Mentre c’è ancora dell’incertezza sul nuovo re del paese e sul bilancio di potere tra le forze politiche nello stato del Sudestasiatico, pone comunque l’attenzione su un aspetto del significato della monarchia in questo contesto più largo.
Come ho detto altre volte, la monarchia thailandese ha da tempo il suo proprio dedicato personale della sicurezza. Questo legame è radicato nei legami generali tra i militari e la monarchia, chiari oggi con la Thailandia che è una monarchia costituzionale governata da un militare, come anche più specifiche manifestazioni di questo come i reggimento dentro i militari e le forze di sicurezza che sono dedicate alla protezione della famiglia reale sotto le etichette della Guardia del Re e Guardia della Regina.
La cosa è continuata sotto il nuovo re, Maha Vajiralongkorn, dal momento che cerca di consolidare il suo potere dopo la scomparsa del padre ad ottobre 2016.
Nell’attenzione data alla consolidazione del potere, c’è stato un accresciuto scrutinio su alcuni aspetti specifici che non sono interamente nuovi sviluppo rispetto alla monarchia, vale a dire il reclutamento di un esercito di volontari nel numero di milioni o gli sforzi per rafforzare la sicurezza attorno al re.
La scorsa settimana, abbiamo visto l’attenzione su un altro tassello della sicurezza attorno al Re Thailandese.
Torsak Sukvimol, il capo di nuova nomina della Divisione di Servizio Speciale, ha detto all’agenzia Agence-France-Presse il 5 di ottobre che, mentre sono finora 400 i poliziotti della Divisione di Soppressione del Crimine ad essere stati incaricati di proteggere la famiglia reale, il personale totale assegnato sarà 1617.
Ad un livello generale i commenti di Torsak non sono del tutto sorprendenti. Come detto in precedenza, ci sono sforzi in gioco di rafforzare la sicurezza attorno al re thailandese nella transizione in corso della monarchia. Alcuni di questi sforzi sono stati spesso promossi nel contesto di un’attenzione più vasta sugli sforzi di Vajiralongkorn di rafforzare il proprio potere indipendentemente dai militari, come messo in luce da sviluppi quali le revisioni ordinate da lui stesso lo scorso anno alla costituzione dei militari.
Ad un livello più specifico, è anche difficile affermare cosa significhi esattamente questa forza di sicurezza maggiore. Per esempio, mentre la cifra importante di 1617 suggerisce che la forza iniziale di 400 è stata quadruplicata, Torsak ha citato anche che il reclutamento e addestramento degli ufficiali potrebbe prendere fino a cinque anni, suggerendo che l’aumento potrebbe essere di fatti più graduale.
Ci sono state anche, cosa che non sorprende, poche specificazioni offerte sull’esatto bilancio di responsabilità che sarà questa forza. Torsak ha genericamente caratterizzato la funzione dei dettagli della sicurezza come presiedere dieci sottodivisioni compreso un campo di aree come “intelligence della condotta” e “pattugliamento della polizia”. Ma i ruoli reali di questa forza di sicurezza si vedranno con la tenuta degli eventi reali il prossimo anno ed oltre, compresa l’attesa incoronazione di Vajiralongkorn.
L’attenzione sulle forze di sicurezza attorno a Vajiralongkorn non si devono sottostimare, la monarchia resta un’istituzione potente in Thailandia, e Vajiralongkorn stesso non è estraneo alla politica del potere, essendo stato egli stesso una Guardia del Re quando era Principe Ereditario.
Detto questo siamo ancora ai primi giorni del suo regno e il reale impatto dei suoi sforzi, come accrescere la sua forza di sicurezza sarà forse sentito nell’evolvere e nella concretizzazione della politica thai.
Pavin Chachavalpongpun, TheDiplomat