Solo nelle Filippine meridionali i militanti islamici possono sperare di catturare un’intera città per mesi come hanno fatto a Marawi, oppure avere un controllo sufficiente di territorio da cui possono lanciare attacchi dopo essersi raggruppati e addestrati.
Ed è per questa ragione che il processo di pace tra governo filippino e MILF deve diventare una priorità. Il MILF è il gruppo militante più grande a Mindanao che controlla la parte maggiore di territorio.
Va dato atto al Presidente Duterte di aver riconosciuto la priorità del processo di pace e, in varie occasioni dalla fine della battaglia ala fine di ottobre, di aver affermato che il passaggio della BBL, la legge che realizza il processo di pace, è una priorità.
La legge BBL è nel limbo sin dal gennaio 2015 quando la polizia nazionale filippina lanciò una operazione antiterroristica nel territorio controllato dal MILF senza passare per il meccanismo del cessate il fuoco. L’azione portò alla morte di 44 poliziotti, un fiasco tattico con implicazioni strategiche. La BBL che si discuteva nel Congresso fu messa da parte. I politici che si preparavano alle elezioni del maggio 2016 usarono le audizioni sull’incidente di Mamasapano per portare avanti le proprie carriere politiche e rimasero pochissimi voti per conquistare il sostegno per la pace.
Din dal 2015, il MILF ha ripetutamente espresso il proprio impegno a rispettare l’accordo di pace, ha messo da parte l’armamento pesante e rinunciato al conflitto armato come un metodo per raggiungere l’autonomia. Eppure ha ricevuto una significativa sfiducia dai legislatori filippini.
Avendo ricevuto dal processo di pace poco da mostrare, il MILF avva poco da offrire ai propri militanti. Non è riuscito a impedire le defezioni dalle proprie file verso sei gruppi differenti che hanno promesso fedeltà, baiyat, allo stato islamico. La capi del MILF erano sempre più visti dai giovani Moro arrabbiati come allocchi, se non proprio dei collaboratori, continuamente abbindolati dalle promesse governative di autonomia.
Durante l’assedio di Marawi il MILF provò ciò di cui erano degni aprendo corridoi umanitari fondamentali, che aiutano a spiegare le bassissime perdite civili nel conflitto in una città in rovina.
Solo il MILF ha la capacità e le risorse di controllare il proprio territorio e sradicare gli estremisti.
Hanno il potenziale di stabilire sotto la BBL un governo davvero autonomo che protegga i valori culturali e religiosi come alterativa fattibile al progetto brutalmente violento del califfato dei gruppi Pro ISIS.
Il capo del MILF ha di recente detto a Channel News Asia:
“Più tempo si rende questo processo di pace più la gente si radicalizzerà. Quello che vediamo ora è che i gruppi proISIS capitalizzano sul ritardo del processo di pace. Provano a dire ai giovani dicendo che sono passate decine di anni senza che nulla sia accaduto. Provano a fare addestrare i giovani dicendo che solo la violenza possiamo raggiungere i nostri obiettivi. La storia ha ostrato che ogni volta che il processo di pace si ferma si hanno gruppi che fuoriescono. E tutti finiscono con l’essere più radicali.”
Duterte per istinto lo sa. Ma nonostante le sue promesse ripetute di far approvare la BBL ci sono ostacoli sostanziali. Ne illustrerò cinque.
Primo, molti legislatori fanno del disarmo del MILF la precondizione per riprendere la BBL. Per il MILF non è accettabile; il ricorso al conflitto armato è la loro assicurazione che il governo applicherà l’accordo. L’accordo di pace del 2014 chiarisce che il disarmo procede di pari passo con l’applicazione di ogni fase dell’accordo.
Secondo, non si può sottostimare il sospetto dei parlamentari filippini vero il MILF. I loro pregiudizi sono profondi, e pochi parlamentari vedono guadagni politici nel sostener la BBL. Nonostante l’impegno di Duterte verso la BBL e la sua popolarità, finora nessun parlamentare ha accettato di sostenerla. Senza uno sponsor legislativo la BBL non sarà né dibattuta né approvata.
Terzo, nonostante il sostegno nominale di Duterte la sua priorità legislativa resta l’emendamento costituzionale per stabilire un sistema federale. Vorrà spender il capitale politico sulla BBL che pochi sostengono nel Congresso? Duterte in modo costante e intenzionale fonde BBL e federalismo. Mentre il MILF non si oppone al federalismo, per loro deve essere qualcosa di indipendente dalla BBL, che affronti questioni fondamentali, che abbia meccanismi di giustizia di transizione, che permetta loro di stabilire il proprio sistema di governo, che permetta la creazione di tribunali della sharia, che garantisca una condivisione delle entrate ed apra la porta al disarmo.
Quarta cosa. La BBL che sarà proposta dal palazzo presidenziale al Congresso non sarà la BBL del 2015, ma una versione fortemente annacquata.
Duterte di recente ha escluso che la Bangsamoro abbia forze di sicurezza regionali indipendenti. “Non accetto forze armate e polizia regionali. Abbiamo una sola repubblica filippina. Deve esserci una sola Polizia Nazionale Filippina ed una forza armata. Non faccio compromessi su questo”. Né può il MILF.
Quinta cosa. Duterte ha detto che sosterrà la BBL se essa è inclusiva, cioè includa il MNLF ed altri gruppi. Questa è una scusa. L’Accordo Comprensivo sulla Bangsamoro e la BBL sono accordi inclusivi ma personalità e rivalità hanno rallentato l’inclusione.
Nel 1996 il governo firmò l’accordo per l’autonomia con il MNLF che il MILF rigettò. Il MILF divenne un movimento più grande che alla fine controllava un territorio maggiore, mentre il MNLF si divise e si gestì male fino ad esser irrilevante l di fuori dell’arcipelago di Sulu. Molti del MNL non accettano l’accordo di pace del MILF col governo che supererebbe l’accordo del 1996 del MNLF.
Ecco perché il CAB stabilisce una forma parlamentare di governo nella Bangsamoro. CAB non dà il governo al MILF. Stabilisce un sistema parlamentare che assicura che MNLF avrà una voce perché il sostegno del MILF a Basilan, Sulu Tawi Tawi è debole.
Eppur il governo ha creato un secondo processo di pace parallelo con il suo vecchio amico Nur Misuari. L’ex presidente del MNLF in due occasioni ha ripreso il conflitto armato quando le cose non andavano secondo i suoi desideri. Infatti Duterte ha dovuto togliere il mandato di arresto per l’ultima insurrezione armata per poter persino negoziare con lui.
La situazione della sicurezza a Mindanao è in via di evoluzione, e la cosa ha delle implicazioni per la regione, non solo le Filippine.
Un processo di pace col MILF è sempre più necessario eppur restano notevoli impedimenti. Ma se Duterte e il Congresso dovessero mancare una cosa è certa: ci saranno più Marawi perché il MILF continua a dividersi e perde un incentivo a controllare il proprio territorio.
Zachary Abuza Benarnews