I militari della IV regione militare thailandese del profondo meridione thailandese, ISOC, hanno denunciato per diffamazione civile e penale Ismail Teh, fondatore di Patani Human Right Organization, HAP, che ha denunciato pubblicamente la tortura subita da parte delle forze di sicurezza.
Il 5 febbraio sulla emittente televisiva PBS TV aveva accusato i militari di averlo torturato mentre era sotto la loro custodia nel 2008. i militari hanno denunciato Ismail Teh e l’emittente televisiva.
Nel 2008 i militari arrestarono Ismail Teh tenendolo in condizioni di non poter comunicare presso il campo militare di Ingkayuthboriharn a Pattani. Ismail accusa i militari di aver usato scariche elettriche, di essere stato preso a pugni e calci e picchiato con una mazza fino allo svenimento. Inoltre gli hanno buttato acqua addosso facendolo soffocare. Lo scopo dei militari era di estrargli la confessione di far parte del movimento separatista.
Nel 2016, una corte amministrativa thailandese ordinò ai militari di pagare a Ismail Teh una somma compensativa di 8500 euro per le ferite riportate e lo stress emotivo subito, ma nessuno dei militari coinvolti è stato mai portato davanti ad un tribunale per la tortura su Ismail Teh.
“I militari si vendicano contro una vittima di tortura e contro i media che lo hanno denunciato invece di far rispondere dei propri crimini il proprio personale.” ha detto Brad Adams di HRW. “La giunta militare thai che controlla le forze armate dovrebbe ordinare di lasciar cadere le accuse di diffamazione e fare un’indagine seria ed imparziale su queste vendette mal concepite”.
A garantire le vittime che denunciano la tortura di un’indagine giusta ed imparziale sono i vari trattati internazionali di cui la Thailandia è firmataria come Convention against Torture and Other Cruel, Inhuman or Degrading Treatment or Punishment e International Covenant on Civil and Political Rights.
E’ lo stesso Comitato dell’ONU contro la Tortura a raccomandare alla Thailandia di prendere le misure necessarie per porre fine alle violenze contro chi difende i diritti umani, contro giornalisti e capi di comunità, ed ad indagare sistematicamente tutte le denunce di intimidazione, violenza ed attacchi al fine di colpire i colpevoli e dare sollievo alle vittime e alle famiglie.
Si deve ricordare che questa giunta militare qualche tempo fa propose una legge contro la tortura che poi è stata lasciata cadere.
“La persecuzione dei militari contro un militante dei diritti ed i media per aver denunciato il problema enorme della tortura mina tutte le affermazioni sulla legalità delle proprie azioni nel profondo meridione thailandese. I suoi sforzi contro la brutale insorgenza separatista non traggono vantaggio dalla copertura dei casi di tortura e di altri crimini odiosi” ha dichiarato Brad Adams di HRW.
Traduciamo un editoriale del Nationmultimedia in proposito,
Solo vendetta
La denuncia di diffamazione del ISOC contro una vittima della tortura peggiora ulteriormente l’atmosfera di sfiducia.
Il Comando delle operazioni di sicurezza Interna della regione IV ha denunciato per diffamazione una persona dei media localo e militante dei diritti umani di Patani Ismail Teh, vittima della torura famosa.
Non sono chiare le ragioni perché il generale Piywawat Nakwanich voglia far uscire questo caso all’aperto contro il fatto che Ismail Teh aveva passato il giusto processo dal 2008 al 2016, ed una corte civile aveva già detto che lui è una vittima della tortura dopo otto anni di audizioni legali.
Il tribunale aveva ordinato all’esercito di risarcire Ismail Teh per il dolore e l’agonia vissuti.
Ismail disse di essere stato preso a calci, di essere stato sottoposto a scariche elettriche e picchiato con una mazza fino a svenire dalle autorità che volevano estrargli una confessione. Lo accusavano di essere parte dell’insorgenza che vive nelle province a maggioranza musulmana della Thailandia.
L’ISOC ha fatto la denuncia alla polizia di Pattani accusando Ismail Teh di diffamazione per aver parlato ai media della sua tortura.
Il militante di Patani Human Rights Organization Network nella Thailandia meridionale non cerca proprio un altro lungo processo.
Parte della ragione è l’atmosfera politica delle accuse dell’ISOC contro Ismail e i media locali.
Dal momento che si è già acclarato che Ismail fu vittima, portarlo davanti ad un tribunale non è null’altro che abusare della legge di diffamazione per dare un duro segnale agli altri ed ai media che ISOC e le forze armate del paese sono al di sopra di ogni critica.
Il caso di Ismail è raro semplicemente perché lui accetta di portare questo caso davanti ad un tribunale. Si può solo immaginare quante persone siano passate dalle violenze ma hanno evitato di rendere pubbliche le loro esperienze per paura della vendetta.
“Le condanne per diffamazione penale sono fin troppo comuni in Thailandia. E’ l’arma legale prescelta dai potenti, ad aggiungere l’insulto alla ferita a chi osa denunciare che l’esercito ha fatto qualcosa di sbagliato” ha detto BradAdams. “Per ogni persona forte come Ismail Teh ce ne sono forse altre dieci che sono state vittima ma non osano dire nulla o denunciarlo per paura della vendetta.”
Piayawat non solo rischia di essere umiliato ma di minare il processo legale thailandese, una fonte di contesa tra la gente del meridione thai e lo stato. Infatti l’accesso alla giustizia è una questione importante. E sfruttare il sistema per guadagni politici ed aggiustare il proprio ego servirà solo a minare il sistema giuridico.
Piayawat deve solo guadare alla storia recente per capire perché il sistema giudiziario del paese è una questione. Infatti nessun governo thailandese ha mai condannato il personale della sicurezza per gli abusi contro i cittadini malay musulmani nel lontano meridione.
Che fosse colui che sparò alla folla di manifestanti disarmati di fronte alla stazione di polizia di Tak Bai. o i soldati che presiedevano al trasporto di questi manifestanti, 78 dei quali morirono asfissiati.
Non dimenticheremo le mazzate date a Imam Yapa Kaseng. Cosa mai è successo al comandante dell’esercito dopo il pestaggio?
Ci sono tantissime ragioni per non aver fiducia. Quello che fa Piayawat piuttosto che aiutare la situazione la peggiora soltanto.
Commento Nationmultimedia.com