Quattro anni dopo, nell’estate del 2014, incontrai due membri dell’organizzazione Yulia e Vica, in un caffè a Yogyakarta lungo la Malioboro. Entrambe sono venute da Giacarta per discutere con militanti di Yogyakarta che lavorano sui diritti della comunità LGBT nella città. Mangiando un gelato col sottofondo musicale di qualche canzone indonesiana in stile arabo, si parla di sessualità e fede in Indonesia e del lavoro di YISOF.
Creare degli spazi sicuri
YIFOS ha iniziato come una organizzazione di comunità che metteva insieme membri musulmani, cattolici e buddisti con lo scopo di migliorare lo scambio tra membri di differenti religioni sulla fede e sessualità.
“In Indonesia non abbiamo mai la possibilità di discutere la nostra propria sessualità” dice Vica. La mancanza di spazi sicuri per la discussione tra i giovani sulla sessualità e fede fu quello che spinse a fondare YIFOS.
N dai suoi inizi YIFOS ha mirato a coinvolgere capi religiosi. “Invitammo capi religiosi per parlare ai gruppi locali e discuter di sessualità e fede” spiega Yulia affermando che sono benvenute alla discussione persone di tutte le fedi purché con una mentalità aperta. Il centro dei dialogo di YIFOS è sempre di privilegiare i giovani permettendo loro la ricerca di basi comunanza, di valori religiosi comuni comuni, negoziando valori religiosi e questioni importanti sulla sessualità e la comunità LGBT senza paura di giudizio.
L’inclusione delle autorità religiose nel dibattito sulla sessualità è un nuovo fenomeno in Indonesia. Il paese ha visto l’emergere di organizzazioni tra fedi diverse come Interfiei a Yogyakarta nel 1991 o La Rete giovanile regionale intefede ad Ambon del 2005. Comunque YIFOS è il primo spazio in cui si incoraggiano discussioni simultanee sulla sessualità e fede. Diversamente altri gruppi che lavorano in una sola città o regione, YIFOS opera dal 2011 su tutto il paese. Per le comunità cattoliche, l’organizzazione ha visitato centri dove erano già in piedi discussioni regolari sulla sessualità tra i giovani. Tutto quello che ora YIFOS ha bisogno è di materiale. YIFOS lavora con le organizzazioni giovanili islamiche nei campus universitari.
Dice Yulia sul periodo precedente alla fondazione di YIFOS: “Era abbastanza difficile parlare di sessualità dentro i gruppi di fede; ma anche quando andavamo ai gruppi LGBT erano riluttanti a parlare di Dio”. Creando uno spazio sicuro dove i giovani si sentano a proprio agio a parlare delle loro identità sessuali e religiose, i partecipanti ai dialoghi di YIFOS possono realizzare quello che hanno in comune con gli altri giovani invece di ciò che li differenzia.
Paura e Amore
Dopo due anni che i dialoghi vanno avanti, YIFOS ha deciso che il modo per proseguire era di fare dei programmi più approfonditi. Nacque l’idea di un campo annuale, e nel 2012 per cinque giorni, oltre 40 partecipanti raggiunsero Yogyakarta per il campo inaugurale Young Queer Faith and Sexuality Camp. Il campo fu decretato un successo e il programma fu esteso ad otto giorni nel 2013 e 2014, attirando partecipanti da tutto il paese. Nel 2013 l’organizzazione decise che si potevano tenere discussioni più fruttuose in gruppi più piccoli e ridussero il numero di partecipanti a 30. nel 2014 furono selezionati 29 partecipanti da 104 richieste.
Durante il campo del 2014, che ebbe luogo in un luogo segreto per la sicurezza dei partecipanti, erano presenti membri di fede buddista, cristiana, induista ed islamica che presentarono le loro prospettive sulla sessualità. Abdul Muiz dell’organizzazione islamica Fahmina, disse ai partecipanti di lasciar andare la paura di essere attaccati per il loro orientamento sessuale. Sottolineò che Islam è “dare amore e prendersi cura dell’altro”. Questo fu una prospettiva di benvenuto per il partecipanti al campo.
Le letture e le discussioni non sono il solo modo di sviluppare tolleranza verso le minoranze sessuali e religiose attraverso il dialogo. I partecipanti hanno l’occasione di unirsi alle comunità che hanno sperimentato la discriminazione per comprendere le loro esperienze. Negli anni precedenti i partecipanti visitarono un collegio islamico per persone che si identificavano come transgender a Yogyakarta. Nel 2014 i partecipanti visitarono una comunità Ahmadiyah a Yogyakarta, una minoranza che era stata oggetto di attacchi nel paese da folle ed etichettata come eretica dai musulmani ortodossi che vedono la setta come deviante. I partecipanti al dialogo avevano anche una possibilità di osservare il lavoro che faceva People Like Us, che lotta per i diritti LGBT e la coscienza dei problemi incontrate dalle minoranze sessuali.
Vica sottolinea l’importanza di queste ricerche nel programma del campo e nota come i partecipanti possono vivere “differenze tra loro idee e le idee di queste persone, i loro valori e la relazione tra queste comunità e la sessualità”.Non si deve dimenticare per comprendere questo processo il motto indonesiano unità nella diversità. La comprensione personale non viene solo dalle discussioni del campo e dall’interazione dei partecipanti, ma anche dalla comunicazione con i gruppi che si trovano in situazioni difficili ogni giorno. Queste esperienze reali vissute di altri mostrano anche quanto sia difficile parlare di questi argomenti al di fuori di uno spazio sicuro del dialoghi ospitati dal YIFOS.
Il potere dei giovanile
Lo scopo di YIFOS, una volta terminato il campo, è di dare strumenti ai giovani affinché possano interagire con comunità più grandi e diffondere le idee e le informazioni sull’educazione sessuale.
La ricercatrice Kristina Schneider, che visitò il campo nel 2014, indica che le sessioni iniziali erano attente agli stessi partecipanti attraverso il gioco del conoscersi: per esempio darsi la mano e presentarsi. Come spiega, una delle attività chieste ai partecipanti era di scrivere la prima cosa che capitasse alla mente quando ascoltavano la parola corpo. Con questo “si mira a scoprire il corpo come mezzo di trasformazione.”
Con il campo i partecipanti si aiutano a condividere le esperienze su questioni di sessualità e fede e si proiettano ad una comunità più vasta. Mentre le generazioni più vecchie forse lo trovano difficile discutere ed entrare in dibattiti sulla sessualità, i giovani vogliono sempre più porre queste questioni. YIFOS riconosce che i giovani possono avere influenza su un pubblico più vasto ed avere un ruolo educativo. Secondo Vica “Vogliamo sostenere la partecipazione giovanile al livello della presa di decisione. Sappiamo che hanno il potenziale di fare le cose”.
YIFOS lavora con l’assunzione che per l’Indonesia, chi ha meno di 30 anni non riceve l’attenzione che merita come una generazione di individui appena laureati che costruiranno il futuro del paese. Vica crede che sta cambiando e in particolare col lavoro di YIFOS. “In qualche momento i partecipanti alla discussione avranno una posizione in cui potranno influenzare altra gente attraverso le esperienze che hanno oggi.” Le loro attività sono degli investimenti nel futuro.
Guardando al futuro
Da organizzazione piccola giovanile il finanziamento è un problema significativo. Attualmente YIFOS si affida a donazioni e autotassazione, ma cerca di promuovere una base di finanziamento stabile. L’organizzazione pensa a iniziare un programma per addestrare i partecipanti ad essere attori e educatori nelle proprie comunità.
“Abbiamo iniziato a pensare quest’anno a programmi di sensibilizzazione” dice Yulia “che vuol dire che non ci atteniamo solo al far crescere la coscienza e a costruire un’istruzione alternativa, ma vogliamo parlare a livello di governo”.
I partecipanti all’evento annuale considerano “il campo non è la fine del loro viaggio. Molti sentono di doversi coinvolgere in una militanza più vasta. Benché non sia un compito facile i partecipanti attratti dallo stesso sesso hanno iniziato a mobilitare amici dello stesso gruppo religioso” Ora come non mai, i giovani in Indonesia possono parlare sulla sessualità e la fede e partecipano alla presa di decisione a livello dello stato e di comunità.
Nel mezzo di tutto questo, l’organizzazione continua ad organizzare i dialoghi per un numero crescente ogni anno. Sembra che le idee sulla fede e sessualità stiano cambiando lentamente i giovani indonesiani. Ma come concludono due militanti, c’è un progetto di lungo termine e si deve ancora fare molto prima che possano essere diffuse totalmente nella società le idee sulla sessualità e la fede.
Per rispondere alla domanda del perché esista ancora la discriminazione contro le minoranze sessuali in Indonesia, Vica resta pensierosa per un po’ prima di rispondere. Suggerisce che “i capi religiosi sono spesso visti come infallibili, come se non avessero mai fatto errori” ed aggiunge “ma noi dimentichiamo che i capi religiosi sono anche degli uomini”.
Attraverso la creazione di uno spazio sicuro per il dialogo e l’introduzione di nuove interpretazioni e interazioni tra persone con differente orientamento sessuale e identità religiosa, YIFOS, in un futuro, mira ad influenzare le risposte dei capi religiosi.
Diego García Rodríguez, Master’s degree in the Asian Studies program at Lund University, Sweden. INSIDE INDONESIA