Le oltre 400 scuole pubbliche di Bangkok sono state chiuse mercoledì a causa dell’intensificarsi nella Capitale Thailandese dell’inquinamento dell’aria.
Secondo dati ufficiali in 39 aree diverse della città l’inquinamento ha superato i livelli accettabili per cui il governatore della città Aswin Kwangmuang ha avvertito che i bambini potrebbero essere a rischio.
I livelli di particolato 2.5 hanno superato il limite dei 50 microgrammi a centimetro cubo che è la soglia del OMS.
L’indice di qualità dell’aria, AQI, ha raggiunto dopo un fine settimana più rilassato i livelli di 200, un livelli particolarmente insalubre per tutte le persone.
La gente di Bangkok si è rassegnata a dover avere a che fare con quest’aria finché il vento, che solitamente è calmo tra gennaio e febbraio, non riprenda a soffiare nella capitale.
Il tassista in motocicletta Thodsaphon Thippawan fa sforzi immani per poter respirare mentre si guadagna da vivere.
“Ho dovuto comprarmi questa maschera ieri per respirare” dice il tassista che mostra la maschera nera con una valvola che ha pagato due euro.
“Durerà fino alla fine di febbraio questa situazione… peggiorerà con l’entrata del El Nino molto presto” dice Tara Buakamsri direttrice di Greenpeace Thailandia.
El Nino è un fenomeno meteorologico caratterizzato da temperature insolitamente alte e scarse precipitazioni che si avrà a febbraio secondo le previsioni dell’Organizzazione metereologica mondiale dell’ONU.
“I PM 2.5 sono pericolosi per la salute umana” dice Somnuck Jongmeewasin lettore alla Sinlapakorn. “Causa effetti cronici ed acuti al sistema cardiovascolare e respiratorio a breve ed in tempi lunghi”
Le autorità hanno considerato di usare anche droni per diffondere acqua ed abbattere il particolato.
Preecha Pradapmuk del DTI, istituto di tecnologia della difesa, ha detto che privati ed organizzazioni statali hanno donato 12 droni per una missione prova in parti della capitale per spruzzare acqua da 25 metri per 30 o 40 minuti e ridurre i PM2.5 con una media di 10 microgrammi per metrocubo. L’acqua è stata spruzzata con cannoni di acqua messi su camion sulle strade piene di auto.
“E’ quasi impossibile che faccia la differenza se non si spruzzano gocce a meno dei 2.5 microgrammi” dice Somnuck. “Ed avrebbero bisogno di almeno 10 mila spruzzatori allo stesso tempo per liberarsi del PM2.5 a Bangkok”.
Il governo considera anche di usare le tecniche di pioggia artificiale la cui efficacia però è stata messa in dubbio dagli esperti.
“Non funzioneranno perché la meteorologia non va bene” dice Sonthi Kotchawat. “E’ troppo secco”
Tanti hanno fatto a Bangkok come Thodsaphon ed indossano maschere di protezione mentre sono all’esterno, maschere che sono ora molto richieste nella capitale tanto da diventare dono che i devoti buddisti offrono ai monaci durante la loro questua mattutina.
“Devo comprarmela online perché non riesco a trovarla nei negozi” dice Thodsaphon.
Secondo il dipartimento di controllo dell’inquinamento le principali ragioni per i livelli enormi di PM2.5 sarebbero le auto diesel, le industrie pesanti, le centrali energetiche e gli incendi nelle campagne.
Secondo Witsanu Attavanich della Kasetsart University è improbabile che governo ed industrie faranno qualcosa di necessario per ridurre l’inquinamento atmosferico perché danneggia gli affari.
“I benefici economici vengono prima dell’ambiente” dice il professore.
Comunque ci sono preoccupazioni nell’industria del turismo e dei viaggi sugli effetti a lungo termine dell’inquinamento.
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“A breve durante il capodanno cinese del 2019 non colpirà il nostro mercato turistico” dice Adith Chairattananon del ATTA. “Ma se peggiorasse e continuasse nei mesi prossimi oppure oltre la gente potrebbe aver paura e bisogna essere attenti al nostro Songkran ad aprile”
Laura Villadiego, SCMP