Mentre gli indonesiani si apprestano a partecipare la settimana prossima alle elezioni della più grande democrazia al mondo, non c’è ottimismo tra le minoranze indonesiane in questa vastissima nazione su quale governo li proteggerà meglio, qualunque sia il vincitore il 17 di aprile.
In un duro discorso in una immensa manifestazione elettorale di domenica, lo sfidante Prabowo Subianto ha promesso che tutti i cittadini avranno lo stesso trattamento se sarà lui il presidente.
“I nostri insegnanti, i nostri studiosi islamici ci hanno sempre insegnato che l’Islam indonesiano è quello che porta il bene a tutte le cose nell’Universo” ha detto Prabowo ad una folla di 110 mila sostenitori assemblati al cavernoso Bung Karno National Stadium.
“Il nostro Islam è di pace e predica il rispetto di tutte le religioni, razze ed etnie” ha detto mentre lo stadio intonava “Prabowo! Prabowo! Prabowo!”
E’ stata l’ultima grande manifestazione a Giacarta prima della chiusura ufficiale del 13 aprile, alcuni giorni prima che gli elettori scelgano tra lui e colui che già lo sconfisse per un soffio cinque anni fa, Joko Widodo “Jokowi”
La base di Prabowo include gruppi islamici conservatori, che hanno perseguitato gli Ahmadi e i musulmani sciiti e che si oppongono ai diritti della comunità LGBT, lesbian, gay, bisessuali e transgender.
“I gruppi marginali come noi non possono affidare le proprie speranze a nessun candidato. Dobbiamo difenderci da soli” dice un portavoce della congregazione Ahmadiyah, Yendra Budiana. “Figuriamoci il campo di Prabowo che è sostenuto dagli estremisti”
Yendra racconta che i 114 Ahmady cacciati dalle case di Lombok nel 2006 vivono ancora in rifugi temporanei. Una moschea Ahmadi a Depok nei sobborghi di Giacarta è stata riaperta dopo che fu chiusa con la forza dal governo locale nel 2017.
Prabowo: I diritti sono minacciati
La manifestazione di Prabowo di domenica è stata segnata da tantissimi segni religiosi.
I sostenitori per lo più vestiti di bianco, sono cominciati ad arrivare sabato notte ed hanno fatto le preghiere del mattino nello stadio.
L’aspirante vicepresidente, il ricco magnate Sandiago Uno, ha guidato le preghiere in arabo dalla piattaforma elevata eretta su un lato.
La manifestazione termina con un messaggio video su uno schermo gigante del capo del FPI, fronte di difesa islamico, Muhammad Rizieq Shihab in esilio scelto in Arabia Saudita.
Rizieq ha detto che i musulmani devono votare per Prabowo perché “non proteggerà le sette devianti ed il vizio”, il liberalismo o l’ormai defunto Partito Comunista Indonesiano.
Rizieq balzò nel panorama politico dopo aver condotto la campagna del 2016 per cacciare l’allora governatore di Giacarta Basuki “Ahok” Tjahaja Purnama, di discendenza cinese e cristiano, per l’accusa di blasfemia in alcune sue dichiarazioni.
Il capo del FPI non ritornò in Indonesia da quando la polizia tentò di interrogarlo nel 2017 per le accuse di aver intrapreso con una sostenitrice una discussione online a fondo sessuale e di aver insultato l’ideologia dello stato indonesiano della Pancasila.
Prabowo che è un generale delle forze speciali in pensione, ha disegnato un quadro fosco dell’Indonesia di Jokowi.
“La nostra ricchezza nazionale è di continuo portata via. I diritti delle persone calpestati” ha detto citando le accuse penali che vanno dalla diffamazione alle violazioni contro i suoi sostenitori.
Prabowo stesso è stato accusato di violazioni di diritti umani quando era militare negli anni 90. Fu accusato di aver sequestrato vari militanti democratici durante gli ultimi giorni del regime di Suharto nel 1998, accuse che lui rigetta.
La corsa a destra
Jokowi è stato criticato per non aver colpito la retorica contro i gay e le azioni poliziesche degli ultimi anni. La polizia ha spesso attaccato i luoghi frequentati dalla gente gay detenendo per breve tempi persone sospettate di essere omosessuali. Vari governi locali stanno considerando regolamenti opposti alla comunità LGBT.
La città Pariaman nella provincia di Sumatra occidentale ha emesso un recente regolamento che impone una multa fino a 70 euro alle persone LGBT “che conducano attività di disturbo all’ordine pubblico” o che commettano “atti immorali con persone dello stesso sesso”.
“Le traversie della comunità LGBT sotto il governo di Jokowi è stato peggiore di quelle subite nei dieci anni precedenti del governo di Susilo Bambang Yudhoyono” dice Dede Oetomo, sociologo che si batte per i diritti della comunità LGBT. “Il cambio di guida politica avrà pochi effetti su tanti gruppi di minoranza come gli LGBT”
La scelta di Jokowi come proprio vicepresidente del religioso musulmano Maruf Amin, conosciuto per le posizioni anti LGBT, ha suscitato preoccupazioni di corteggiamento dei puritani religiosi a danno delle minoranze indonesiane.
Maruf, che guida il MUI consiglio degli Ulema, corpo religioso semiufficiale, ha espresso il proprio sostegno alla criminalizzazione della omosessualità emettendo fatwa controverse come quella che considera gli Ahmadi come eretici e non parte dell’Islam.
Jokowi, che nella sua campagna del 2014 promise di risolvere i casi di diritti umani irrisolti e di promuovere il pluralismo, promise di proteggere le minoranze religiose ed etniche come i gruppi marginali. Ma le promesse non hanno prodotto iniziative politiche importanti secondo i gruppi dei diritti.
“Jokowi non ha avuto un’azione ferma contro la violazione di diritti economici e sociali delle minoranze religiose” ha detto Maidima Rahmawati ricercatrice del ICJR, istituto per la riforma della giustizia penale.
“E’ come se il governo li condona” ha detto la ricercatrice. “I due candidati si spostano a destra e le minoranze sono le pedine”
Lunedì, la corte suprema indonesiana ha confermato una sentenza al carcere di 18 mesi ad una donna buddista condannata per blasfemia perché si era lamentata del rumore degli altoparlanti di una vicina moschea a Sumatra Settentrionale nel 2016.
La costituzione indonesiana garantisce libertà di culto ma il governo riconosce solo sei religioni che sono Islam, cattolicesimo, protestantesimo, buddismo, Induismo e confucianesimo. Oltre 87% della popolazione è musulmana sunnita.
Il codice penale indonesiano vieta le deviazioni di queste religioni, come accade spesso in molti regolamenti e leggi locali.
Ismira Lutfia Tisnadibrata e Ahmad Syamsudin , Benarnews