Prayuth lo ha fatto chiedendo formalmente al Re Bhumibol l’appoggio alla sua richiesta.
La legge marziale è entrata in vigore col colpo di stato del NCPO del 22 maggio 2014 per mettere la museruola al dissenso, vietando gli assembramenti di oltre cinque persone, vietando qualunque attività politica, permettendo l’arresto per sette giorni senza mandato. Da più parti della società thailandese si era levata la voce di eliminarla, specie nelle zone turistiche.
L’articolo 44 della costituzione è un peggioramento perché si conferisce al primo ministro e al NCPO potere illimitato sia come esecutivo, come legislativo che giudiziario per promuovere le riforme e l’economia e per lottare contro le presunte minacce alla monarchia e alla sicurezza nazionale.
In un articolo di ieri si citava questa eventualità per affrontare il problema delle compagnie aeree thai che si trovano di fronte al rischio di subire un divieto di volo molto vasto, se non fanno riforme e ristrutturazioni forti per salvaguardare la sicurezza aerea. Se per il momento il Giappone e la Corea hanno prolungato di due mesi la possibilità di incrementare i voli, dopo la situazione potrà diventare drastica ed emulare col divieto di scalo in molte zone quella delle linee aeree filippine fino al 2013.
Con l’articolo 44 Prayuth potrà ordinare l’arresto, le perquisizioni, persino l’esecuzione di oppositori ed i suoi atti sarebbero in base all’articolo 44 di per sé legali, non assoggettabili alla decisione del parlamento o della magistratura.
Sunai Phasuk di HRW ha dichiarato: “Con l’articolo 44 non c’è limite al potere e qualunque cosa sarà decisa sarà considerata costituzionale e sarà difficile da cambiare. E’ il potere ultimo senza responsabilità. E’ qualcosa di molto unico e preoccupante e non migliorerà la situazione dei diritti e dell’attuale repressione”.
Ma i generali della giunta ovviamente non la pensano così e vogliono convincere il mondo che tutto sarà normale, che così si può impedire alla politica di bisticciare, che si promuove la conciliazione nazionale. Per il presidente della Banca Thailandese crescerà la fiducia degli investitori. E qualcuno forse si attende un giudizio positivo dagli stati occidentali perché è stata abolita la legge marziale. Si tratta solo di spiegarla alla gente, agli stati stranieri e che sarà temporanea: sarà usata non per sempre ma solo per il tempo necessario.
Nel frattempo, un commerciante di 58 anni è stato condannato a 25 anni di carcere per la legge di lesa maestà, perché avrebbe postato sulla sua pagina di Facebook cinque foto e commenti ritenuti diffamatori della monarchia. L’uomo è stato condannato in un processo a porte chiuse ad una condanna iniziale di 50 anni ma ha poi visto il suo dimezzamento dopo l’ammissione di colpevolezza.
Di seguito pubblichiamo due commenti. Il primo è di Pravit Rojanaphruk ed il secondo del quotidiano Bangkokpost.
Attenti a quelli che invocano l’articolo 44, Pravit Rojanaphruk
L’Ironia della situazione politica attuale è che, mentre il presidente nominato dalla giunta del Comitato di Stesura della Costituzione, CDC, Borwonsak Uwanno, è indaffarato a promuovere la nuova costituzione e i suoi numerosi controlli, il capo della giunta Prayuth Chanochoa considera seriamente di ricoprirsi del potere assoluto secondo l’articolo 44 della costituzione provvisoria.
In un mondo sano, se una persona non riesce a risolvere un problema, almeno prova a mitigare le condizioni che causano il problema o almeno a non peggiorarlo.
Da mesi ormai, i Thai che amano la democrazia ed i diritti chiedono di eliminare la legge marziale poiché viola i diritti fondamentali ed ha aperto la strada a mandati di arresto, perquisizioni e detenzioni senza mandato fino a 7 giorni, accuse di tortura e l’uso delle corti militari contro i civili.
Il mondo di Prayuth sembra operare in modo differente dal momento che si dice che stia seriamente considerando di rimpiazzare la legge marziale con una “legge” ancora più marziale.
L’articolo 44 della carta provvisoria della giunta essenzialmente dà potere assoluto incontrollato al capo della NCPO, Prayuth. Può superare il potere dell’esecutivo che Prayuth ha già, del legislativo i cui membri Prayuth ha nominato e del giudiziario.
L’articolo 44 essenzialmente dice che Prayuth è la legge. Può ordinare la detenzione di chiunque senza accusa formale, senza dover portare la persona in tribunale e per quanto tempo desidera.
Può persino ordinare l’esecuzione sommaria come fece il Maresciallo Sarit Thanarat con una legge simile del 1960. Bisogna aggiungere che il capo della giunta può anche insistere di restare con il potere assoluto incontrollato senza limite di tempo. Ci si potrebbe pure dimenticare della rilevanza di Bornwornsak e della nuova costituzione sponsorizzata dai militari.
L’articolo 44 essenzialmente riduce i cittadini, col diritto di scegliere i suoi rappresentanti politici, a soggetti del governo autocratico di Prayuth. Ci priva fondamentalmente dei nostri diritti di cittadini e cambiare la nostra “relazione” con il capo della giunta.
Ci sono tanti thai che invitano Prayuth ad esercitare il poter assoluto incontrollato per affrontare le questioni di sicurezza e mantenere la facciata di pace e riconciliazione. Il “ragionamento” è questo: Prayuth è un uomo buono che si trova davanti al male e ha così bisogno di potere assoluto incontrollato per affrontare la situazione.
Chi sostiene il potere autocratico dice che se non si ha intenzione di disobbedire a Prayuth o di infrangere la legge, non hai assolutamente nulla da preoccuparti. Solo i cattivi hanno paura o vanno contro il potere assoluto incontrollato , dicono su Facebook o Twitter molti che sostengono l’articolo 44.
Questa gente chiaramente vuole cedere i diritti di cittadino per diventare affittuari, con un padrone che assume il potere assolto sulla loro pelle. E’ il desiderio della legge surrogato e dell’ordine a tutti i costi. A guidarli è la confusione sul governo della legge e sul governo attraverso la legge.
Vogliono solo che qualcuno che credono onesto e buono governi il paese. Non interessa loro se poi finiscono per essere dei servi della gleba piuttosto che cittadini.
Mentre il desiderio di Prayuth per il potere assoluto incontrollato è molto preoccupante, a preoccupare molto di più sono i suoi sostenitori ciechi del potere assoluto incontrollato. Alcuni sono molto più giovani di Prayuth e una volta che Prayuth se ne sarà andato continueranno a desiderare l’autocrazia.
Le 44 ragioni per ripensarci, BangkokPost
Il primo ministro Prayuth forse ha un piano segreto per l’uso dell’articolo 44 della costituzione provvisoria. Per il momento comunque, sembra che invocare questo articolo draconiano è quasi l’unica azione che potrebbe essere peggiore della legge marziale. Afferrare il poter dei passati dittatori come Sarit Thanarat va contro la logica come pure la fiducia pubblica. E se l’idea è dimostrare che il regime militare fa un passo avanti revocando la legge marziale, semplicemente non funziona.
Prima la parte buona. Il governo sa chiaramente che il continuo uso della legge marziale fa male al paese. I turisti la temono, i governi stranieri la usano come critica principale e i thai storicamente e visceralmente non la amano affatto. E’ estremamente incoraggiante che il primo ministro, il suo governo e i consiglieri militari lo prendano in considerazione. Alcuni regimi la ignorerebbero.
C’è poco altro di positivo del piano di tagliare la legg marziale ed invocare immediatamente l’articolo 44. Le reazioni sono ovvie. I turisti la temerebbero ancor di più, la critica estera raddoppierà la loro derisione pubblica, e la nazione ricorderà le terribili azioni dei dittatori da tempo scomparsi. In un solo giorno dopo l’annuncio di Prayuth delle sue intenzioni, hanno dato la loro opinione studiosi e capi degli affari, esperti legali e politici. Nessuna era positiva.
La reazione essenziale per l’opposizione è semplice. Periodi particolarmente estesi di legge marziale causano disagio, ma la legge marziale contiene un elemento costante che fa scemare le paure e l’opposizione. Contiene ed usa la parola “legge”. Per tuttele cose negative la legge marziale include tribunali e giudici e regole di arresto. L’articolo 44 naturalmente no.
Persino quando fu scritto ed invocato lo scorso 22 luglio l’articolo 48, la ragione per l’articolo 44 non fu mai spiegato. E’ certamente semplice. Dice che in qualunque momento il capo del NCPO vuole, può invocare “i poteri di emettere qualunque ordine per distruggere o sopprimere indipendentemente dal potere legislativo, esecutivo o giudiziario di quell’ordine”.
La legge non ha limiti, né supervisioni, né controlli e nessuna pena. Dice immediatamente che tutto quanto fatto dal capo della NCPO è “legale, costituzionale e conclusivo”. Sono due generazioni da quando qualcuno ha avuto quel tipo di autorità sotto il Terribile Trio di Thanom, Kittikachorn e Charusathiara. E furono controllati e poi abbattuti in una rivoluzione popolare. A dire il vero l’ultima persona che tenne tanto potere fu il maresciallo Sarit che morì 52 anni fa.
Se il generale Prayuth ha bisogno del potere assoluto di un dittatore morto da tempo, deve spiegare in grande dettaglio le ragioni. Per ora comunque la ragione di questo gesto non è affatto chiaro. La sola cosa chiara è l’opposizione che il premier può aspettarsi se continua con il suo piano.
Ora è il momento che il primo ministro spieghi la grande emergenza che gli fa chiedere di assumere poteri abbandonati da tempo. Altrimenti non sta ricevendo buoni consigli se va avanti. Un fine settimana di critiche da ogni angolo della società deve spingere il premier a fermarsi e riconsiderare le proprie opzioni.
Ci sono forte richieste per rimuovere la legge marziale. Non ce ne sono di visibili che sostengono l’articolo 44. In aggiunta alla natura dittatoriale, proviene da una costituzione che comunque è temporanea. Il primo ministro deve consultare il paese e considerare un metodo differente più accettabile di assicurare la legge e l’ordine.