Imelda, che ha 89 anni, deputata per tre volte, conosciuta per la sua immensa collezione di scarpe, gioielleria ed opere d’arte, deteneva un tempo un potere immenso nelle Filippine prima che la sua famiglia fosse cacciata dal potere in una sollevazione popolare sostenuta dall’esercito nel 1986.
I documenti bancari lasciati dietro nella frettolosa fuga dal palazzo presidenziale sono stati usati per istruire il processo contro Imelda che si protrae dal 1991.
I documenti mostravano che la coppia aveva creato delle presunte fondazioni di carità nel Liechtenstein e in altri luoghi, che usarono per aprire conti bancari segreti in Svizzera.
Il progresso del processo cominciò quando la corte federale svizzera decise nel 1997 “che la maggioranza delle proprietà della fondazione Marcos erano di origine criminale”.
Nel 2003 la corte svizzera ordinò che i soldi fossero ridati al governo filippino dopo che la corte suprema filippina decise che le entrate congiunte legali di Ferdinando e Imelda Marcos tra il 1965 e il 1986 assommavano a 304mila dollari e che tutto il resto era stato rubato.
Fino al quel momento 683 milioni di dollari erano in alcuni conti svizzeri cresciuti da un valore iniziale di 356 milioni di dollari.
Comunque, secondo la Commissione Presidenziale sul Buon Governo, istituita per recuperare la ricchezza illecita acquisita durante il regime di Marcos, la coppia mise da parte all’estero almeno 10 miliardi di dollari mentre era al potere.
Il verdetto di colpevolezza contro Imelda è il primo a ritenerla colpevole penalmente per aver nascosto la ricchezza in Svizzera usando varie fondazioni.
La corte anticorruzione del Sandiganbayan le ha ordinato una condanna al carcere di 11 anni per ognuna delle sette accuse di corruzione vietandole di partecipare alle prossime elezioni.
E’ stata accusata di aver fatto sette trasferimenti di denaro per un totale di 200 milioni di dollari alle fondazioni svizzere durante il suo governatorato di Manila.
Secondo la corte però la già Prima Donna ha 15 giorni dalla promulga della decisione di appellarsi e la corte ha 30 giorni in cui decidere su questa.
Marcos può anche andare direttamente alla Corte Suprema e mentre il caso è in appello può partecipare alle elezioni e anche pagare la cauzione.
Il deputato Tom Villarin del partito di opposizione del Akbayan Party ha detto che Marcos “non può invocare la sua età né le basi umanitarie per non scontare la sentenza. Deve essere arrestata e le foto sue davanti alla giustizia rese pubbliche. Come membro del parlamento e in corsa come governatore del Ilocos Norte, non può avere il meglio di tutti i mondi”.
La già presidente della Commissione dei diritti umani Loretta Ann Rosales, che fu stuprata e torturata dai soldati del regime di Marcos, ha detto a ABS-CBN Network che ha fatto salti di gioia per il verdetto di colpevolezza.
L’avvocato Ruben Carranza è stato però più guardingo. Il già commissario della PCGG ha detto che il verdetto potrebbe essere capovolto da una corte suprema che è per lo più composta da giudici nominati dal presidente Duterte, un fan di Marcos. La corte ha già invertito nel 1998 la condanna per corruzione del 1993 di Imelda Marcos.
Ma Carranza, che ora lavora per il Centro Internazionale di Giustizia Transizionale a New York ha detto che “persino sotto i governi autoritari, come Marcos, Duterte, Trump o Bolsonaro, ci possono essere giudici indipendenti che hanno rispetto per se stessi. Se lottiamo contro i dittatori possiamo vincere. Se non lo facciamo perdiamo sempre”
Ha detto anche che Duterte “può perdonare Imelda. Ma significa che accetta di essere colpevole e di restituire il denaro, poiché il perdono estingue la pena soltanto, non il reato”
Imelda si è registrata come candidata il prossimi maggio per succedere a sua figlia Imee Marcos, 62 anni come governatrice di Ilocos Norte, la roccaforte dell’ancora potente famiglia Marcos.
Imee ch si è liberata delle domande dicendo di dover ricevere i dettagli del verdetto corre per un posto nel Senato Filippino nelle elezioni supplettive del 2019.
Ferdinando Marcos governò le Filippine per due decenni e pose il paese sotto la legge marziale nel 1972 quando migliaia di oppositori furono carcerati, uccisi o scomparvero.
Marcos morì nelle Hawaii in esilio autoimposto nel 1989.
Il presidente Duterte ha legami stretti con la famiglia Marcos e ha definito il dittatore il suo modello. Permise che il corpo imbalsamato fosse seppellito in un cimitero speciale degli eroi nel 2016 e si accompagna spesso negli eventi ufficiali con Imee.
Il portavoce di Duterte Salvador Panelo ha detto: “Ripetutamente il presidente ha detto di rispettare il governo della legge. Non interferiremo con la magistratura. Ed di conseguenza ogni violazione della legge sarà perseguita fino alla fine”
Panelo era l’avvocato di Imelda in un precedente caso di corruzione e corse da senatore sotto il suo partito.
Reissa Robles, SCMP