Da mesi il governo thai si prepara all’evento del secolo, ad un funerale reale. Si stima che il costo del funerale sarà 90 milioni di dollari.
Il funerale durerà cinque giorni, e comincia il 25 ottobre con gli ultimi servizi della notte di vigilia di fronte all’urna reale ed alla bara nella Sala del Trono Dusit Maha Prasart dentro il Grand Palace. Il giorno seguente, la bara con il corpo di Re Bhumibol sarà trasportata sul carro reale, tirato da centinaia di uomini. Lascerà il Grand Palace per raggiungere il crematorio principale a Sanam Luang, l’immensa piazza riservata alle cerimonie di stato.
Una pira fatta del raro albero del Kalamet sarà accesa alle 5.30 della sera, quando il re sarà cremato. Il giorno dopo le sue ceneri saranno raccolte in una urna fatta per l’occasione da porre dentro la Sala Chakri Mahaprasart del Grand Palace. Sia la cremazione che la raccolta delle ceneri saranno trasmesse in televisione a livello nazionale. I thailandesi daranno il loro ultimo saluto all’uomo che credono sia stato il più grande re dell’era moderna.
Perché si celebra Bhumibol come il più grande re della Thailandia contemporanea? Incoronato nel 1946 dopo la morte accidentale del fratello Re Ananda, Bhumibol trasformò la monarchia in declino nella più importante istituzione politica del paese. Lavorò in modo stretto con l’esercito per tutta la guerra fredda con sostegno americano. Insieme riuscirono a trasformare la Thailandia in un paese vicino agli USA, anticomunista e monarchico.
Nel momento più alto dell’era di Bhumibol si creò una rete della monarchia. Per comprendere la politica thailandese si deve guardare ad essa come ad una rete. La più potente rete politica dagli anni 70 è stata la rete della monarchia, un consorzio che era formato dai militari, grandi imprese, burocrazia e monarchici.
La rete della monarchia ebbe il compito di dominare la politica per mantenere i governi civili deboli e vulnerabili. Se questi governi fossero diventati una minaccia per la rete della monarchia, sarebbero stati abbattuti con un golpe. Questo spiega la ragione per cui l Thailandia ha avuto 21 golpe dall’abolizione della monarchia assoluta nel 1932.
Nel frattempo, il lungo regno di Bhumibol fu reso autoritario. I cortigiani reali iniziarono a costruire una ideologia neomonarchica che si basa su tre importanti caratteristiche: “essere sacra, popolare e democratica”. Re Bhumibol fu sacralizzato e trasformato in un Dhammaraja, dio re, incapsulato tra le mura protettive dela legge di lesa maestà che proibisce l’insulto e la diffamazione contro di lui. Eppure fu un Dhammaraja popolare, semplice e vicino al cittadino.
In modo simile si scolpì e si modificò regolarmente l’immagine di Bhumibol di re democratico nonostante il fatto che i suoi periodici interventi politici mettevano di frequente in mostra il suo sdegno per i governi democratici.
Sul trono per quasi 70 anni, Bhumibol fu il monarca vivente più longevo. La propaganda di palazzo legata ad una celebrazione costosa di Bhumibol attraverso l’istruzione nazionale ed i grandi media forgiarono la persona del re in una dall’incarnazione rigida; non sarebbe stata accettato nulla di inferiore.
Ma questo pone una immensa ipoteca per l’attuale monarca, Re Maha Vajiralongkorn, il solo erede al trono, sul proseguire le orme del padre carismatico. L’ideologia neomonarchica serve non solo come misura del successo di Bhumibol, ma anche come strumento utile per proiettare il futuro della monarchia Thai dopo la cremazione di Bhumibol.
Uguagliare il carisma e lo stato divino di Bhumibol è una grande sfida per Vajiralongkorn. Non sono qualità che si trasferiscono e sono qualità personali. Ma c’è una più grande crisi nel fatto che, per la mancanza di autorità morale e del sostegno dei circoli interni del palazzo, Vajiralongkorn non potrà comandare totalmente la politica.
Questa situazione ha messo paura all’elite politica Thailandese la quale teme che Vajiralongkorn non riuscirà a difendere i loro benefici politici che godevano sotto la protezione di Bhumibol.
Un famoso monarchico ha detto: “Dopo la cremazione reale, ognuno è a rischio”. Questo potrebbe significare che il nuovo regno sotto Vajiralongkorn potrebbe essere segnato dall’incertezza, caos e persino violenza. Come mai?
Da quando Vairalongkorn è salito al trono, non ci sono state indicazioni del suo eventuale interesse nella democrazia. Al contrario ha fatto di tutto per consolidare il potere reale che è largamente costretto dalla costituzione. Ha rimosso per esempio chi era vicino al padre sostituendolo con dei confidenti. Ha riorganizzato l’Ufficio della Corona considerato un tempo il motore che guidava la rete della monarchia, rendendola una istituzione insignificante.
Ha assunto il controllo totale dell’Ufficio delle Proprietà della Corona, che lo rende uno dei re più ricchi al mondo. Usa le promozioni veloci per premiare i suoi amici e mina in modo simile chi gli si oppone.
Il suo eccentrico stile di vita, che si è notato attraverso il suo vestiario striminzito che mostrava falsi tatuaggi a Monaco dove soggiorna la maggior parte del tempo, erode il prestigio della monarchia.
Potrebbe portare ad un nuovo declino della istituzione reale thailandese?
A causa di alcune incertezze che accompagnano il nuovo regno, resta da veder come Vajiralongkorn riuscirà a creare dei legami con l’esercito. Sotto Bhumibol, ai militari fu assegnato il compito di difendere con forza l’istituzione reale. Sotto Vajiralongkorn ai militari potrebbero essere strappati alcuni poteri a spese di un crescente assolutismo reale.
Fondamentale per la stabilità della monarchia è il sostegno dell’esercito, ma non si sa se questo fatto Vajiralongkorn riesce a capirlo.
Il 26 ottobre quindi i Thailandesi daranno un ultimo addio al loro amato re. In tanti modi la sua cremazione lascerà al freddo il paese. Almeno la Thailandia di Bhumibol era prevedibile, cosa che non si può dire ora della Thailandia sotto suo figlio.
Pavin Chachavalpongpun, Japantimes