Si devono fermare gli omicidi brutali degli elefanti del Borneo la cui possibile estinzione pone dei grandi rischi anche sull’industria ecoturistica dello stato malese di Sabah.
Andrew Sebastian di Ecoturismo & Conservation Society Malaysia, EcoMy, sostiene che gli elefanti del Borneo sono una delle principali attrazioni turistiche dello stato malese di Sabah.
“Non si può continuare a perdere elefanti. Si deve porre termine a questa perdita. Non possiamo continuare a interessarci solo quando la vita selvatica è uccisa in modo brutale. Lo stato di Sabah deve prendere delle decisioni” sostiene Andrew Sebastian che aggiunge: “Sabah promuove l’ecoturismo perché ha due delle specie più famose al mondo. Se muoiono l’industria turistica ne soffrirà.”.
Vicino al Fiume Segama, nella riserva protesta di Kawag, la scorsa settimana sono stati uccisi brutalmente due elefanti adulti maschi da cacciatori di frodo.
La prima carcassa è stata ritrovata nella piantagione che costeggia la riserva protetta il 27 dicembre, mentre la seconda carcassa di un maschio adulto con le zanne a sciabola, una specie rarissima e monitorata, è stata ritrovata il giorno di capodanno.
La Malesia ospita una specie pigmea di elefanti nella zona di Sabah, unica nella sua specie, il cui numero si aggirerebbe a meno di 3000 unità.
Gli elefanti asiatici sono tra 38mila e 51 mila ed il loro numero decresce a causa della distruzione del loro habitat per trasformazioni agricole e sviluppo urbano, oltre che alla caccia di frodo per le zanne o per altre parti del corpo.
“I turisti visitano Sabah per vedere gli elefanti pigmei dell’Asia, è la grande attrazione. Se lo stato non trova il modo per bloccare la caccia di frodo il turismo calerà. Lo stato mette loro foto sulle brochure turistiche ma non fa nulla per proteggerli.” sostiene Andrew Sebastian.
La presenza di aree protette non è servita da sola a impedire la caccia di frodo e l’impegno dello stato deve crescere spingendo le comunità ad adottare gli elefanti e ad impegnare più risorse umane alla loro protezione e alla protezione del loro ambiente.
Pene più severe possono anche servire a combattere una pratica crudele e senza senso.
Va notato che il secondo elefante ritrovato morto aveva un collare satellitare per monitorale i suoi spostamenti, eppure è stato ritrovato solo dopo due messi dalla morte accaduta probabilmente a novembre. Chi doveva vigilare ha dormito o è stato complice della morte brutale di uno degli elefanti del Borneo.