Teniamoci pronti ancora una volta per il festival della stesura della costituzione sponsorizzato dalla giunta. I 21 membri, quasi tutti maschi che non rispondono alla popolazione di quello che fanno, nominati da Prayuth Chanochoa, che anch’esso non risponde a nessuno, ci faranno conoscere la prossima costituzione venerdì.
Ci sono alcune cose che potremmo essere interessati a conoscere sulla prossima costituzione mentre la si sta scrivendo.
La prima cosa è che sarà tutt’altro che una costituzione permanente. In Thailandia non c’è nulla di permanente in “una costituzione permanente”. Se si rimane perplessi di fonte a questa affermazione, lasciatemi ricordare che se la carta sponsorizzata dalla giunta passa il referendum popolare, diventerà la nostra ventesima “costituzione permanente”. 20 costituzioni in otto decadi dice che il tempo medio di vita di una costituzione è di quattro anni, facendo del concetto di costituzione permanente un ossimoro.
La seconda cosa è la libertà di partecipazione. Come detto su, 21 persone sono state scelte dalla giunta per stendere una carta presentabile alla giunta, che non deve rispondere a nessuno. Certo chi estensori possono dire che chiunque può sottoporre suggerimenti, ma se loro li prendono in considerazione è altra storia. Il quadro legale supremo si suppone sia partecipato, ma dove stiamo arrivando è quasi l’opposto. Ai partiti politici è persino vietato discuterla.
Un contratto sociale reale richiede il genuino coinvolgimento della popolazione. Il processo attuale non si prende il fastidio neanche di farlo sembrare. E se questo gruppo di estensori non crede di avere la libertà di scrivere quello che a loro aggrada, devono solo guardare le “istruzioni” già scritte nella costituzione provvisoria della giunta attuale per comprendere cosa è meglio che non ci sia nella nuova costituzione. Gli attuali estensori operano sapendo che la precedente bozza scritta da altri è stata già rigettata dal consiglio fantoccio della giunta. Quindi sanno bene cosa piace a chi conta.
La terza cosa è l’interferenza non democratica. Un veloce sguardo alle proposte diffuse dai media dice che darà maggiori poteri a corpi non eletti come la Corte Costituzionale nel risolvere i conflitti politici. Corpi come le commissioni elettorali e contro la corruzione posso agire contro governi eletti quando le loro politiche sono definite di danno al paese. Nel frattempo si mina l’indipendenza di organizzazioni importanti come la Commissione Nazionale dei Diritti Umani. I critici affermano che i meccanismi che si stanno introducendo servono a minare il potere sovrano dell’elettorato, mentre parlamentari eletti e politici possono attendersi minori poteri contro corpi dello stato non eletti.
Inoltre secondo Vorajaed Pakeerut della Thammasat University, sembra che il cambiamento della costituzione una volta adottata è reso molto difficile se non virtualmente impossibile. Non c’è da meravigliarsi che i due rivali politici, Partito Democratico e Puea Thai, stiano dicendo all’unisono ai propri elettori di votare per rigettare la costituzione.
La quarta cosa è l’assenza di un contratto sociale. Se non esiste alcuna partecipazione significativa alla stesura, la gente non la sentirà come cosa propria anche se passasse il referendum. Il voto promesso, a favore o contro, serve a dare una patina di legittimità. Non attendiamoci che un amante della democrazia possa citare con orgoglio a memoria un articolo della costituzione. Quello che otterremo è sempre un’altra costituzione “permanente”.
La quinta cosa è che è una distrazione. La bozza proposta è un modo conveniente di prendere tempo e distrarre la gente da altre questioni. Si pensi a tutto quanto si è detto e al tempo passato ad analizzare, discutere e affermare una bozza invece di discutere dello stato miracoloso dell’economia sotto il regime della giunta o della presunta corruzione del parco Rajabahkti. Si potrebbe dire che non è una strategia cattiva. E’ una distrazione perfetta in considerazione del fatto che la nuova bozza potrebbe essere la seconda a finire tra i rifiuti tra qualche mese. Non ci si meraviglia nei media che questa bozza possa essere stata scritta con l’idea di essere rigettata.
La sesta cosa è che è una scelta cattiva. Ci troviamo a dover scegliere tra un sostenere una costituzione sponsorizzata dalla giunta che è antidemocratica oppure ad estendere una già prolungata roadmap per restaurare la democrazia ben oltre l’orizzonte. Votate contro al referendum a vostro rischio e pericolo e date alla giunta la facoltà di prolungare la loro presa del potere illegittima, reinstallare una carta del passato persino peggiore e farla applicare oppure ricominciare un terzo processo di scrittura sponsorizzato dalla giunta.
La settima cosa sono le fedeltà confuse. Le 21 persone prescelte non rispondono a noi perché prescelti da Prayuth. Se non altro Meechai Ruchuphan, presidente del comitato di stesura, potrebbe credere che la popolazione potrebbe rispondere a loro quando ha detto che se la bozza è rigettata nel referendum, è perché non hanno compreso il contenuto e lui non è responsabile di ciò.
L’ottava cosa è il ciclo che si autoriproduce. Il monopolio militare sul processo di stesura serve a sostituire la costituzione del 2007, annullata dal golpe di Prayuth del 22 maggio 2014, anch’essa sponsorizzata di fatto da una giunta militare.
La nona cosa è l’amnistia incorporata. Si garantirà l’amnistia negli articoli temporanei della nuova bozza ? E’ una domanda seria questa? Credete davvero che i prescelti morderanno la mano che li nutre? Questa tradizione di garantire l’amnistia ai golpisti è uno degli aspetti più durevoli di ogni costituzione sponsorizzata dalla giunta. E’ strumentale nell’incoraggiare implicitamente altri golpe nel futuro dal momento che i golpisti possono sempre contare di godere dell’amnistia. Garantire l’amnistia ai golpisti nella nuova costituzione facilità la strada per ulteriori golpe. Ma credete che se ne importano i generali?
La decima cosa è che non è né unica né straordinaria. Si può essere entusiasti dopo tutte le questioni poste? Se siete cittadini thai e non state per morire, probabilmente avrete altre possibilità do appoggiare o rigettare costituzioni permanenti nel prossimo futuro. Se se siete lo stesso entusiasti ed ottimisti non resta che augurarvi buona fortuna a voi e al paese.
Pravit Rojanaphruk, Khaosodenglish.com