Con questa notifica sono state attivate le procedure di Consultazione Preventiva secondo l’accordo PNPCA della Commissione del Fiume Mekong, Procedure di notifica, consultazione preventiva ed accordo.
La diga a Pak Lay è la quarta diga sul percorso del Mekong ad essere sottoposta a procedimento.
“MRC e governo laotiano non sono riusciti ad affrontare le preoccupazioni enormi e significative associate con le dighe che sono state portate alla Consultazione preventiva. Questa procedura è una chiara distrazione dagli obblighi esistenti” ha detto Pianporn Deetes di International Rivers in Thailandia. “Il progetto aggiungerà ai già significativi impatti transfrontalieri sulle comunità thailandesi e di tutto il Bacino del fiume Mekong, oltr agli impatti sulle comunità laotiane che continuano a non essere affrontate”.
La diga di Pak Lay da 770 megawatt si trova nella provincia laotiana di Xayaburi a valle della diga di Xayaburi che è vicina al suo completamento a 100 chilometri dal confine thailandese.
“Sono davvero turbata per gli impatti potenziali del progetto sull’ecologia del Mekong e particolarmente sulle rapide Kaeng Kud Ku, un luogo di attrazione turistica notevole per l’economia nel distretto di Chiang Khan” dice Channarong Wongla del gruppo Rak Chiang Khan Conservation Group di Loei in Thailandia. “Siamo colpiti tutti gli anni dalle fluttuazioni di livello del fiume a causa delle dighe cinesi a monte. Se si costruisce la diga a Pak Lay, si creeranno enormi impatti sulla vita della gente del posto che vive sulle sponde del fiume Mekong nel nordest thailandese.”
“La gente del Mekong in Thailandia ha atteso per cinque anni la decisione in una fondamentale causa legale contro la presa di decisioni sulla diga a Xayaburi. La diga a Pak Lay a valle minaccia di peggiorare gli impatti e dissolvere ogni speranza di responsabilità” dice Pianporn. “La commissione e il governo laotiano sono incapaci di vedere il fiume nel suo complesso; lo vogliono semplicemente dividere in sezioni per sfruttarlo. Siamo testimoni dello sviluppo di un disastro sociale ed ecologico”
La notifica per la diga a Pak Lay segue il procedimento di consultazione prioritaria fatte per la diga di Pak Beng nel 2017, la terza diga sul fiume, preceduta dalla Xayaburi e la Don Sahong.
Sebbene il processo di consultazione per la Pak Beng fosse u miglioramento rispetto ai precedenti, la qualità dell’informazione e della consultazioni restava inadeguata. I governi del Basso Mekong non hanno realizzato gli impegni presi durante il processo. Accettarono di sviluppare un piano di azione congiunto per affrontare le preoccupazioni irrisolte sugli impatti del progetto, ma il piano deve ancora essere pubblicamente rilasciato. Il processo di Consultazione preventiva per la diga a Pak Beng è ancora soggetta ad un procedimento legale nei tribunali amministrativi thailandesi.
A febbraio la MRC rilasciò il proprio Studio di Consiglio iniziato nel 2011 per fare da complemento alla procedura di Consultazione preventiva con una valutazione sul bacino dei progetti di diga proposti.
Lo studio costò qualche milione di dollari e durò sette anni.
Lo studio mostra che la serie di 11 grandi dighe sul tratto inferiore del Mekong e le 120 dighe sugli affluenti pongono una minaccia seria alla salute ecologica e alla vivacità economica della regione.
Questi impatti ridurranno in modo drastico la sicurezza alimentare e la produttività agricola ed accrescerà il livello di povertà e la vulnerabilità climatica in molte aree del basso Mekong.
I governi del Basso Mekong devono ancora riconoscere o appoggiare in modo formale lo studio di consiglio o spiegare come lo studio influirà sulla loro presa di decisione sulle dighe del Mekong.
“I governi della regione ed i loro partner di sviluppo hanno speso tantissimi soldi per uno studio e scoprire che gli impatti della idroelettricità sono duri e che si devono seriamente prendere in considerazione le alternative. Andare avanti a costruire questa diga senza considerare seriamente le alternative è uno spreco di soldi pubblici” dice Maureen Harris di International Rivers. “Nonostante tante promesse di un processo di consultazione migliore, gli impegni a studiare ulteriormente e a migliorare le consultazioni devono ancora produrre un impatto significativo sulla presa di decisione, lasciando vulnerabili le comunità”
Nella notifica per la diga a Pak Lay si afferma che il progetto da 770 MW non comincerà fino al 2022. Mentre la sua elettricità sarà in vendita alla Thailandia, non si identifica nella notifica alcun compratore di potenza o sviluppatore del processo.
A marzo l’ente elettrico thai, EGAT, confermò che era stata ritardata la decisione di acquisto di energia dalla diga a Pak Beng poiché era pendente una revisione del piano di sviluppo energetico thailandese, prevista per settembre.
Il margine di riserva energetico thailandese è molto grande, oltre la metà dell’energia attualmente prodotta ad indicare che c’è poco bisogno di nuove capacità. La revisione del piano attuale è stata accesa in parte dall’emergere di nuove tecnologie nel settore energetico thailandese ed il riconoscimento che fonti energetiche alternative, come eolico e solare, stanno diventando la tendenza odierna del mercato.
In una raccomandazione importante lo studio invita i paesi membri del MRC a prendere seriamente in considerazione gli impatti delle dighe ed ad esaminare le tecnologie emergenti come alternative fattibili e sostenibili allo sviluppo pianificato dell’energia idroelettrica.
Invitiamo i paesi del Basso Mekong e il MRC a non spingere un altro contenzioso processo di consultazione preventiva ed ad affrontare in modo trasparente le preoccupazioni sui progetti esistenti.
Chiediamo ai governi di impegnarsi ad assumere le raccomandazioni dello studio del MRC.
Si deve fare una moratoria alla costruzione di altre dighe nel Bacino del Mekong finché non si completi uno studio regionale sulle tecnologie energetiche rinnovabili ed una valutazione di opzioni di alternative allo sviluppo delle dighe idroelettriche.
Pianporn Deetes, Atime.com