La giunta del NCPO ha sostituito la legge marziale con un ordine di 14 articoli emesso secondo l’articolo 44, che autorizza il Primo Ministro Prayuth Chanocha, in qualità di capo della giunta, ad assumere poteri illimitati per gestire la sicurezza e la politica.
L’Alto Commissariato dell’ONU per i Diritti Umani, Zeid Ra’ad al-Hussein, ha espresso ieri allarme alla decisione di invocare l’articolo 44 dicendo che conferiva autorità senza restrizioni sul capo del governo militare.
“Di norma darei un caldo benvenuto alla abrogazione della legge marziale, ed ho fortemente sostenuto la sua abolizione in Thailandia.” ha detto Hussein “Ma sono allarmato per la decisione di rimpiazzare la legge marziale con qualcosa persino più duro che conferisce poteri illimitati all’attuale primo ministro senza alcuna supervisione su di essa. Questo fatto lascia la porta aperta a serie violazioni dei diritti umani fondamentali. Mi appello al governo perché assicuri che questi poteri illimitati, anche se permessi da una costituzione provvisoria, non saranno mai esercitati imprudentemente.”
Un rappresentante del Dipartimento di Stato Americano ha detto che Washington si attende che i militari thailandesi la finiscano con i processi di civili nelle corte marziali e con le detenzioni senza accusa, permettendo ala gente di esprimere la propria opinione liberamente.
“Siamo preoccupati che adottando un ordine di sicurezza sotto l’articolo 44 della costituzione provvisoria non si raggiungerà alcuno di questi obiettivi.” ha detto il rappresentante all’agenzia AP.
Il settore economico della società, comunque, si è detto ottimista sugli aspetti positivi derivanti dalla fine dell’applicazione della legge marziale. Il settore turistico crede che permetterà alla gente di poter ottenere assicurazioni di viaggio. Diversamente dalla legge marziale, l’articolo 44 non avrà impatto sui turisti stranieri o sulla gente in generale, ha detto Anon Vangvasu, presidente della Associazione Generale delle Assicurazioni Thailandesi. Fino a questo momento le compagnie di assicurazioni straniere non hanno potuto offrire protezione di viaggio per i propri clienti.
Thanavath Phonvichai, consigliere della Camera di Commercio Thailandese, ha detto che l’articolo 44 deve essere valutato da come sono usati i poteri e se migliora l’efficienza e crea la pace nel lungo termine.
Per Saman Zia-Zafiri, direttore della International Commision of Jurist per l’Asia Pacifico, l’articolo 44 non ha affrontato le preoccupazioni significative della situazione dei diritti umani in Thailandia e di fatto è una legge ancor più preoccupante della legge marziale.
“In alcuni casi aumenta le preoccupazioni poiché i nuovi ordini sono essenzialmente arbitrari perché emessi sotto l’articolo 44 invece di un quadro esistente come quello della legge marziale, la legge della sicurezza interna e il decreto di emergenza dove ci sono dei precedenti” ha detto Zia-Zafiri che ha citato vari dettagli problematici del nuovo ordine della giunta. Tra questi vi è la questione della designazione degli ufficiali deputati a mantenere l’ordine e la pace. Si tratta di personale militare che assume il ruolo di investigatori della polizia. Vengono anche permesse perquisizioni senza mandato, detenzioni di sette giorni senza accusa presso strutture informali, restrizioni della libertà di espressione e restrizioni sulle assemblee politiche di oltre quattro persone.
Gli ufficiali della sicurezza godranno dell’impunità secondo gli articoli 13 e 14 emessi secondo l’articolo 44, cosa che non presagisce nulla di buono e accresce il rischio fortissimo di scomparse forzate e l’uso della tortura.
Matthew Wheeler di International Crisis Group ha detto che, se la sostituzione della legge marziale con l’articolo 44 era stato fatto per riassicurare la comunità internazionale e che l’esercizio di potere del NCPO era benigno, potrebbe essere una misura vana.
“Il governo mantiene i poteri rilevanti che erano della legge marziale. L’articolo 44 ha uno scopo persino più vasto di quello che era l’articolo 17 della costituzione del 1959 di Sarit Thanarat, poiché permette al capo del NCPO di intraprendere azioni non solo nell’interesse della sicurezza nazionale ma anche della riforma e dell’unità nazionale”.
Il rappresentante del Sudestasiatico del Comitato di Protezione dei giornalisti, Shawn Crispin, ha detto che l’articolo 44 pone “un pericolo chiaro e presente per i giornalisti”. Se il governo fosse serio, ha detto, non dovrebbe approvare leggi che sopprimono e censurano la stampa.
Pravit Rojanaphruk, Thenation