I miliziani che presumibilmente uccisero padre Fausto Pops Tentorio nel 2011 sono o sotto custodia, o hanno assistenza legale e non solo, dal parlamentare di North Cotabato Nancy Catamco. A dirlo è padre Geremia il collega di Padre Tentorio del PIME alla Commisione dei diritti umani della Camera a Davao.
I fratelli Jimmy e Robert Ato che sono accusati di aver sparato Padre Tentorio nella sua chiesa a Arakan il 17 ottobre 2011 sono “sotto la custodia di Nancy Catamco ”. Erano membri du una milizia tribale accusata di varie gravi violazioni di diritti umani nella provincia.
Padre Geremia ha aggiunto che altri membri della Bagani, tra i quali il capo Kumander Iring Corbala, ricevono tutte le assistenze necessarie dalla parlamentare Nancy Catamco.
La parlamentare presiede la commissione parlamentar per le popolazioni indigene e di recente era finita nella controversia tra le forze armate filippine e il rappresentante dell’ONU Beyani. La parlamentare aveva sostenuto che le centinaia di Lumad che si erano rifugiati sul terreno di una chiesa a Davao dopo essere scappati alle comunità militarizzate erano “vittime del traffico umano” che erano “tenute contro la loro volontà”.
Questa stessa affermazione era stata fatta anche dai militari contro le dichiarazioni del rappresentante dell’ONU per le persone dislocate interne, Beyane, che in seguito aveva smentito questa versione denunciando invece la militarizzazione forzata a cui queste comunità erano state ridotte.
Durante lo sgombero forzato dei lumad dalla chiesa, come promesso da Nancy Catamco, 15 persone erano state ferite per aver resistito alo sgombero.
Geremia e padre Tentorio erano giunti nelle Filippine negli anni 70 e facevano prte del programma Tribal Filipino Program della diocesi di Kidapawan dove hanno organizzato le popolazioni indignìene e i contadini aiutandoli nella lotta contro l’intrusione nei loro territori di compagnie minerarie o dell’agroindustria.
Tentorio è stato il terzo missionario del PIME ad essere assassinato a Mindanao, dopo Favali nel 1985 e padre Carzedda nel 1992.
Padre Tullio Favali fu ucciso da membri della milizia Ilaga dei fratelli Manero e fu un caso celebre perché mise in evidenza anche all’estero l’odio diffuso contro la dittatura di Marcos. Si crede che la vittima predestinata dovesse essere padre Geremia. Quando i fratelli Manero non poterono colpire padre Geremia decisero che avrebbero ucciso un padre italiano che si fosse presentato loro. Secondo i resoconti el tempo padre Favali giungeva in moto e fu subito abbattuto.
Il secondo padre missionario del PIME fu Carzedda ucciso il 20 maggio 1992 a Zamboanga ed i suoi assassini non sono mai stati identificati.
Nella sua testimonianza Padre Geremia ricorda che dopo l’omicidio di Tentorio “il sospettato Jimmy Ato fu arrestato e detenuto per un altro caso precedente, ma la parlamentare Nancy Catamco ottenne il suo rilascio dal tribunale di Cotabato ed ora entrambi Jimmy e Robert sono sotto la custodia del Parlamentare Nancy Catamco”.
Alla domanda della parlamentare di Gabriela Ilagan se sapesse se i fratelli Ato fossero ancora sotto la custodia della Parlamentare, Padre Geremia ha risposto: “Dalle domande fatte a gente vicina alla parlamentare sono ancora sotto la sua custodia” e si trovavano in qualche proprietà della parlamentare dove lavorano.
Il presidente della commissione dei diritti umani del parlamento Guillermo Romarate si è poi chiesto she “data la gracvità del caso” fosse permesso dalla legge che Nancy Catamco avesse la custodia dei sospettati.
Padre Geremia ha anche denunciato che i due principali testimoni del caso, che avevano accettato di far parte del programma di protezione, “sono tenuti come prigionieri” nelle loro case sicure, “mentre i sospettati che sono ben conosciuti sono liberi e custoditi da una parlamentare”.
Padre Geremia ha detto che “questo sembra scoraggiare tutti i possibili testimoni ad emergere poiché ti devi nascondere per la paura e abbandonare tutto ciò che avevi” per poter testimoniare.
Il continuo ritardo nelle indagini e nell’accusa peggioravano le tensioni nella cittadina.
“Si dice che fino a quando il caso non è deciso tutti sono sospettati… Tutti si accusano di sapere qualcosa dell’omicidio”
Inoltre Padre Geremia ha lamentato che la continua mancanza di azione alimenta anche delle ricadute diplomatiche. Due settimane prima dell’incontro “alcuni funzionari del ministro degli esteri filippino erano venuti a vedermi” perché l’ambasciata italiana “chiedeva del caso”.
I rappresentanti del ministero degli esteri erano venuti da lui poiché non riuscivano ad avere informazioni dal Ministero di Giustizia.
“La famiglia Tentorio e la nostra congregazione si domandano perché ci vogliano quattro anni per indagare il caso e perché il ministero è così lento” ha aggiunto Padre Geremia.
Romarate ha detto, in sintonia con le parole di Tentorio, che “il lungo periodo di silenzio” sul caso “potrebbe essere interpretato come una giustizia selettiva”.
Il rappresentante della sinistra Bayan Muna Carlos Zarate ha detto che un gruppo di indagine speciale creato dal ministero aveva già indicato che il caso potesse raggiungere il tribunale con l’accusa conto i fratelli Ato, contro Corbala e altri membri del gruppo paramilitare Bagani, ma la raccomandazione si era fermata sulla scrivania dell’accusa a livello regionale Al Calica.
Dà rifugio ad assassini? Inquirer, editoriale
Un missionario ha accusato un membro del parlamento di ostruire il percorso della giustizia coccolandosi persone coinvolte nell’omicidio di un altro prete italiano. L’accusa è stata fatta sotto giuramento, durante l’audizione del comitato per i diritti umani del parlamento; l’accusatore è un missionario di lungo periodo e buon reputazione. A causa della gravità dell’accusa, e della credibilità di chi l’ha fatta, il presidente del congresso deve immediatamente indagare sulla questione piuttosto che ignorarla.
La Vittima è padre Tentorio, un missionario del PIME e parroco a North Cotabato che fu ucciso fuori della sua casa parrocchiale il 17 ottobre 2011 da un assassinio solitario che agiva insieme ad altri. Padre Tentorio era molto attivo nel dare aiuto alle comunità Lumad dislocate dal conflitto o perseguitate ed era una guida nella campagna contro le miniere nella regione.
Il parlamentare è Nancy Cotamco del secondo distrtto di North Cotabato, ora famosa per il controverso comportamento verso i Lumad che erano fuggiti da Dvao per sfuggir alla cescente militarizzazione dell’area.
L’accusatore è Padre Geremia, anch’egli missionario del PIME, che arrivò nelle Filippine nel 1972 e che segnò due anni fa il suo 50° anno nel paese. Era l’obiettivo primo degli assassini fratelli Manero nel 1985 che finirono per uccidere un altro prete italiano Tulio Favali. Padre Geremia iniziò il Programma Tribal Filipino nel 1984 facendone il direttore per 25 anni.
Lo scorso giovedì a Davao Geremia disse al comitato del Congresso per i diritti umani che la giustizia era ancora elusiva nel caso tentorio, in parte perché i testimoni dell’assassino stavano soffrendo sotto gli obblighi del programma di protezione dei testimoni mentre alcui dei sospettati dell’omicidio erano coccolati da Nancy Cotamco.
Questa è davvero una seria accusa ma non è la prima denuncia del sostegno della Nancy Catamco a favore di quelli coinvolti nell’omicidi di padre Tentorio. alla fine del 2011 dopo l’arresto del principale sospettato Jimmy Ato da parte della NBI, il fratello del sospettato Roberto cercò l’aiuto della parlamentare, la quale accettò. Difese la propria azione sulla stampa e chiese persino al proprio avvocato di fare da consulente legale di Roberto.
Ora che un testimone credibile che ha giurato su quello che ha detto ha portato l’accusa all’attenzione del Congresso, è obbligatorio per il presidente del Congresso e del so comitato etico, sotto la presidenza di Joaquin Chipeco Jr di condurre una indagine immediata, credibile e trasparente. Ha continuato Catamco ad aiutare a dare protezione ad almeno uno dei sospettati nel caso Tentorio nonostante il mandato di cattura pendente?
Non si può considerare la dichiarazione di padre Geremia senza considerare l’altra controversia in cui la Catamco è imbrigliata. Il membro del Partito Liberale è stata criticata da molti per il suo trattamento umiliante di centianai di Lumad che si erano rifugiati presso una chiesa a Davao City. Eppure, ironia dell’ironia, Catamco è presidente del comitato del Congresso sulle popolazioni indigene. La linea di connessione del suo presunto coccolare gli assassini di un campione dei diritti lumad e la controversia di Davao City è totalmente diretta.
Persino il sindaco di Davao Ruderte, che non è un poltrone in quanto a pace ed ordine, ha attaccato la mano pesante della Catamco nel suo intervento sulla chiesa. Il salvataggio controverso dei lumad era “un ordine da una autorità incompetente” ha detto Duderte ai giornali, e quindi ha detto alla Catamco: “Sei solo una parlamentare, non il sindaco”.
Ci sono ancora ragioni perché il comitato dell’etica della Camera inizi le indagini. Ora presidente del Congresso Belmonte, capo della maggioranza Neptali GOnzales e a Chipeco: muovetevi.