Per quanto non andrà in visita a Bruxelles, dove risiede l’Unione Europea, la visita di cinque giorni di Prayuth indica una posizione europea più docile verso il suo governo militare venuto al potere dopo il golpe del 2014. Potrebbe anche essere in parte il riconoscimento della promessa fatta nel 2017 di tenere le elezioni generali.
Dopo il golpe sono state congelate le relazioni con gran parte dei paesi occidentali, ma il burbero ec capo delle forze armate si è incontrato col presidente Americano Trump ad ottobre e il primo ministro australiano Malcolm Turnbull a marzo.
Sembra poco probabile, comunque, che Prayuth farà molta strada nell’accordo tanto ricercato di libero commercio con la UE, perché molti paesi occidentali restano riluttanti a sottoscrivere tali patti con un governo non eletto.
Alcuni analisti della regione sostengono che Prayuth proviene da una regione non democratica dove molti paesi con seri problemi politici da cui la UE non si è sottratta. Questi paesi sono la Cambogia di Hun Sen, le Filippine di Duterte e Myanmar dove i militari continuano ad esercitare una forte influenza.
Il regime vede tali paragoni come vantaggiosi. Negli incontri con il premier britannicoTheresa May e il premier francese Emmanuel Macron, ci si attende che Prayuth proverà a lucidare il suo profilo internazionale parlando del “percorso” verso la democrazia, anche se non è stata fissata alcuna data per le elezioni e non è oa attesa prima del febbraio 2019.
“Finora il percorso ha incluso un referendum costituzionale nel 2016, la stesura e considerazione di ordinanze, ed il lavoro di agenzie indipendenti come la Commissione Elettorale nel determinare le questioni come la data delle elezioni” ha detto a Nikkei Asian Review il portavoce del governo Gen. Werachon Sukhondhapatipak. “Il progresso verso le elezioni si sviluppa secondo il percorso”.
Diplomatici europei confermano che alcuni di questi sviluppi “positivi” hanno aiutato a forgiare la posizione europea sulla Thailandia. “La carota che è tesa a Prayuth fa arte del graduale ripresa politica per aprire la strada ad un dialogo più profondo su questioni di importanza reciproca” ha detto un diplomatico al Nikkei.
I paesi membri della UE continueranno a sostenere i diritti e le libertà fondamentali come prova del ritorno alla democrazia. “La UE ha notato preoccupata che dopo il golpe sono stati severamente tagliati diritti liberà civili e politici” ha detto un diplomatico.
Prayuth probabilmente sentirà la pressione per la differenza tra la sua retorica e la realtà sul terreno dove ai partiti politici è ancora vietato di incontrare i propri membri, di dibattere le politiche o fare grandi raduni.
“Nella sua recente visita in Thailandia, il ministro degli esteri britannico Boris Johnson reiterò l’importanza di un ritorno alla democrazia” dice Nigel Gould-Davies, ex diplomatico britannico che è ora un professore in Thailandia. “Mi attendo che riprendano questo punto a Londra e Parigi”
I governi che riceveranno Prayuth potrebbero ricevere note sull’opposizione al suo regime che tollera pochissima opposizione in patria. Gruppi di Thailandesi che vivono all’estero critici del regime pensano a delle proteste a Londra e Parigi.
Un gruppo vuole esaltare la storia della corruzione dei militari thailandesi, cosa che irriterà i permalosi generali.
“May e Macron dovrebbero essere preparati a fare una tirata di orecchie al Generale Prayuth per il brutto stato dei diritti umani e perché la sua deliberata incertezza sul ritorno del governo civile danneggia la reputazione del paese e colpisce la popolazione thai” ha detto Sunai Phasuk di HRW Thailandia in una lettera al Bangkokpost.
Cionondimeno Prayuth è deciso a promuovere commercio ed ad attrarre investimenti per la seconda economia maggiore della regione. Il regime militare ha una lista di potenziali grandi investitori che vuole attrarre al Corridoio Economico Orientale, progetto bandiera da 43 miliardi di dollari per sviluppare industrie di alta tecnologia lungo la parte orientale del paese.
“Non vado lì per conto mio ma per la salvezza della nazione” ha detto di recente Prayuth.
La UE è il terzo maggior partner commerciale dopo Cina e Giappone. Nel 2015 la Thailandia ha esportato 23 miliardi di dollari in merci verso la UE mente le importazioni della UE erano di quasi 16 miliardi di dollari.
Dal disgelo diplomatico di fine 2017, il governo thai ha fatto un gran parlare della possibilità di riprendere i negoziati per un accordo di libero commercio Thailandia UE, che aveva visto già quattro incontri prima del golpe.
I diplomatici europei che conoscono la discussione dicono che tale ottimismo è fuori luogo.
La posizione della UE continua ad essere la stessa, che i negoziati restano congelati finché non emerge un governo eletto.
Prayuth avrà un gran bel da fare per cambiare questa posizione.
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