Vi diamo due resoconti. Il primo di Michael Peel del FT.com e il secondo un articolo di Max Costant apparso sull’agenzia turca Anadolu.
L’ex premier in esilio chiama pazzesca la bozza costituzionale
Thaksin Shinawatra, il primo ministro thailandese in esilio, ha denunciato la giunta militare del suo paese perché vuole fare approvare una bozza costituzionale pazzesca che sarebbe parte di una strategia più vasta per evitare una giusta elezione in cui sicuramente perderebbe.
L’ex premier ha invitato i generali a parlare per invertire il processo di degrado della seconda economia della regione verso un’autocrazia simile a quella della Corea Del Nord o alla Birmania della dittatura.
Thaksin, in questa rara intervista, ha affermato che i militari e il potere civile che li sostiene bloccano un trasferimento di potere perché le loro indagini demoscopiche hanno detto loro che sarebbero sconfitti in una elezione da un partito che fosse espressione di Thaksin stesso.
“Ecco perché sono preoccupati” dice Thaksin, in esilio volontario da vari anni per una condanna per corruzione che lui giudica motivata politicamente. “E’ ciò che produce la rabbia e causa il ritardo”.
L’intervento di Thaksin da Singapore farà infuriare i generali e i loro alleati i quali affermano che la presa del potere di maggio 2014 fu necessaria per fermare una divisione politica che spingeva il paese verso un conflitto più profondo. La giunta insiste nel dire che le elezioni si terranno il prossimo anno, ma in molti sono gli scettici dopo alcuni ritardi ed un tentativo andato a male di scrittura della costituzione nuova.
L’ex premier ha messo in ridicolo le proposte costituzionali che la critica sostiene netralizzerà i politici radicando l’autoritarismo. Secondo Thaksin la giunta dovrebbe cancellarli e consultare la popolazione.
“Non riesco ad immaginare che questo tipo di costituzione possa essere scritta a questo modo nel XXI secolo, come se fossimo al XVIII” ha detto. “Invece di provare a scrivere una pazza costituzione si farebbe bene a vedere quello che la popolazione vorrebbe vedere.”
Thaksin ha detto che secondo questa nuova costituzione il primo ministro in carica dovrebbe sempre far riferimento ai militari come faceva il premier birmano quando lui era primo ministro. Thaksin dice di non voler provare a sfidare o lottare i governanti ma “nel XXI secolo nessuno rispetta il paese con una giunta militare”. Ed ha aggiunto: “Non dico che questa giunta non durerà molto. Ma tutti i regimi che non rispettano la gente non dureranno a lungo. Per dire nessuno rispetta la Corea del Nord”.
Questo intervento di Thaksin si aggiunge al nervosismo sul futuro di quella che un tempo era una tigre asiatica dell’esportazione e che, dopo dieci anni di conflitto politico, è una economia che arranca. Si affaccia dopo un regno di oltre 70 anni la successione di Re Bhumibol mentre la crescita economica resta lenta nonostante i tanto annunciati stimoli economici.
Thaksin ha anche detto di essersi tenuto “calmo per troppo tempo” e che parlava per contrastare “le dicerie negative” sul suo conto.
“Non pongo alcuna condizione per me stesso. Voglio vedere il paese andare avanti, il ritorno della democrazia alla gente” ha detto rispondendo a chi gli chiedeva di che tipo di colloqui chiedeva.
Il movimento politico di Thaksin aprì una nuova strada nel paese con una serie di iniziative politiche che eradicarono la base di massa dei partiti allineati al potere costituito, come sussidi all’agricoltura, un’assistenza sanitaria economica e prestiti nelle campagne. Ma il governo dell’imprenditore delle telecomunicazioni finì in un turbinio di accuse di corruzione e abuso di potere che portarono alla sua cacciata col golpe del 2006 e la condanna del 2008 in tribunale per un conflitto di interessi in una vendita di suoli di sua moglie.
Thaksin afferma che quelle accuse contro di lui erano politiche. Ma alcune delle accuse rivoltegli provengono da fonti indipendenti come i gruppi dei diritti civili per gli omicidi extragiudiziali di migliaia di persone, sotto il suo governo, nella “guerra alla droga” e la lotta contro l’insorgenza separatista nel meridione thailandese.
Thaksin ha negato di avere alcun contatto, diretto o indiretto, con i generali nonostante le tante dicerie che le due parti cercavano un accordo che poneva fine alla ricerca ufficiale sua e della sua famiglia. La sorella Yingluck, ex primo ministro, rischia una sentenza di dieci anni per la sua posizione supposta negligente nel progetto miliardario di sostegno al prezzo del riso terminato con un accumulo enorme di riso. La Yingluck nega l’accusa.
Il paese ha visto solo proteste piccole e diffuse contro il governo militare dopo che i generali hanno represso il dissenso. Mentre alcuni hanno dato il benvenuto al golpe perché poneva fine a mesi di proteste di strada antigovernative violente, è cresciuta la critica verso i generali che stanno fallendo nel loro tentativo di riconciliazione politica che affermano di volere….
Ha detto che continua ad investire in varie compagnie che vanno dalle tecnologie medicali in Gran Bretagna alle miniere dell’Uganda e Tanzania. Ha stimato che le sue proprietà valgono 1 miliardo di dollari, dopo aver tolto 1.3 miliardi di dollari sequestrati dalle autorità thai. FT.com, Michael Peel
La Thailandia come la Birmania prima della riforma,
L’ex premier Thaksin ha paragonato la Thailandia della giunta militare alla Birmania prima della riforma politica dicendo che mentre la Birmania si muove in avanti, la Thailandia indietreggia verso una dittatura democratica.
“E’ una favola mostrare al mondo il ritorno alla democrazia in Thailandia ” ha detto su AWSJ. “In realtà sarebbe come la Birmania prima della riforma politica. Ci sarebbe un primo ministro ma il potere reale sarebbe in qualche politburo su di lui e l’economia ne soffrirebbe. Nessun altro governo vorrebbe toccare la Thailandia”….
“Mi interessa capire come far progredire il paese e questa costituzione è solo una perdita di tempo e spreco di energie.” ha detto aggiungendo: “Non è accettabile per nessuno se non per la giunta. Se si applica questa costituzione la Thailandia farà un passo indietro”.
La bozza permette la conduzione del paese ad un primo ministro non eletto e permette la creazione di un senato di non eletti.
La giunta ha proposto questa settimana una clausola da inserire che permette di estendere il proprio potere per un periodo da 3 a cinque anni dopo le elezioni previste per la fine del 2017.
Thaksin ha detto di non cercare la vendetta e di voler porre fine alla crisi politica parlando con i generali: “Offro qualunque genere di discussione o colloquio. Sono pronto”
Ma se si considerano i commenti di negativi di Thaksin, come “nessuno rispetta un paese con un regime militare nel XXI secolo”, c’è da dubitare che l’offerta sia accettata dalla giunta di Prayuth Chanochoa conosciuto per il suo temperamento sanguigno.
Si ricorderà che Thaksin nel maggio 2015 disse di non essere “impressionato dalla performance della giunta” ed i militari nei mesi successivi gli revocarono il passaporto.
Il clan politico degli Shinawatra è stato sull’offensiva nei media nelle scorse settimana con Yingluck che ha parlato a vari corrispondenti esteri nella sua casa di Bangkok in una prima conferenza stampa dopo il colpo di stato del maggio 2014. Aveva fatto dei commenti sul caso di processo penale contro di lei in relazione al programma di sussidio al prezzo del riso che aveva accumulato quasi 16 miliardi di perdite durante il suo governo da giugno 2011 e maggio 2014.
“Il comitato di indagini ha detto che al livello di politica non c’era nulla di sbagliato. Dissero che la gente che applicò la politica non aveva fatto nulla di male. Allora come mai ha potuto sbagliare la persona che ha creato quella politica?” ha chiesto Yingluck Shinawatra che rischia fino a dieci anni di carcere.
Max Constant, AA.com.tr