E’ evidente nella bozza costituzionale un forte accento sulla lotta alla corruzione. Ha un capitolo sulla Commissione Nazionale contro la Corruzione (NACC) e altri articoli sulla dichiarazione delle proprietà, tasse e azioni di politici e burocrati.
Il concetto di una legge organica sul contrasto alla corruzione è anche introdotta per prevenire e sopprimere la corruzione. Dal momento che ci saranno molte speculazioni su questa legge ancora da abbozzare, meritano una seria considerazione gli ultimissimi dati e consigli di Transparency International.
Il rapporto di TI esamina il problema della corruzione dal punto di vista dell’ASEAN, cercando di comprendere come sia correlata la corruzione nei paesi dell’ASEAN. In particolare si preoccupa di come la Comunità Economica dell’ASEAN, AEC, che entrerà in vigore alla fine del 2015 potrà in realtà peggiorare le pratiche corrotte attraverso l’accresciuto commercio transfrontaliero, attraverso un flusso maggiore di capitali e maggiore libertà del movimento della manodopera. Come tale, raccomanda una “Comunità di integrità dell’ASEAN” che si basi sulla trasparenza e la responsabilità.
Sfortunatamente per l’ASEAN il rapporto afferma che dei dieci stati membri solo la Malesia e Singapore non sono considerati molto corrotti. Peggio ancora, le forze di polizia sono percepite dai cittadini dell’ASEAN come l’istituzione pubblica più corrotta raggiungendo 3.9 su una scala da 1 a cinque, dove il cinque indica la massima corruzione. Questo è un problema serio per le questioni transfrontaliere specialmente in considerazione del fatto che la Thailandia è già riconosciuta come un centro per il traffico umano e, come tale, retrocessa dal rapporto sul Traffico di Persone del Dipartimento di Stato.
Inoltre i cittadini dell’ASEAN probabilmente non potranno ottenere una revisione dai loro politici, dai loro ufficiali pubblici o dal sistema giudiziario. Fortunatamente per l’attuale governo militare della Thailandia, i militari sono percepiti significativamente come meno corrotti, con corpi religiosi che danno un minimo, ancora di profonda preoccupazione.
L’enfasi della bozza costituzionale sull’affidarsi ai cittadini per contrastare la corruzione e sul diritto del cittadino a indagare e monitorare le organizzazioni pubbliche potrebbero essere molto costruttive, dal momento che il 71% thai, secondo il rapporto di TI, sente che possono fare la differenza nella lotta alla corruzione, sebbene questa sia significativamente minore della media regionale del 76%.
Il rapporto afferma che bassi livelli di corruzione sono visti correlati con lo sviluppo sostenibile, reso prioritario nella bozza costituzionale attraverso la citazione in vari articoli e in particolare nelle parti sull’economia sufficiente, sviluppo sostenibile delle risorse naturali e nell’agricoltura sostenibile.
Usando un esempio di come l’istruzione possa portare ad uno sviluppo sostenibile, il rapporto afferma che gli studi precedenti di TI indicano come livelli più alti di trasparenza dell’informazione, come per esempio il bilancio di una scuola, sull’allocazione delle risorse da parte dei ministri dell’istruzione, e sui metodi di nomina degli amministratori e docenti di scuola, siano correlati positivamente con maggiori tassi di istruzione per i bambini.
Il problema che la bozza costituzionale presenta su questa questione è che i cittadini devono ricercare questa informazione. L’articolo 70 solo fornisce ad un cittadino “di avere il diritto di richiedere informazioni e monitorare istituzioni come le scuole”.
C’è un’alternativa. TI raccomanda “siti web di trasparenza” dove le agenzie pubbliche, dal livello locale al nazionale, pubblicano resoconti di tutte le entrate e spese delle organizzazioni attraverso rapporti finanziari e prove attraverso immagini di ricevute. Il rapporto correla la corruzione alla povertà che è alta in Thailandia. Essenzialmente i paesi con alti tassi di corruzione come la Thailandia si sviluppano meno velocemente, ed una ragione è che i poveri fanno poco ricorso alla legge e sono per lo più delle vittime da depredare.
E’ una buona notizia che la bozza costituzionale chieda una riforma grossa della Polizia Reale Thai e permetta “il processo della partecipazione pubblica negli affari di polizia” e ai rappresentanti di amministrazioni locali, come i sindaci, di partecipare formalmente nelle indagini di polizia se richiesto dalla gente. In modo fondamentale, la bozza chiede all’amministrazione della polizia di essere decentrata a livello provinciale, fornendo ancora il potenziale di siti web di trasparenza sulle transazioni finanziarie della Polizia Reale Thai. Tra la resistenza forte delle forze di polizia, resta da vedere come si potrà fare la riforma della polizia.
TI vede nella corruzione un ostacolo diretto al raggiungimento della Comunità Economica dell’ASEAN. Per prima, la corruzione alle frontiere funziona come una barriera non tariffaria al commercio. Inoltre la corruzione negli acquisti del governo porta ad una minore qualità e a ritardi. Inoltre la sfrenata venalità nella costruzione di infrastrutture che causano intoppi e perdite massicce alla borsa pubblica. Data la posizione della Thailandia come centro logistico e la posizione del governo attuale di sviluppare grandi progetti di treni ad alta velocità che colleghino la Cina Sudoccidentale a Bangkok, si devono affrontare urgentemente tutti questi potenziali corridoi di corruzione dell’AEC.
In modo specifico, sono necessarie catene di rifornimento pulite in aree come la pesca e il diboscamento se i paesi dell’ASEAN devono continuare a commerciare con la Comunità Europea. Il rapporto sottolinea anche che “il capitalismo degli amici” in politica deve essere combattuto se si devono far sopravvivere le strutture finanziarie della regione alle crisi globali del mercato. A questo scopo, l’articolo 254 della bozza si appella alla NACC per affrontare la situazione di “Qualunque politico che si trova in circostanze di ricchezza inusuale o esibisce segni di abusi nell’adempimento degli obblighi”. Mentre la bozza costituzionale sembra avere un approccio olistico alla lotta contro la corruzione, la trasparenza e lo scrutinio pubblico devono essere immessi in essa attraverso la citazione di siti di trasparenza che portino le tracce delle transazioni finanziarie di tutti gli uffici pubblici.
Infine si deve incorporare nella bozza costituzionale un ruolo forte delle organizzazioni della società civile per dare un sistema istituzionale di pesi e contrappesi.
Dr Peerasit Kamnuansilpa e John Draper della Khon Kaen University, Bangkok Post