le dissero che non le permettevano di trasmettere almeno per un po’. “Mi dissero che non si fidavano più di me. Erano preoccupati che avrei potuto criticare i militari dal vivo”.
I media thailandesi non sono mai stati interamente liberi; l’autocensura sulla monarchia e il monacato buddista sono fatti di nascosto. Ma in alcuni casi i parametri di ciò che è permesso sono chiaramente definiti (cioè, nulla di negativo, sebbene cominci a farsi vedere la critica della religione). Cherry dice che la richiesta della giunta che siano i media a stabilire i propri limiti quando si parla del governo militare fa ancora più danni. “Quando non tirano il confine per te, quando devi tirarla tu, il risultato è la paranoia e l’estrema cauzione. E’ il metodo peggiore per fare il silenzio”
E’ anche il metodo più efficace in modo insidioso poiché costringe al controllo reciproco tra colleghi. I militari hanno chiuso la stazione TV di Cherry per un mese dopo il golpe per “aver dato notizie inappropriate” e dopo diedero, come gli arbitri di calcio, l’ammonizione per avvisarli che sarebbero stati chiusi di nuovo se andavano troppo più in là. “Siamo tutti collassati al lavoro”.
Cherry è la sola figlia di genitori ben agiati che vivono nella periferia di Bangkok e che gestiscono un forno ben avviato. I genotir sono liberali, dice, ma gran parte dei parenti sono fermamente favorevoli al golpe. Cherry studiava economia politica presso la London School of Economics nel 2006 quando iniziarono le prime manifestazioni. “Fu allora che mi appassionai alla democrazia e alla società civile in cui credo fermamente.” Dice che è una tragedia per la Thailadia che la nazione sia esclusa dalla discussione sul suo futuro. “Parlo di politica con alcuni amici e loro sono delle menti sveglie ma sprecate”
E lo è anche lei. Due settimane dopo la sua sospensione d’avviso è tolta. Le è permesso di tornare alla sua trasmissione come un partecipante su condizioni precise che lei non dica nulla che possa essere considerato dalla giunta come non thai.
La giornata del Fanciullo in Thailandia, a gennaio, è il solo giorno in cui la Casa del Governo è aperta a tutti. Palloncini sono legati attorno alle aiuole e i giovani possono fare visite guidate del luogo del potere. Quest’anno è stata una cosa molto letterale: si trattava della sedia, in stile barocco, che Prayuth aveva recentemente ricevuto per il suo ufficio. Era appeso un manifesto sulla fattura della sedia da parte di un artigiano. Come piatto forte, i bambini potevano sedersi e farsi fotografare insieme ad una figura di cartone raffigurante il suo prode padrone. Aveva persino un sorriso senza dolore. Nonostante le proteste di Prayuth sul contrario, è parso come se pensi di restare seduto a quella sedia per un tempo abbastanza lungo.
Il generale continua a cambiare idea sulla tempistica delle elezioni quando afferma che potrebbe essere in un momento qualunque tra un anno a tre anni. Un blogger thai dallo sguardo acuto ha notato che le carte di identità dei membri della Assemblea legislativa Nazionale, il parlamento ad interim nominato da Prayuth, sono valide fino al 2020. Due esplosioni recenti di granate e bombe rudimentali nel centro di Bangkok, attribuite all’opposizione, hanno spinto Prayuth a confermare questo mese che la legge marziale sarebbe restata in piedi fino a che non ci sia una “stabilità totale”. Nel frattempo la brutta economia del paese stagna ulteriormente e l’immagine del paese all’estero si indebolisce ogni giorno che passa.
La sedia non è la sola eccentricità di Prayuth. Chiaramente senza sapere come si tengono le pubbliche relazioni o come gira la politica, fa delle affermazioni improvvisate che rocurano ai blogger di politica thai infinito sollievo. Durante un forum economico, ha suggerito che i coltivatori di caucciù dovrebbero “andare a vendere i loro prodotti su Marte” per ridurre le loro scorte di caucciù.. Ha anche detto ai poveri per alleviare il proprio debito di “smettere di fare compere”. Durante uno ei suoi discorsi televisivi settimanali,ha detto a tutti gli abitanti di Bangkok che dovrebbero risolvere il problema della crescita estrema dei giacinti di acqua nel fiume “prendendone una decina a testa fino a che non si estinguano”. Una altra trasmissione la firmò così: “Amatemi solo un poco, ma amatemi per un periodo lungo….” tratto da una canzone thai famosa. In risposta agli osservatori in favore del golpe per i quali dovrebbe essere più statista, ha risposto: “Non cambierò la mia personalità poiché sono una persona con personalità multiple”.
Come per gli altri despoti di interesse, nulla di tutto ciò colpisce la sua abilità a tener un potere assoluto. Ma pone un problema a chi si occupa di giocarci sopra per aprire una discussione politica. Come dice Janya “Rosie” Wongsurawat, è difficile fare satira quando chi prendi di mira la supera nella vita reale. Janya scrive e dirige “Shallow News in Depth”, uno show televisivo online del fratello Winyu e da suo marito, Nattapong Tiendee. Il trio familiare fondò sei anni fa questo spettacolo umoristico di notizie per provare a coinvolgere più giovani nei problemi del paese. Da quando c’è il governo militare il suo pubblico è cresciuto moltissimo. Sono 250 mila chi ora vede ogni episodio della loro serie sovversiva fatta bene sulle stranezze del dopogope.
Il gruppo affronta problemi politici complessi avvolgendoli in una commedia farsesca, grafica allegra e sarcasmo da tenerla molto sul leggero. “In Thailandia la gente non prende molto sul serio i comici e quindi non abbiamo avuto alcuna visita dell’esercito finora” dice Janya nel suo ufficio di un palazzo in disuso di Bangkok.
“Il sarcasmo è un’arma inusuale poiché non è comune nell’umorismo thai e quindi la gente non sa come prenderla”. Nello show Winyu è una figura clownesca di James Bond mentre Nattapong è uno sciamano vestito di bianco. In un set illuminato a neon i due siedono ad una scrivania ed usano arredi scenici come acchiappamosche e anatre di gomma per gigioneggiare mentre colpiscono con forza il regime di Prayuth.
“Questa settimana la nostra nazione resta in uno stato di assurdità incontrollata e non mostra alcun segno di rallentamento” annuncia Winyu in un episodio recente. La coppia nomina poi molti dei 220 membri del parlamento nominato dalla giunta che non hanno esperienza o qualifica per la loro posizione se non i loro legami con i militari. “Offrono volontariamente la loro incompetenza al servizio della nazione. Ora andiamo alle nostre notizie assurde…”
In un altro spettacolo fanno conoscere i cambiamenti furtivi alla legge sulle industrie estrattive. Nuove clausole aggiunte tolgono la responsabilità dello stato per gli incidenti e si liberano delgli studi di impatto ambientale. “Quindi se esplode una miniera, è colpa dei minatori. Naturalmente lo è”. Discutono inoltre come viene usata la legge marziale per reprimere le proteste ambientalistiche dalla gente locale su alcuni progetti governativi e per affrettare i progetti. “Durante il comando di governi fasulli come questo, è il momento opportuno per spingere leggi pazze ed ingiuste che avrebbero avuto forse qualche difficoltà a passare durante un governo legittimo” dice Nattapong mebre brandisce il suo acchiappamosche di plastica.
Winyu dice che ogni volta che caricano un nuovo episodio è sempre un problema nervoso. “Alcuni sostenitori del golpe sono arrabbiati. Inviano direttamente il link ai militari associandoli con commenti del tipo: “Li lasciate fare davvero così?” Ma dice anche che fare uno spettacolo è anche una terapia, per sé e per i suoi ascoltatori: “E’ catartico, un lasciar andare via delle frustrazioni per ciò che succede.” Janya e Winyu sono i figli di un professore thai e la madre americana è anche una professoressa universitaria.
“Abbiamo discussioni serie in famiglia, ma dobbiamo anche prenderla alla leggera, altrimenti è una cosa davvero solitaria. La propaganda continua sempre a venire. E’ davvero qualcosa di cattivo per la tua mente.” dice Janya.
Un mese dopo il giorno del festival “Scopri cosa significa essere thai 2015” a Lumpini, ha luogo un altro evento in un luogo non olto distante. E’ il giorno di San Valentino, un sabato pomeriggio afoso, ed un gruppo che si chiama “Cittadini Resistenti” fa una rara protesta contro il golpe a Siam Square, il distretto dei negozi di lusso. Facendo conoscere anticipatamente cosa accadrà, il gruppo di studenti, militanti, accademici e avvocati non tenta assolutamente di nascondere il loro piano illegale. Lo scopo di uscire fuori pubblicamente era di “rompere l’atmosfera di paura creata dal governo militare” hanno annunciato.
Trenta manifestanti arrivano nei tuktuk che portano urne elettorali fatte in casa, mazzi di rose rosse e copie del libro 1984. Vogliono simulare un’elezione per segnare il primo anniversario delle elezioni generale del febbraio 2014, indette dall’allora primo ministro Yingluck, che furono rese nulle dopo che l’opposizione conservatrice sabotò le elezioni e in alcuni casi attaccò chi andava a votare. “Mie care elezioni rubate” si legge in un poster. “Un cuore una elezione” in un altro. Sulla manifestazione aleggia qualcosa di inevitabile. Circa 150 poliziotti hanno messo già le barricate cordonando la piazza.
“Questo è un giorno di amore per tutti i thai” dice un attivista che indossa una maglietta con la scritta No Al Golpe con una rosa rossa in mano. “Siamo venuti qui per farvi sapere che vogliamo la libertà e la giustizia sociale per tutti nel paese.”
Da una parte a sorvegliare la protesta sta il colonnello Jarut che sostiene che tenere manifestazioni del genere è controproducente. I manifestanti “interrompono il programma” e rallentano la democrazia poiché le elezioni non si terranno fino a quando tutto il dissenso non è eliminato.
Eppure tutti lasciano che si svolga l’evento pacifico. Gli attivisti piazzano le urne elettorali, la polizia le smantella. La gente prova a dare un discorso e la polizia li ferma. Scoppiano dei tafferugli e sono arrestati quattro manifestanti, spediti negli stessi tuktuk con cui sono giunti alla polizia. I quattro sono poi stati accusati di manifestazione illegale e sono sotto processo in corte marziale.
Alla fine dell’evento tutti vanno a casa, chi fa le compere continua a fluire sui marciapiedi di cemento che si allungano al di sopra della piazza. Sotto di loro, a livello stradale, il suolo è ricoperto di rose rosse calpestate.
Habigail Hawarth, Theguardian