Un uomo di Hong Kong, diventato il re dell’oscuro commercio del Teak, arricchitosi dal commercio di corruzione nel ricercato legname, pagò l’istruzione all’estero ai figli dei grandi generali della giunta militare birmana.
Lo dice un rapporto della Environmental Investigation Agency di Londra che indica in Cheung Pui Chee il responsabile, il quale risiedeva in Thailandia col nome di Chetta Apipatana e gestiva un’attività commerciale di Teak, “una vera istruzione di corruzione”
Il rapporto di EIA “Stato della Corruzione: la cospirazione di alto livello dietro il commercio globale del Teak rubato dalla Birmania” dà un resoconto delle attività di Cheng e di altri nel campo.
“La corruzione è la componente fondamentale che permette molti dei crimini che sottendono al commercio illecito di legname pregiato dentro e dal paese”
EIA ha detto che due anni di indagine segreta su Chaeng, morto ad aprile 2018, hanno scoperto che aveva cospirato e corrotto militari di grado e rappresentanti del governo in Birmania e creato un sistema fraudolento di commercio di legname di ottima qualità di Teak.
“Questo era gestito in parallelo e dall’interno con il commercio legale ufficiale amministrato dal MTE”, cioè la statale Myamma Tiber Enterprise.
Nonostante che i regimi passati ed il governo attuale abbiano presentato il commercio del Teak come regolato dal dipartimento delle foreste ed amministrato dal MTE come legale e sostenibile, “Questo non è proprio il caso”.
Il rapporto sostiene che i mercati europei ed americani del teak mostrano come, anche con i regolamenti per prevenire la vendita del legname tagliato illegalmente, “I commercianti continuano a trovare i modi di far arrivare il Teak birmano ai proprietari miliardari di imbarcazioni i cui costruttori mostrano una ossessione quasi ideologica per il Teak Birmano”
L’indagine fu lanciata nel 2016 da EIA dopo aver saputo di un boss oscuro del Teak birmano “un fantasma presumibilmente intoccabile ed inconoscibile dietro il commercio del Teak amministrato dallo stato birmano”. Si diceva che avesse catturato i blocchi di legame migliori che gli permettevano di controllare molto del commercio internazionale nel legname “formalmente legale” che usciva dal porto di Yangoon.
La ricerca dura e le informazioni, date da un commerciante di Taiwan ad un agente sotto copertura del EIA nel 2017, portarono alla identificazione di Cheng il quale iniziò la propria carriera ad Hong Kong importando Teak dalla Birmania e dall’Indonesia con la compagnia familiare Cheung Hing.
EIA ricavò da un cablogramma della ambasciata USA a Yangoon del 2009 che un grande socio della giunta militare, U Tay Za del Htoo Group, e il suo consulente di lingua cinese Lu Lu, o Kwan Lu Chan, avevano partecipazioni azionarie nella Cheung Hing Corp Ltd e Cheung Hing Timber Ltd.
La Cheung Hing ha due imprese in Birmania, Thai Sawat Industry Ltd e Pacific Timber Enterprises Co Ltd.
La Cheung Hing era legata al International Group of Entrepreneurs (IGE) creata dalla famiglia di un ex ministro della giunta U Aung Thaung ed un grande attore del settore del legname durante l’era Than Shwe.
Sembra che, negli anni 60, Cheng si sia trasferito a Bangkok dove divenne cittadino thai, adottando il nome di Chetta Apipatana, e fu uno dei sette fondatori nel 1963 della Thai Sawat Import Export.
Thai Sawat fu una delle 35 imprese di taglio e trasferimento di legname che ricevettero 47 concessioni in Birmania dopo una visita a dicembre 1988 del comandante delle forze armate di allora Chavalit Yongchaiyuth, che poi divenne primo ministro.
Nel dicembre 1993 Thai Sawat era una delle cinque imprese thailandesi che mantennero i diritti di concessione sul legname dopo che la giunta cacciò tutte le altre imprese thai del legname.
EIA dice che l’intervistato in Taiwan, Zheng Kun Fu, falegname veterano conosciuto come A-Fu, aveva comprato tutti i suoi pezzi dalla Cheung Hing e considerava Cheung come il più grande commerciante di Teak.
“A-Fu spiegò come il successo di Cheng Pui Chee si basava essenzialmente sulla garanzia di impunità per aver defraudato lo stato attraverso la sistematica dichiarazione sottostimata della qualità del Teak ricavato dalle sue operazioni o dalle operazioni dei suoi subappaltatori da cui comprava” dice il rapporto.
“A-Fu spiegò come Cheng Pui Chee era solito comprare dalle aste del MTE ma faceva accordi con militari di rango per bypassarli mentre accedeva ancora al teak migliore. Questo è un furto. Mentre pagava il MTE per il legname, avrebbe dovuto pagare molto di più alle aste dei prezzi offerti sotto glia accordi di condivisione del legname per il legno di bassa qualità. Il risultato netto era che Cheng illegittimamente accumulava immensi volumi del teak migliore a prezzi bassissimi dandogli il monopolio del mercato.”
EIA dice che ripetutamente A-Fu aveva detto che i pagamenti in contanti di decine di milioni di dollari fatti da Cheng al governo, attraverso le banche ad Hong Kong e Singapore, erano per l’arricchimento personale degli ufficiali del regime.
“A-Fu dice che Cheung Pui Chee era una leggenda a causa della sua strategia di pagare anche per l’istruzione privata al di fuori della Birmania dei figli dei grandi generali comprandosi di fatto i piaceri di lungo termine del regime in due generazioni.”
“Per i generali e gli altri al potere in Birmania, che operavano come un cartello, e per altri subappaltatori di contratti di legname con cui il regime cospirava, Cheng Pui Chee rappresentava l’ideale cospiratore che soddisfaceva il loro desiderio di arricchirsi in modo corrotto dalle mazzette mentre generava abbastanza entrate da tenere su il regime.
Con questi accordi del tutto illegali Cheng divenne forse il maggiore commerciante di Teak che lavorava nel sistema legale ufficiale di commercio amministrato dal MTE”
EIA sostiene che, di tutte le irregolarità incontrate nel settore formale del Teak, le sue scoperte mostrano come il teak venduto attraverso i canali formali sia corrotto ed illegale come quello che è smerciato in modo lampante attraverso la frontiera con la Cina.
“La Birmania non può riformare questo commercio di legname a molti livelli, complesso ma fortemente organizzato da sola ed è fondamentale che gli anni passati di corruzione enorme e inganno siano riconosciuti e affrontati.” dice il rapporto.
“Il più grande crimine di tutti sarebbe di permettere la quasi estinzione di una risorsa naturale così amata e culturalmente importante per la Birmania e la sua gente come il Taek”
Frontier Myanmar