Nel suo primo messaggio alla nazione il presidente Duterte dichiara il cessate il fuoco unilaterale, con effetto immediato, contro la guerriglia comunista del CPP-NPA-NDF, dichiarando che “tutti noi vogliamo la pace, non quella dei morti ma quella dei vivi.”
Lavdichiarazione è stata salutata positivamente dal capo del partito comunista filippino in esilio Joma Sison e NDF ha detto che farà la stessa cosa non appena si ha notifica.
Il capo delle forze armate ha posto perciò le forze armate in modalità di sospensione delle operazioni militari attive, rimanendo però in posizione difensiva nel caso NPA dovesse imbarcarsi in operazione offensive. Inoltre le forze armate manterranno le operazioni di difesa di comunità, delle strutture del governo, delle infrastrutture.
Il gruppo Karapatan vicino al CPP ha però fatto notare che nel salutare positivamente il cessate il fuoco non si ordina il ritiro delle forze armate dalle comunità civili, il ritorno delle popolazioni Lumad nei loro territori, dopo essere stati dislocati dagli scontri armati.
La presenza dei militari e delle unità paramilitari è stata sovente un motivo di scontro e di migrazione delle popolazioni locali.
Il gruppo Karapatan chiede anche la fine del programma Oplan Bayanihan e dei programmi di controinsorgenza guidati dagli USA, presenti nelle Filippine con particolari truppe. Tutto questa è la causa principale di tante violazioni di diritti umani nei luoghi della guerriglia e dovrebbe essere il punto di inizio per una politica estera differente.
Karapatan ha anche chiesto la fine degli omicidi extragiudiziali che siano politici o legati alla lotta alla droga che avrebbe fatto finora almeno 300 morti.
“Chiediamo al presidente Duterte di richiamare all’aderenza stretta ai principi del processo giusto, specialmente nel settore dei più poveri. Programmi di lavoro e sostentamento sociale sono soluzioni più comprensive che devono essere disponibili per tutti che sono caduti o che possono cadere nel giro della droga spinti dalla più nera povertà…”
Dopo varie ore dalla dichiarazione di Duterte per un cessate il fuoco unilaterale, NPA ha risposto positivamente per bocca di Jorge Ka Oris Madlos che ha detto che le unità del NPA sono in stato di difesa attiva, in attesa che giungano dichiarazioni congiunte dai colloqui di Oslo tra il governo Filippino e la guerriglia CPP-NPA-NDF e che si chiarisca sul terreno come a il cessate il fuoco.
“Fino a questa mattina i rapporti sul campo dicono che le unità militari sono rimaste stazionate nelle comunità e devono ancora ritirarsi dalle operazioni offensive in varie parti.” ha detto Madlos che ribadisce lo stato di attenzione a possibili operazioni delle forze armate.e.
NPA resterà vigile per le operazioni contro la droga arrestando le persone coinvolte o vigilando contro crimini ambientali, contro i gruppi armati privati che spesso hanno fatto il lavoro sporco che le forze armate non possono fare.