Questo copione sembra essere stato messo su man mano che andavano avanti nella speranza di un colpo di teatro alla fine. Per quello che si sa, NCPO la scorsa settimana inviò una serie di “suggerimenti”, parola che mai prima è parsa così sinistra, al CDC chiedendo loro di considerare un senato completamente nominato con sei posizioni predeterminate per i comandanti militari. Questo sarà l’elemento di sicurezza contro ogni futuro golpe, dicono i golpisti senza alcuna ironia. Altri due “suggerimenti” hanno implicato la sottolineatura del CDC della nomina di un primo ministro non eletto da parte dei partiti, che non sorprende affatto che venga dal NCPO, e il sistema di voto con una o due schede.
All’inizio abbiamo notato la linea sottile che differenzia un “suggerimento” da “un ordine”, e forse abbiamo gustato l’idea di veder un contesto tra gli scrivani della legge, la loro dignità e i militari che governano. Segretamente speravamo che sarebbe stato uno scontro mortale di celebrità tra due supereroi bigotti, l’onnipotente Superman e il mezzo pazzo Batman che si scontravano fino all’ultimo. Ognuno di loro pensa davvero che lo fanno per ognuno di noi; vogliono solo verificare chi è più nel giusto dell’altro. In breve speravamo che i membri del CDC avrebbe opposto resistenza a chi li aveva nominati, mordicchiando se non mordendo la mano che li nutre.
Poi siamo giunti alla parte del Sonno della giustizia. Quando il CDC ha annunciato la propria posizione è parso un patto di dare e ricevere tra due entità che era comunque una sconfitta per gli elettori. Il CDC ha accettato un senato di 250 seggi totalmente nominato con sei posizioni riservate ai “servitori dello stato”. Poi giovedì, su suggerimento dei militari, hanno confermato che i sei seggi vanno ai comandanti delle forze armate e agli ufficiali massimi della sicurezza. A braccia aperte danno quello che è stato chiesto loro, con grazia.
Agli osservatori, questo gioco di numeri sembra all’inizio complicato: 200 (o solo 194 dopo aver sottratto i sei) di 250 Prescelti saranno scelti da un comitato di selezione di nove membri ed i restanti 50 verranno da i rappresentanti di 20 gruppi professionali (che professioni? Che gruppi?). Comunque non c’è da perdere la testa, perché il punto chiave è che tutti i 250 senatori dovranno avere l’approvazione finale del NCPO. Il fantasma, come si dice, è nella macchina.
Allora perché tutta questa aritmetica che confonde, quando è la divina giunta a decidere chi merita il seggio al senato e chi no? Questa è la ragione per cui l’intera saga, dai “suggerimenti”, alla pretesta della CDC di avere una posizione ferma, ai vari tiri e molla, al falso scontro ideologico, si rivela solo una commedia. Sappiamo tutti chi è che dirige la nave, e potrebbe essere che il capitano ordini il suo primo amico, e i suoi altri quattro “fiumi” di assemblee prescelte, come vogliamo che sia gestita la nave, il paese o persino il mondo. Risparmiateci il teatrino e le false gentilezze perché non siamo tanto ottusi e perché resteremo insieme in questa strana nave per un tempo lungo.
Quello poi porta ad un altro numero magico, cinque. Tutti gli inviti e richieste del NCPO sono inquadrate in un “periodo transitorio di cinque anni”. Una domanda naturale è perché proprio cinque. Perché non due, sei, o dieci? Alla domanda se il periodo di cinque anni potrà essere accorciato nel caso la situazione dovesse migliorare, il viceprimo ministro Prawit Wongsuwon dice di no. In questi cinque anni, che non sono ancora cominciati e nessuno sa di certo quando iniziano, i comandanti militari nel senato faranno in modo che la riforma continui e che nessun politico la faccia deviare. Ma riformare cosa?
Il sistema educativo, che di recente si è girato indietro al vecchio sistema centralizzato attraverso l’articolo 44?
O il sistema dei trasporti con la Cina che è stata rigettata dallo spettacolo dell’alta velocità e la Thailandia che affonda in avanti nell’oscurità? O il fronte anticorruzione che coinvolge una duplicità linguistica del rinominare le mazzette in qualcosa di meno maligno?
Tutti i teatrini sono richiesti per dare una patina di legittimità in un mondo che non dà spazio al governo autoritario. Non siamo pazzi per la democrazia; speriamo solo che tutti i discorsi sulla riforma e la riconciliazione debbano iniziare dall’apertura, onestà e rispetto dei diritti della gente. Alla fine né Batman né Superman dovrebbero trovare posto nelle lotte umane, perché entrambi gli esseri superiori sono fascisti duri a morire i quali credono di dover scrivere il futuro per noi.
Un tale futuro, credo, è solo fosco.
Kong Rithdee, BangkokPost