Pattaya sembra essere in questi giorni il crocevia di uno scandalo internazionale a luci rosse che ha al centro una donna russa, amante di un oligarca russo, ed un guru del sesso arrestati durante una perquisizione della polizia.
La polizia thailandese il 26 febbraio arrestava un gruppo di dieci russi che gestivano un corso di sesso avanzato per i loro compatrioti a Pattaya accusandoli di lavorare senza permesso. Tra questi ci sta un certo Alexander Kirillov, noto come Alex Lesley, che lo scorso anno disse che si sarebbe presentato come candidato presidenziale e che ha un vasto seguito sui media sociali dove è conosciuto.
Altri sono accusati di non essere usciti dalla Thailandia con la scadenza del visto o di lavorare illegalmente. Sarebbero in tutto 40 le persone di nazionalità russe, uomini e donne, partecipanti a questo corso. Ognuno di loro paga 640 dollari per il corso che la polizia ha ribadito non essere illegale. Ci sarebbe stata assistenza legale da parte dell’ambasciata russa in Thailandia.
I dieci saranno poi espulsi dalla Thailandia ed inseriti su una lista nera di persone che non possono entrare in Thailandia su un ordine veloce partito da Bangkok e non da alcun processo, come solito.
La polizia fa sapere che l’imboccata l’hanno avuto da un loro informatore secondo cui una coppia di russi stava gestendo questa attività con tanto di certificati rilasciati.
Si sarebbe formato un istituto di scienze sessuali a Pattaya ad opera di questa coppia di russi che per una somma che il Bangkokpost dice di 45 mila baht, oltre mille euro, insegnava le varie tecniche sessuali e alle donne come agganciare uomini ricchi e farsi sposare.
I corsi pratici si svolgevano sull’isola di Koh Larn, diffusi sui media sociali, e poi avveniva la certificazione e con una maglietta di Animatore Sessuale.
Come dice il Bangkokpost, tra le persone arrestate c’è anche Anastasia Vashukevich, conosciuta su Instagram come Nastya “Rybka”, una ex-escort bielorussa, che si vanta tra l’altro di essere l’amante di Oleg Deripaska, un magnate dell’acciaio e parte di un trio su cui si appoggerebbe il presidente Putin. A questo oligarca è legato Paul Manafort, ex capo della propaganda di Ronald Trump, accusato ora di cospirazione nell’ambito di Russiagate.
Sul profilo stesso di Anastasia Vashukevich, o Nastya “Rybka”, c’è un video suo in cui si trova in viaggio sullo yacht registrato a nome della madre di Deripaska, dove registra anche le conversazioni tra il magnate ed il viceprimo ministro Sergei Prikhodko, consigliere in politica estera e uomo fidato di Putin.
Di qui comincia l’avventura di Anastasia Vashukevich, o Nastya “Rybka” come spia, in quanto segue, molto bene dopo un consiglio chiesto al suo guru Alex Lesley, le conversazioni tra il magnate e il vice primo ministro. Tutto il materiale va a finire nelle mani di Alexey Navalny, un candidato presidenziale oppositore di Putin, che accusa il vice primo ministro di essere stato corrotto da Deripaska. Di qui tutta una querelle russa che mette Putin, i suoi uomini e magnate e la gente che si oppone al regime di Putin.
Per sfuggire forse alle autorità russe la coppia giunge in Thailandia dove viene poi beccata, forse con l’imbeccata russa.
Nastya Rybka fa trapelare una lettera alla stampa ed ottiene durante l’arresto telefonini per poter continuare a monitorare la loro situazione che li porta a passare da tre prigioni differenti. Posta il suo materiale su Instagram e fa sapere, nei suoi video, di avere materiale buono per le indagini negli USA, dei pezzi mancanti del puzzle che è il Russiangate americano.
“Se mi ritrovate viva in una prigione thailandese, sarò felice di parlare” ha detto Anastasia Vashukevich, o Nastya “Rybka” temendo per la sua vita, visto che a suo dire l’ordine dell’arresto sarebbe venuto da Bangkok.
In giornata stessa giunge da Mosca un aereo della flotta presidenziale russa con a bordo il capo del Consiglio della sicurezza Russa ed ex capo dei servizi segreti russi Nikolai Patrushev per risolvere in qualche modo la vicenda.
Scrive Khaosodenglish.com
Anastasia Vashukevich, la cui relazione con l’oligarca russo sposato andata a finire nell’indagine del Russiagate ha fatto arrabiare il Cremlino, ha detto a Khaosod English di avere notizie di prima mano da scambiare se gli americani possono aiutarla a tirarla fuori dalle grinfie russe.
Vashukevich fu arrestata domenica a Pattaya dove partecipava ad una classe di sesso avanzato con il libertino russo Alexandre Kirillov, anche Alex Lesley. Altri otto russi sono stati arrestati con loro ed accusati di lavorare senza permesso. Uno è accusato di essere in Thailandia oltre il visto di ingresso….
In una intervista esclusiva Kirillov dice di avere altre informazioni in più sull’entrata della Russia nel campo delle elezioni di Trump che è disposto a dare in cambio della protezione americana.
“La Russia ci rivuole a causa di quello che sappiamo, a causa di Navalny” ha detto Kirillov. …
“Anastasia era con Deripaska e Prikhodko. Chiediamo asilo politico perché i russi ci vogliono indietro e metterci in galera”
Dopo un primo rilascio su cauzione un tribunale di Pattaya li ferma di nuovo su ordine giunto da Bangkok che ordina di deportarli.
Al tribunale la presenza della polizia è enorme. Uno della sicurezza del tribunale esclama: “Come mai abbiamo bisogno di così tanti poliziotti? Arrestano Khun Sa?” Khun Sa è un signore della droga birmana.
Il convoglio di polizia poi si sposta verso l’ufficio della polizia di immigrazione dove i detenuti russi fanno uscire una lettera ottenuta in copia da Khaosodenglish.
La cosa che puzza è che chi lavora senza permesso in Thailandia subisce il processo e poi sentenziato con pene che vanno fino a cinque anni di prigione. La sentenza poi viene sospesa e si passa al rimpatrio forzato degli stranieri.
In questo caso la decisione di rimpatrio forzato sarebbe stata troppo veloce ed immediata, secondo quanto ha detto l’avvocato Thana Siwadonwanit che ha chiesto il giusto processo e solo nel caso di condanna si procede all’espulsione.
“La legge è usata secondo i loro desideri. Ora revocano il visto senza una valida ragione. Voglio conoscere le ragioni che hanno dato. Non ho visto il documento ancora.”
“Nello stesso tempo si apprende che a consegnare la lettera all’ambasciatore americano Glyn Davies doveva essere un certo Pavlo Yunko, uno dei partecipanti al corso avanzato di sesso, il quale però è stato intercettato dalla polizia thailandese. Lo stesso Yunko poi fa sapere che la lettera, dove si promettono prove audio video e fotografiche delle attività illecite russe, è stata presa da un certo John che ha promesso di far recapitare la lettera al suo boss.
“Yunko ha detto che voleva essere di aiuto a far recapitare la lettera per paura che la Thailandia si trovasse sotto pressione nel mandare Kirillov e i suoi amici diretti in Russia dove rischiano la persecuzione. Kirillov sarebbe un sostenitore inoffensivo dell’amore libero finito in un intrigo attraverso una provocatrice dei media di nome Anastasia Vashukevich.”…
Sempre sul Khaosod English si mostra una foto in cui l’emissario russo Patrushev incontra il generale Prayuth.
Nel palazzo del governo il capo della giunta Prayuth ha incontrato Nikolai Patrushev che guida il Consiglio di Sicurezza Nazionale russo, sulle cui spalle c’è una storia di direttore dei servizi segreti dal 1999 al 2008.
L’incontro è avvenuto a porte chiuse ed è stato divulgato un comunicato in cui si dice che i due hanno parlato di cooperazione nel turismo, affari, cybersicurezza e sicurezza dei turisti russi.”
Probabilmente il contenuto dei colloqui era altro.
La lettera ha la scrittura originale di Kirillov e fu all’inizio sequestrata per essere poi riconsegnata per le possibili ripercussioni che la polizia poteva subire.
“Sono stato oggetto di repressione in Russia perché avevo partecipato alla ricerca di Navalny. Secondo i nostri video lui fece la ricerca sulle connessioni tra il vice primo ministro Sergei Prikhodko e l’oligarca Oleg Deripaska ed abbiamo comunicazioni sulle relazioni USA con la Russia. A causa di questo grosso scandalo politico scappammo dalla Russia in Thailandia”
La lettera dice che scambieranno altre informazioni che Vashukevich ha avuto dalla sua relazione con Deripaska e il legame con il vice rpimo ministro.
“Vi chiediamo asilo politico ed aiuto nel proteggerci quanto prima possibile perché abbiamo informazioni molto importanti per gli USA e rischiamo tantissimo per la nostra vita….
Li do agli USA se voi ci aiutate … ho chiesto protezione agli USA per questa gente” poi le firme di Kirillov, Vashukevich ed altri otto detenuti dalla polizia dell’immigrazione.
Nei confronti della Cina, la Thailandia ha sempre mostrato la massima sottomissione allorché ha rimpatriato tantissimi esuli Uighurs musulmani su richiesta cinese.
In questo caso, indipendentemente dalla fondatezza di quanto asserito dai due russi, Alex e Anastasia, la pronta presenza del capo della sicurezza nazionale e la storia di continue violazioni dei diritti umani in Thailandia non fanno sperare in nulla di buono per loro.