Ucciso Ko Ni consigliere legale di Aung San Suu Kyi e del NLD al terminal principale dell’aeroporto di Yangoon, domenica pomeriggio alle 5, mentre tornava da Giacarta, da una persona solitaria, Kyi Lin.
L’uomo solitario ha mirato alla testa di Ko Ni mentre teneva un braccio un suo nipotino. Un tassista che insieme ad un altro centinaio di persone aveva provato a fermare l’assassino è stato anch’esso ucciso, mentre inseguivano l’assassino che gli ha sparato alcuni colpi contro uccidendolo.
L’assassino Kyi Lin, un uomo di 53 anni residente della provincia di Mandalay ma di origini in Kyaukme nello stato Shan, è stato poi fermato ed è sotto interrogatorio. In precedenza aveva già scontato sette anni di prigione per altri crimini.
“Mio padre parlava al nipotino. Poi ho sentito i colpi di pistola. All’inizio ho pensato che fosse scoppiata una gomma di auto, poi ho visto mio padre steso per terra.” ha detto la figlia del consigliere che era un avvocato costituzionalista musulmano, consigliere del partito del NLD e di Aung San Suu Kyi. “Mio padre è stato spesso minacciato ed eravamo stati avvisati di esser cauti. Ma mio padre non lo ha mai accettato ed ha sempre detto quello che credeva sia giusto dire. Tanta gente ci odia perché siamo di una religione differente e credo che questa possa essere una ragione di ciò che gli è accaduto. Ma non so le ragioni”.
Ko Ni tornava da un viaggio in Indonesia dove si era recato insieme al ministro dell’Informazione Pe Myint ed ad una delegazione per discutere di esperienze di riconciliazione nazionale. Nella delegazione c’erano vari capi musulmani tra i quali alcuni appartenenti ai Rohingya.
Non si conoscono reazioni ufficiali di Aung San Suu Kyi al momento, mentre Yanghee Lee del Alto Commissariato per i diritti umani dell’ONU in Birmania ha detto che Suu Kyi deve andare alla radice di questo omicidio e che tutti i colpevoli siano portati davanti ad un tribunale.
Al funerale del consigliere legale Ko Ni, che si è tenuto a Yangoon, ha partecipato una vasta folla di amici e sostenitori appartenenti a tante fedi diverse, oltre a diplomatici delle ambasciate internazionali.
Secondo tanti l’assenza di Ko Ni sarà sentita non solo dalla comunità musulmana ma da tutta la Birmania.
“E’ un omicidio politico. Come possono fare una cosa così?” dice una donna sottolineando il momento delicato della Birmania che vive sia la tensione nello stato Rakhine con i Rohingya Musulmani, sia le guerre etniche con lo stato Shan e Kachine, oltre alla tensione per la modifica della costituzione dei militari.
Anche sulla costituzione militare Ko Ni era al lavoro e quella pallottola che ha ucciso Ko Ni ha anche colpito la Costituzione.
Dice Bertil Lintner, storico della Birmania:
“Possiamo fare solo delle ipotesi sulla sua morte, ma da quello che sappiamo, Ko Ni era stato preso di mira. Proprio il fatto che l’assassino lo attendeva all’uscita fuori dall’aeroporto indica che chiunque gli avesse ordinato di uccidere Ko Ni sapeva che tornava da un volo dall’estero ed l’orario dell’arrivo. C’è un alto grado organizzativo dietro l’omicidio. Non è stato un omicidio a caso.”.
Secondo Lintner questa esecuzione non ha nulla a che fare né con la religione né con i Rohingya. Un assassinio politico. “E’ difficile immaginare che agisse da solo l’assassino…. Se guardiamo agli altri assassini politici in questo paese, non c’è mai stato un lupo solitario. Questo è un assassinio politico e dobbiamo provare a scoprire quale gruppo è dietro quest’uomo”
Ko Shine, fondatore di Interfaith Youth Coalition on Aid, sostiene che i motivi di questo omicidio sono nel lavoro di Ko Ni nel campo delle riforme costituzionali e nella promozione del dialogo tra le fedi. Inizia secondo Ko Shine un periodo di paura. “E’ una grande perdita ed una sfida al governo birmano e a tutti quelli che lottano per l democratizzazione del paese. Sfida la sicurezza di tutti noi. Mi sento totalmente non al sicuro ora in questo paese. E’ ciò che mi preoccupa di più da ieri.”
Scrive The Irrawaddy su Ko Ni, avvocato e politico:
“Era un esperto costituzionalista e forte difensore della modifica o abrogazione della costituzione del 2008 che fu stilata dai militari. Essa garantisce il 25% dei seggi del parlamento e ministeri chiave ai militari”
Ko Ni si espresse sempre per il cambiamento della costituzione. Sicrede che abbia giocato un ruolo chiave nel consigliare il partito NLD a creare la posizione di Consigliere di Stato per Aung San Suu Kyi dopo la sua vittoria elettorale.
Era considerato come una voce razionale si tante questioni sensibili quali i disordini nell’Arakan, l’emendamento della legge sulla protezione della razza e della religione. Si sa che ha ricevuto molte minacce di morte.
Si crede che la sua visita in Indonesia sia stata di successo. Il viaggio mirava a condividere le esperienze di superamento delle tensioni interreligiose. Sin dalla vittoria del NLD, Ko Ni ha affrontato le questioni dei discorsi di odio e di discriminazione religiosa. Di recente ha discusso la possibilità di una nuova legge che delimiti i discorsi di odio….
Era una delle voci musulmane del paese di più alto profilo ed era ammirato per questo.
Sarà ricordato come amico da molti democratici, amico di molte voci razionali che credono nella diversità e eguaglianza. Ma molti forse hanno trovato scomode le sue idee , ed avranno pensato che chiudergli per sempre la bocca fosse la sola opzione.”