In Thailandia muoiono due persone all’ora per infezioni resistenti agli antibiotici, secondo uno studio storico finanziato dal ministero della sanità e da Wellcome Trust britannica.
Nella sua camera di un ospedale di Bangkok, illuminata da luci soffuse, Songchai prova a mettere i suoi pensieri, a fatica, su carta. Cinque mesi di coma lo hanno lasciato i muscoli della gola molto deboli da dover necessitare di un tubo respiratorio che rende le sue parole dei suoni striduli. Qualche mese fa, il cuore si affaticava a pompare sangue sotto l’attacco di un ceppo batterico duro resistente agli antibiotici.
“Il dottore disse a mia moglie di prepararsi alla morte” dice Songchai. Per salvargli la vita, i dottori gli diedero l’antibiotico più forte a disposizione che l’aiutò a superare il momento al costo, però, della distruzione dei reni. L’uomo, un direttore di marketing in pensione, deve ora fare la dialisi tre volte a settimana per il resto della vita.
Songchai è comunque fortunato. In Thailandia muoiono due persone all’ora per infezioni resistenti agli antibiotici, secondo uno studio storico finanziato dal ministero della sanità e da Wellcome Trust britannica.
Lo studio ha usato database di microbiologia, di ammissione agli ospedali e registri di morte per stimare che le infezioni da batteri multiresistenti hanno ucciso 19122 persone in Thailandia nel 2010 con una popolazione di 68 milioni di persone.
Il tasso di morte è superiore a quelli degli USA o dell’Europa. Negli USA nel 2013 ci furono 23 mila decessi su 316 milioni di persone e 25000 decessi, nel 2007, in Europa con una popolazione di 500 milioni di persone, secondo lo studio di Direk Limmathurotsakul della Mahidol University.
Il problema non è confinato a questi paesi. Alcuni lo definiscono uno tsunami silenzioso: l’uso improprio degli antibiotici per gli essere umani e gli allevamenti nel mondo porta alla proliferazione di microrganismi resistenti alle medicine e creano nuovi ceppi di superbatteri che possono essere debellati facendo ricorso a medicinali da ultimo rimedio che ha, però, effetti tossici.
La OMS avvisa che “sono minacciati i miglioramenti nella salute globale degli ultimi decenni”. I microrganismi che causano tubercolosi, malaria, infezioni urinarie, polmoniti e avvelenamento alimentare diventano sempre più resistenti ad un campo vasto di medicine.
“Alcuni casi di tubercolosi e gonorrea sono ora resistenti agli antibiotici dell’estremo rimedio” dice Direk ed il problema è molto forte in Thailandia. “La gente crede che possono comprare antibiotici sempre più forti. Credono che il problema è legato solo a loro. Non comprendono la resistenza secondaria agli antibiotici, che può colpire amici, familiari ed altra gente nell’ospedale”.
Amoxicillina per mal di gola
Molti paesi in via di sviluppo con sistemi sanitari deboli permettono la vendita di antibiotici senza prescrizione. Nella Thailandia da media entrata, che attira turisti per medicina da tutto il mondo, gli antibiotici si possono acquistare liberamente nelle farmacie e nei negozi generici. La capitale thailandese è piena di farmacie che vendono medicine. Un luogo popolare è vicino al Monumento alla Vittoria, una rotonda molto trafficata.
Si possono comprare medicine per la pressione, il diabete e tantissimi altri medicamenti insieme alla guava o al riso con pollo sui ristorantini sui marciapiedi. Tanti avventori, con una caterva di baht e foto di medicine da comprare, cercano di attirare l’attenzione nei negozi più affollati insieme ad altri compratori dalla Birmania, Cambogia e persino Singapore.
In piedi dall’altro lato del bancone, c’è Nattiya Apisittinantakul, farmacista. Fa vedere una selezione di antibiotici in vendita, dalla classica amoxicillina a quelle di marca della Pfizer. Alcuni comprano le medicine perché l’attesa per vedere il dottore è lunga.
Molti portano le scatole vuote delle medicine usate precedentemente prescritte. Tanti conoscono bene l’amoxicillina. “Se hanno avuto mal di gola ieri, vengono e chiedono amoxi” dice esasperata Nattiya. “Anche se spiego loro che non ne hanno bisogno, non mi crdono. O dicono che la comprano per tenerla a casa”.
Molti chiedono per la confezione più piccola di pillole, 1 euro per dieci capsule generiche, e devono essere convinte a comprarne altre dieci per completare la cura con l’antibiotico. Se si prende una quantità inadeguata di antibiotici si aiuta la resistenza agli antibiotici.
Alcuni chiedono direttamente Norfloxacin che si usa per trattare la diarrea del viaggiatore. “Non dicono neanche più se hanno la diarrea, ma solo avete norflox?”
Si trova anche nella carne
Un’altra preoccupazione sono gli antibiotici usati negli allevamenti. I batteri resistenti si diffondono attraverso il contatto diretto tra uomini e animali di allevamento, carne ingerita o l’ambiente.
In molti allevamenti industriali, dove le condizioni di affollamento aiutano la malattia a diffondere più velocemente, si usano spesso gli antibiotici su animali sani per prevenir piuttosto che combattere le malattie.
I gamberetti allevati dalla regione in particolare cominciano ad essere sotto accusa. Il dipartimento della salute animale del Vietnam ha trovato questo anno che la gran parte delle 139 aziende di allevamento del pesce gatto nel Delta del Mekong usavano antibiotici. Secondo un rapporto di un portale di notizie, un antibiotico ritrovato è la colistina che può danneggiare i reni.
Nei due anni passati, l’americana FDA ha posto vari produttori malesi di gamberi sulla lista di attenzione per l’uso del nitrofurano, un antibiotico vietato. Questo anno la Narng Seafood thailandese è finita nella stessa lista dopo che furono trovati residui di antibiotici nei suoi gamberetti.
Secondo il Centro di Sorveglianza della resistenza agli antibiotici, il regno usa antibiotici per un valore di 10 miliardi di baht, 250 milioni di euro, l’anno, ma non si sa quanto ne usano sugli animali.
Mentre gli allevatori in Thailandia non devono usare antibiotici come promotori della crescita, gli esperti dicono che non si sa ancora bene come e dove si usano medicine negli allevamenti. La FAO lavora col governo thai per far crescere la coscienza del problema.
Wantanee Kalpravidh, direttore regionale della FAO, crede che gli standard molto stretti posti dai paesi importatori di prodotti thailandesi motiva le imprese a controllare strettamente l’uso degli antibiotici. Ma tagliarne l’uso non serve a risparmiare, poiché le imprese hanno bisogno di vaccinare gli animali e creare barriere di sicurezza biologica per proteggere gli animali dalle malattie. Wantanee dice che il governo dovrebbe considerar gli incentivi per gli allevatori coscienziosi.
“Può il governo riconoscerlo come responsabilità sociale dell’impresa e ridurre le tasse?” Dopo tutto i benefici per la riduzione dell’uso indiscriminato di antibiotici si estende a tutta la società e va oltre le frontiere.
Di certo aiuterà a ridurre i costi della sanità. All’ospedale pubblico Ramathibothi, il personale deve usare un guanto protettore da 12 baht ogni volta che si avvicinano ad un paziente infettato da un superbatterio. In un’unità di cura intensiva con 20 pazienti si usano 10 mila guanti al mese, dice il direttore Kumthorn Malathum.
In occasione della Settimana del Buon Uso degli antibiotici nel mondo, l’ospedale istituirà dei centri di informazione per educare i pazienti sull’uso appropriato degli antibiotici. “La gente non riesce a veder gli effetti a lungo termine causati dai superbatteri. La gente pensa solo che i pazienti muoiono velocemente e il costo del trattamento è basso. Ma l’infezione causati da superbatteri causano problemi nella qualità della vita a lungo termine” dice Kumthorn.
I guai di Songchai iniziarono presto questo anno, quando cadde mentre scendeva le scale di casa. Le ginocchia dolevano così tanto che decise di prendere un rilassante muscolare tre volte al giorno venduto senza ricetta, oltre a una serie di farmaci per il diabete, la pressione alta ed altro. La combinazione di medicine si dimostro esser troppo grossa per i suoi reni e dovette subire la dialisi temporaneamente. Durante questo trattamento fu colpito da un superbatterio resistente ai medicinali.
L’avido giocatore di golf e di biliardo deve ora osservare i tornei alla televisione. “Sul pezzo di carta scarabocchia triste: “Non usate gli antibiotici da soli. Chiedete prima al dottore.”
Tan Hui Yee, TheStraitsTimes