I militari provano ad evitare la diffusione del conflitto a Basilan isolando l’area interessata attorno alla città di Tipo Tipo e dando la caccia al famoso Isnilon Hapilon che ha promesso fedeltà all’ISIS.
Nello scontro che ha visto la morte di 18 soldati filippini, su cui già alcuni militari chiedono indagini più approfondite quando sarà il momento opportuno, sarebbero morti un uomo marocchino Mohammad Khattab ed il figlio di Hapilon, Ubaida Hapilon.
Secondo un esperto intervistato dalla CNN Philippines, Rohan Gunaratna, Hapilon è uno dei capi dell’ISIS nelle Filippine.
“Lo scorso anno quattro gruppi che sono di base nelle Filippine si sono riuniti. Si sono riunificati su richiesta dello Stato Islamico e hanno promesso alleanza a Abu Bakr al-Baghdadi. Hanno nominato Isilon Hapilon, il vice capo di GAS che si allontanò da Abu Sayaff, come il loro capo”.
Ma i militari filippini continuano a sostenere che non c’è una presenza dell’ISIS nel paese. Per loro Hapilon è un capo di Abu Sayaff e non ci sono legami diretti tra il suo gruppo e l’ISIS.
Il Gruppo di Abu Sayaff sarebbe responsabile anche del rapimento di dieci marinai indonesiani nelle acque attorno al Borneo trattenuti dalla fazione di Al-Habsi Misaya e Jim Dragon, alias Junior Lahab.
Nei loro confronti un terrorista indonesiano, Umar Patek, arrestato in Pakistan per gli attentati in Indonesia a Bali del 2002 per cui sconta 20 di carcere, ha espresso la propria volontà di intercedere in favore dei dieci marinai indonesiani.
Umar Patek ha dichiarato di conoscere i capi del Gruppo di Abu Sayaff che detengono i dieci marinai perché negli anni suoi d’oro, 2005-06, era stato eletto nel consiglio del gruppo come un membro importante, mentre Al Habsi sarebbe una figura minore rispetto a lui.
“La possibilità di successo nel negoziato sono del 80%. Sembra che non sappiano che i dieci ostaggi siano indonesiani” ha dichiarato Umar Patek che ha anche combattuto a Talayan contro una forza congiunta Filippina USA a Talayan, Isole di Sulu. “Li conosco bene. Sulla base di un senso di umanità mi offro di aiutare il governo il cui invito al gruppo, con l’aiuto del governo filippino, non sarà efficace, perché le Filippine sono un nemico per Abu Sayaff.
Secondo Umar Patek il gruppo ha personalità affabili e sono aperte alla comunicazione e non sono affiliati al movimento dello stato islamico.
Umar Patek avrebbe anche lavorato al rilascio di una donna del Comitato Internazionale della Croce Rossa, Mary Jean Lacaba, che fu rilasciata nel 2009. Sembra che persuase un capo del gruppo di Abu Sayaff, Albader Parad, a rilasciare la donna perché la sharia vieta la tortura delle donne.
(http://www.thejakartapost.com/news/2016/04/08/convicted-terrorist-umar-patek-wants-to-help-in-hostage-negotiations.html, http://cnnphilippines.com/news/2016/04/12/afp-isis-abu-sayyaf-basilan-clash.html)