Benjamin Ramos è uno dei fondatori dell’associazione NULP, Avvocati dell’Unione Nazionale Popolare, che difendono pro-bono le famiglie povere o chi ha deciso di portare la guerra alla droga in tribunale.
E’ il ventiquattresimo avvocato ad essere ucciso da quando Duterte è giunto al potere, ed il trentaquattresimo professionista del foro filippino. Pochissimi sono i casi che sono stati risolti.
Il metodo è sempre lo stesso, quello dei sicari in motocicletta che gli hanno sparato tre colpi alle spalle e al petto.
L 29 settembre era stato ferito con due colpi un avvocato a Laoang nel nord delle Filippine, mentre il 24 settembre è stata uccisa una avvocatessa filippina di Tagum a Mindanao.
La segretaria del NULP, Josalee Deinla, ha condannato nel più forte dei modi questo assassinio a sangue freddo: “La triste realtà delle Filippine è che gli avvocato sono uccisi nel loro legittimo esercizio della professione”.
L’avvocato Edre Olalia del NULP ha detto: “Siamo scioccati, devastati e arrabbiati per questo omicidio premeditato a sangue freddo del nostro collega e avvocato popolare”.
L’avvocato Olalia ha anche denunciato alcune dichiarazioni di polizia e militari che hanno legato l’attività di Ramos alla sua appartenenza alla guerriglia comunista, di essere un fiancheggiatore, definendole maliziose ed irresponsabili.
L’associazione professionale degli avvocati filippini, IBP, ha condannato l’omicidio ed ha chiesto la risoluzione veloce e competente del caso nel mezzo “di una frequenza ed impunità crescenti” con cui avvocati, procuratori e giudici sono presi di mira.
“I praticanti legali ora sono avviluppati nella paura mentre provano a chiedere giustizia per i propri clienti… L nostre penne e macchine da scrivere sono impotenti contro le pistole e i proiettili che hanno scosso le scale della giustizia in modo allarmante a favore dell’impunità e della mancanza di legge, tutto nel completo spregio della santità della vita umana. Ogni omicidio irrisolto e mai condannato di rappresentanti delle nostre corti è un attacco al governo della legge” si legge in una dichiarazione, attacchi che minano il sistema giustizia nell’apprensione che tali attacchi nascono dal lavoro degli avvocati.
Il rappresentante della sinistra filippina Neri Colmares ha accusato l’amministrazione Duterte per aver creato una atmosfera che ha permesso l’attacco contro l’avvocato Benjamin Ramos. I suoi tanti attacchi verbali contro gli avvocati e chi difende i diritti umani hanno favorito gli attacchi più eclatanti.
“Presidente Duterte” ha detto Colmares “sei un avvocato. Sai che non puoi essere attaccato perché scegli i clienti da rappresentare. Il tuo puntare il dito ha portato a questo attacco contro l’avvocato Ben. Questa cosa deve finire”.
Si deve ricordare che dall’arrivo di Duterte con la sua guerra alla droga sono quasi 5000 le persone uccise in incontri definiti “legittimi”, un numero che le organizzazioni dei diritti umani pongono tr diecimila a ventimila.
Duterte nei suoi discorsi pubblici ha promesso di proteggere i poliziotti che avessero ucciso dei sospetti nel corso del loro lavoro invitandoli anche a non farsi intimorire dagli avvocati dei diritti umani che indagano sui presunti abusi. “Se sono di intralcio alla giustizia, sparateli”.
Per il palazzo presidenziale, l’attuale nuovo portavoce di Duterte, Salvador Panelo, ha detto:
“Le autorità stanno facendo indagini veloci ed imparziali rispetto a questo omicidio e le agenzie deputate faranno di tutto per assicurare i colpevoli di questa detestabile atrocità alla giustizia” ha detto Panelo che ha anche risposto alle critiche della sinistra parlamentare filippina:
“Accusare dell’omicidio il governo è avventato, irresponsabile e senza basi. Non diminuisce il dolore delle famiglie né ci avvicina all’ottenimento della giustizia. Può solo infiammare le emozioni di chi è arrabbiato di questa morte senza senso”
Sperando che queste parole siano sincere e che conducano all’arresto dei sicari, si deve però anche ricordare come tutti gli avvocati che difendono persone che si ribellano alla giustizia sono sempre accusati di essere fiancheggiatori della guerriglia. Ultimo esempio è l’avvocatessa Katherine Panguban che ha guidato una missione di accertamento dei fatti sulla strage dei nove contadini a Sagay.
Se si prende in esame il quadro totale degli omicidi di avvocati e giornalisti, non si può fare a meno di notare che la violenza e l’impunità sono imperanti.
Fino a luglio 2018 sono 12 i giornalisti uccisi da quando Duterte è presidente secondo il NUJP. Dal dicembre 2017 sono stati uccisi tre preti e dal giugno 2016 sono 17 amministratori locali ad essere stati uccisi. Un quadro desolante.
Su Facebook, Carlos Condè di Human Rights Watch, ha dichiarato:
“Human Rights Watch denuncia l’omicidio dell’avvocato Ben Ramos, segretario generale del National Union of People’s Lawyer a Negros Occidentale. Era un difensore dei diritti umani che si è assunto pro-bono casi che rappresentano alcuni dei settori più marginalizzati nelle Filippine. Il suo assassinio è un’ulteriore segno dell’impunità che è peggiorata sotto l’amministrazione di Duterte. E’ un colpo al movimento dei diritti umani nel paese. Domandiamo un’indagine imparziale sull’assassinio di Ramos e di molti altri attacchi contro gli avvocati delle Filippine e che le autorità portino i colpevoli davanti alla giustizia”
(fonti: https://www.benarnews.org/english/news/philippine/lawyer-slain-11072018123333.html, https://www.aljazeera.com/news/2018/11/philippines-human-rights-lawyer-shot-dead-negros-island-181107072451909.html)