Il tifone Ompong, o Mangkut secondo il codice internazionale, ha lasciato il carico di danni e di morti nelle province più settentrionali di Luzon nelle Filippine, specialmente nella regione amministrativa delle Cordillera, CAR.
Durante il tifone Ompong sono caduti a Baguio la principale città filippina di Luzon settentrionale 750 mm di pioggia quando in tutto agosto ne erano caduti 650 mm, facendo notevoli danni alla fiorente agricoltura locale ed al raccolto del riso, il cui prezzo è costantemente sotto pressione in questi mesi nelle Filippine.
I morti totali sono stati 65 di cui 49 nella sola regione della Cordillera, principalmente a causa delle decine e decine di frane che hanno seppellito letteralmente tantissime persone, molte delle quali minatori di piccole miniere a cielo aperto.
Nella cittadina di Itogon, provincia di Benget, si è registrata una frana che ha devastato il palazzo municipale trasformato per l’occasione per centro di raccolta nonché cappella temporanea, seppellendo da 40 a cinquanta persone.
Il numero totale delle vittime del tifone Ompong potrebbe anche superare così le cento unità.
Della provincia di Benguet 194 su 269 comunità locali sono a rischio frana ed in una comunità; La Trinidad, nel 2009 ci fu una frana, causata dal tifone Pepeng, che uccise 79 persone.
Tutta la zona di Benguet è zona di ricerca mineraria dove lavorano e scavano sia grandi imprese che piccole imprese familiari.
Molte di queste imprese piccole sono abusive e scavano in zone di basso contenuto di minerale che la grande impresa non trova vantaggioso scavare.
Si legge su BusinessWorld che la compagnia mineraria Benguet Corp ha denunciato che minatori di piccola scala che operavano ad Ucab ad Itogon lavoravano lì illegalmente nella loro proprietà di Antamok da quando la compagnia aveva sospeso negli anni 90 l’estrazione di minerali a causa del basso contenuto di metalli.
La compagnia Benguet Corp avrebbe più volte ricordato che il ministero dell’ambiente aveva dichiarato queste aree ad alto rischio di frana, senza per altro riuscire a bloccare l’estrazione illegale.
“Le loro attività minerarie senza regole avvengono senza il permesso della COmpagnia. Avvisi successivi e notifiche da parte della compagnia per i minatori di piccola scala di lasciare l’area sono hanno trovato resistenza e diretto rifiuto” si legge in un comunicato della Benguet COrp.
Dal sito della Benguet sarebbero stati estratti 43 corpi, una sola persona viva ed altri 30 sarebbero mancanti.
Quando Ompong è giunto nella regione, molti di questi minatori con le famiglie si sono rifugiati in una baracca usata anche come chiesetta che sarebbe stata poi travolta dalla valanga.
Il ministro dell’ambiente Roy Cimatu, un exgenerale in pensione, ha ordinato la revoca di tutti i permessi alle piccole imprese nella regione CAR non appena si è avuta notizia di questo disastro di Itogon.
La questione delle piccole miniere è sempre stato un nodo delicato nella questione mineraria, perché sono sfuggite al decreto del ministero con cui si chiudevano molte grandi miniere lasciando però via libera alle piccole miniere coperte da un’altra legge.
In questa occasione il presidente Duterte ha ribadito la sua posizione di chiusura di tutte le attività minerarie, attribuendo le frane alle attività estrattive incontrollate.
“Il Congresso dovrà abolire la legge” se si vuole porre fine ai disastri incontrollati delle attività minerarie che alla fine, secondo Duterte, avrebbero poco effetto sul PIL del paese.
“L’industria mineraria non ha contribuito in modo sostanziale all’economia nazionale .. ammetto che il paese ricava 70 miliardi di di peso l’anno… Alla fine quanto ci perdiamo nel processo?” si è domandato Duterte che ha aggiunto che bisogna riconsiderare la pericolosità delle miniere a cielo aperto.
Si ricorderà che l’ex ministro dell’ambiente Gina Lopez, poi fatta fuori dall’amministrazione Duterte stessa, aveva applicato un divieto sulle miniere a cielo aperto a causa degli scarichi pericolosi nei fiumi e negli acquiferi che erano causa di altri disastri. La Lopez chiuse anche 20 compagnie minerarie per la violazione dei regolamenti ambientali.
Poi Duterte ha rigettato le richieste dell’industria mineraria di togliere il divieto promettendo anche una posizione dell’amministrazione che però non è ancora venuta.