Il matrimonio di una bambina thailandesi ad un imam malese lo scorso luglio 2018 ravvivò un dibattito presente in Malesia da sempre sulle spose bambine all’indomani del cambiamento storico che ha stravolto il panorama politico malese.
Poi a settembre ci fu un altro matrimonio, accettato dalla corte della Sharia, in cui un uomo di 44 anni sposò in seconde nozze una ragazzina di 15 anni.
Sono comparse le prime statistiche su questi matrimoni pubblicate dal ministro per lo sviluppo, le donne e la famiglia dello stato malese di Penang, Hannah Yeoh, in cui si mostra come dal 2007 al 2017 ci siano stati in Malesia 14999 matrimoni bambini.
Di questi matrimoni bambini diecimila sono musulmani e lo stato che ne ha registrati di più è lo stato del Sarawak sull’isola del Borneo.
La Child Rights Coalition Malaysia scriveva che nel 2009 9205 ragazzi in totale avevano contratto un matrimonio in base ai dati di quanti avevano fatto il test prematrimoniale per la ricerca del HIV: 447 avevano tra 10 e 14 anni, 8726 tra 15 e 19 anni e 32 con età meno di dieci anni.
I dati della Child Rights Coalition Malaysia dicono che nel 2011 furono approvati 900 matrimoni bambini e 1022 nel 2013.
Il 20 di ottobre scorso il premier malese Mahathir emise un ordine esecutivo in cui si ordina a tutti gli stati di innalzare l’età minima per il matrimonio a 18 anni, sia per musulmani che per non musulmani. Restano però labili i tempi di applicazione di questo ordine esecutivo in quanto sono lasciati ad ogni stato i tempi e i modi di attuazione. Solo lo stato di Penang ha dato subito l’indirizzo politico di farlo.
La legge malese del matrimonio
La legge di riforma del matrimonio del 1976 pone l’età minima del matrimonio a 18 anni, ma le ragazze possono sposarsi anche a 16 se ottengono il permesso dal primo ministro dello stato in cui vivono.
Con meno di 16 anni le ragazze non possono sposarsi e se la ragazza non ha 21 anni deve essere chiesto il permesso ai genitori.
Contemporaneamente la legge islamica della famiglia fissa le stesse età per il matrimonio, ma per i minori la corte della sharia dello stato può dare il consenso.
Lo stato malese ha modo di intervenire sulla legge islamica in quanto coordina le varie agenzie islamiche dei vari stati. Una volontà politica quindi.
Dice Nizam Bashir, avvocato presso le corti della Sharia.
“Le leggi comunque si possono solo cambiare o a livello esecutivo attraverso cambi nel processo amministrativo; oppure a livello legislativo attraverso leggi approvate dalle assemblee legislative degli stati”
Comunque ora è maturo il tempo di una riforma degli articoli che permettono il matrimonio di bambini e delle corti della Sharia.
“Nella mia esperienza, quando le cose sono misteriose, è lì che avvengono gli abusi. Bisogna che tutte le parti mirino a prevenire un ‘misticismo’ e promuover trasparenza e obbiettività dove si parla di legge” aggiunge Nizam. “Prima che si determini quale sia il migliore interesse del bambino perché abbia luogo il matrimonio, si deve sottoporre un documento sullo stato complessivo del bambino che i giudici del tribunale della Sharia deve considerare insieme ad altre prove da tutte le parti interessate”.
Ma la Malesia ha ratificato la Convenzione dei diritti dei fanciulli dove si richiede che l’età minima del matrimonio sia di 18 anni, senza alcuna eccezione.
Ed il partito del Pakatan Harapan durante le elezioni ha promesso di innalzare l’età minima legale per il matrimonio a 18 anni. L’ordine esecutivo di Mahatir quindi fa seguito a quanto promesso ed è di buon auspicio.
Mentre la questione del matrimonio di bambini non ha un grande impatto numerico, causa ancora preoccupazioni particolarmente dopo i due casi importanti di questo anno” dice Sarah Norton-Staal la quale aggiunge che sono casi eccezionali piuttosto che la regola.
Chi sono però i bambini più a rischio di questo tipo di matrimoni?
Secondo uno studio sul campo della Universiti Kebangsaan Malaysia, i fattori di rischio sono il reddito delle famiglie, che pone questi ragazzi anche al rischio di abbandono scolastico, una cattiva comprensione delle questioni di salute e di riproduzione con rischi di gravidanze fuori del matrimonio, la mancanza di un sistema di sostegno efficace ai genitori. Non ultimo è il fatto che socialmente è un tipo di matrimonio spesso accettato.
“La maggioranza di questi matrimoni erano il risultato del sesso prematrimoniale, di ragazzine incinta o ad alto rischio. Per i loro genitori era importante che si sposassero per legittimare i bambini che sarebbero giunti” dice Norton-Staal. “Le nome sociali accettano questo matrimonio come la soluzione migliore quando i figli diventano sessualmente attivi o sono messe incinta, non solo nelle comunità tradizionali. La questione taglia le linee religiose rurali, etniche, urbane.”
Questi matrimoni hanno un impatto negativo sui ragazzi che perdono diritti all’istruzione, ad opportunità economiche e ad una salute buona.
Le madri giovani rischiano anche di morire di parto ed un tasso di nascite inferiori, mentre i ragazzi avranno problemi nel sostentamento della giovane famiglie con conseguenze sulle comunità e sui genitori che li devono sostenere.
E’ evidente anche un tabù sull’informazione della salute riproduttiva tra i giovani e l’assenza nell’istruzione di questo argomento per la riluttanza anche degli insegnanti a parlarne.
La stessa presenza di ragazze incinta non è ammessa a scuola e quelle che lasciano la scuola lo fanno nel completo silenzio della scuola.
“Comunque incoraggia che le comunità ed i giudici delle corti locali siano aperti a comprendere dei rischi dei matrimoni bambini”
Dalla ricerca universitaria si capisce anche le le corti della sharia non hanno una procedura operativa standard e che il loro giudizio si basa spesso sulla supposizione che la soluzione migliore alle attività sessuali prematrimoniali e alle gravidanze fuori matrimonio sia proprio il matrimonio.
Secondo i documenti esaminati dai ricercatori le ragioni per cui le corti della Sharia approvano le domande di matrimonio di bambini includono la possibilità di sostenere una famiglia e gestire una casa, la loro memorizzazione degli insegnamenti religiosi di base e la possibilità del sostegno familiare dopo il matrimonio.
Se si guarda ai casi di rigetto della domanda le ragioni sono la coercizione, la mancanza di consenso di un tutore, la mancanza di conoscenza degli insegnamenti religiosi, la disoccupazione ed una storia penale.
Tra il 2012 e il 2016, su 2143 domande di matrimonio di bambini in sette stati solo 10 sono le domande rigettate.
Sharmila Sekaran di Lawyer and Voice for Children sostiene che c’è un luogo comune quando si parla di matrimoni di bambini in Malesia, che siano una questione musulmana piuttosto che della Malesia.
“Il luogo comune nasce dal fatto che le ragazze musulmane sotto i 16 anni hanno una strada al matrimonio con le corti religiose, mentre la legge per i non musulmani dice esplicitamente che le ragazze con meno di 16 anni non possono sposarsi. I giudici delle corte della Sharia devono usare l loro giudizio nel decidere nei casi di matrimoni bambini. Il processo non tiene conto che il matrimonio non è il modo migliore per proteggere i bambini. E’ sintomatico di come la società ha visto il matrimonio di bambini. Alcuni lo sostengono dicendo che è l’interesse migliore per loro.”
Sharmila Sekaran ricorda come questi matrimoni di bambini generano dei genitori che sono bambini essi stessi e quindi inappropriati.
“Questi giovani genitori non sono all’altezza di guidare i loro figli come vivere in una nazione industrializzata perché essi stessi hanno bisogno di più esperienze per badare a se stessi. La prossima generazione è quindi presa nel ciclo della povertà. Ho anche notato che molti di questi matrimoni si rompono per molte ragioni.”
Il fatto che una ragazzina possa essere fecondata non significa che la sua fisiologia riesca a portare a termine la gravidanza, né che questo sia nel suo migliore interesse.
“Se si vuole una nazione produttiva le donne ed i bambini hanno bisogno di istruzione piuttosto che andare in spose giovani” dice Sharmila Sekaran. “E’ un processo che richiede anni, ma almeno i bambini e ragazzi che verranno dopo non saranno soggetti a questi matrimoni”
Le speranze di un cambiamento ci sono tutte e quest’ordine esecutivo di Mahathir alimenta bene queste speranze.
(fonte: https://www.malaymail.com/)