Mentre scendeva la notte sull’insanguinato Sri Lanka dopo la strage di Pasqua dello scorso mese, la polizia bussò alla porta di un quartiere ricco, la casa di due attentatori suicidi.
Furono accolti da Fatima Ibrahim, la moglie incinta dell’attentatore Ilham Ibrahim. Nello scoprire che era la polizia, corse dentro e fece detonare un mezzo esplosivo che uccise lei, i figlio nella pancia ed i suoi figli piccoli.
In un caso simile a marzo, la polizia antiterroristica indonesiana arrestò un presunto bombarolo del ISIS, Abu Hamzah in Indonesia. Quando andarono alla casa per arrestare la moglie, Solimah, che lo aveva aiutato nelle bombe, si fece saltare in aria, uccidendo anche il figlio di due anni.
Dallo Sri Lanka all’Indonesia, emerge un nuovo fenomeno mortale delle donne radicalizzatesi con l’ideologia del ISIS che si uccidono con i loro figli alla ricerca del martirio.
Le donne suicide erano sempre state presentate negli annali del jihadismo quando si torna indietro alle Donne in Nero cecene islamiche in Russia, ma il figlicidio da parte di donne radicali aggiunge una nuova dimensione pericolosa al terrorismo.
“Non avevamo questo in Al Qaeda” dice Sofyan Tsauri che militò in Al Qaeda del sudest asiatico. “Nell’Islam, il jihad delle donne è di avere cura della casa, nutrire ed educare i figli, non di prendere le armi”
Per queste donne l’istinto materno di proteggere i loro figli è sostituito dalla ricerca di “un passaggio veloce” al paradiso, secondo Nasir Abbas, ex leader di Jemaah Islamiaj legatao Al Qaeda ed uno dei terroristi più ricercati della regione.
Dopo aver abbandonato il Jihad, è ora coinvolto negli sforzi di deradicalizzazione e di altre iniziative di contrasto all’estremismo violento in Indonesia.
Dopo aver abbandonato il Jihad, è ora coinvolto negli sforzi di deradicalizzazione ed altre iniziative di contrasto all’estremismo violento in Indonesia.
“Queste donne credono che proteggere i loro figli significhi proteggerli dal diventare infedeli, una volta che se ne sono andate” racconta a SCMP. “Nel loro credo contorto, sono convinte che i figli entreranno nel paradiso se muoiono con loro o se compiono lo stesso atto”.
Uno sviluppo importante che indica come questo sia un nuovo fenomeno ebbe luogo quando una famiglia di sei persone attaccò tre chiese a Surabaya nel maggio 2018. Gli autori erano padre, madre e quattro figli tra 9 e 18 anni secondo Nasir e la polizia indonesiana.
Il padre, un uomo di affari facoltoso, Dita oepriarto, mise le bombe sulla moglie e le due figlie che le detonarono nella chiesa. Fece guidare ai suoi due figli una moto piena di esplosivo verso un’altra chiesa dove si fecero esplodere.
Dita poi guidò la sua auto, piena di esplosivo in una terza chiesa. Nel giro di dieci minuti l’intera famiglia era scomparsa. Il figlio più giovane di Dita, Firman Halim di sedici anni, fu visto piangere in modo inconsolabile in una moschea durante le preghiere due ore prima dell’attacco.
“Si crede che la notte prima delle bombe, il padre abbia detto ai figli di prepararsi a morire” dice Rizka Nurul, ricercatore del IIPB, istituto per la costruzione della pace internazioanle, che è la prima organizzazione privata di deradicalizzazione.
L’ascesa della radicalizzazione delle coppie sposate si dimostra essere un pericolo alle vite dei loro figli.
“I figli sono in grave pericolo se entrambi i genitori sono convinti di dover lanciare il jihad … per lavarsi dei loro peccati portando avanti attacchi terroristici” dice Nasir, l’ex capo del JI. “I genitori credono di portare i loro figli in paradiso con loro”
Le donne sono capaci di maggiore radicalità e militanza degli uomini secondo i ricercatori del contrasto all’estremismo violento.
“La ragione è che le donne usano il loro cuore. Possono essere più pericolose perché accettano più volentieri di sacrificarsi rispetto agli uomini che tendono ad essere più razionali quando considerano costi e benefici” dice Rizka di IIPB.
Fu questo il caso di Solimah che si fece saltare in aria in casa dopo l’arresto del marito Abu Hamzah. Durante l’interrogatorio disse alla polizia che sua moglie era molto più radicale di lui.
Si crede che la coppia si sia radicalizzata online leggendo gi insegnamenti dell’ideologo del ISIS più famoso dell’Indonesia, Aman Abdurrahman che si trova nel braccio della morte per aver incitato gli altri a commettere atti terroristici in Indonesia.
Molte delle donne si crede si siano radicalizzate con i loro mariti ed accedono ai loro insegnamenti come un segno di obbedienza al loro sposo.
“Non mi sorprende la donna suicida dello Sri Lanka perché viveva in un ambiente di un gruppo terroristico” dice Ani Rufaida, lettrice in psicologia sociale presso l’università indonesiana Nahdlatul Ulama.
Nella mia precedente ricerca delle donne del terrorismo, la maggioranza esprime obbedienza ai loro mariti. Solo un piccolo gruppo di donne potrebbe rigettare l’ideologia dei mariti, ma vanno incontro a delle conseguenze come il separarsi dal marito” dice la ricercatrice. “I gruppi estremisti richiedono la totale obbedienza dalla moglie”
In uno sviluppo raggelante, ad alcune donne radicalizzatesi è richiesta in dote un giubbotto suicida dal loro futuro marito, secondo Nasir.
“Queste donne pensano di portare avanti attacchi suicidi dopo che si sono sposate. Molte di loro sono state arrestate”
Un ufficiale dell’antiterrorismo ha detto che una donne la quale richiese questo giubbotto fu arrestata a Klaten, Giava Centrale.
Il contrasto a questo fenomeno richiede un approccio sia duro che soffice secondo Nasir:
“C’è bisogno di rendere pubblico l’insegnamento deviante delle reti terroristiche. Abbiamo bisogno di avere continui programmi di deradicalizzazione e contrasto all’estremismo violento.” dice Nasir il quale aggiunge che ciò aiuterebbe a smantellare le reti del terrore e arrestare i loro membri prima che vengano portati avanti attacchi.
Attraverso la sua Agenzia di Antiterrorismo Nazionale BNPT l’Indonesia ha creato un programma di deradicalizzazione per detenuti che lavora a riabilitare le loro idee sull’Islam con contro-narrazioni di capi religiosi e psicologi, e fornisce loro abilità che possono usare nel loro ritorno in società. BNPT lavora anche nel contrasto all’estremismo violento nelle università.
Gli analisti dicono che quando ex militanti si uniscono alle università e alla polizia nella deradicalizzazione i programmi sono più efficaci, perché loro hanno uno sguardo unico nelle menti dei radicali.
Un altro membro della JI, Ali Fauzi, il fratello più giovane dei due bombaroli giustiziati per le bombe di Bali, ha dato vita ad una propria ONG, Circolo di Pace, che è molto coinvolta nel contrasto all’estremismo violento e nella deradicalizzazione.
Ora le donne devono essere uno dei centri di questi programmi e degli altri sforzi di comunità per prevenire la radicalizzazione.
In un rapporto ultimo del IPAC di Giacarta si invita l’antiterrorismo indonesiano, Densus 88, a reclutare un maggior numero di donne, in considerazione del maggior numero di militanti donne.
“La percentuale di donne nella polizia resta generalmente pericolosamente basso, appena 8%”
C’è bisogno di programmi migliori per le detenute del ISIS. Ci sono attualmente 15 donne detenute, alcune delle quali coinvolte nella violenza. Secondo IPAC, comprendere il loro passato e le motivazioni è essenziale per un programma di riabilitazione designato per loro.
“ISIS forse è stato riluttante ad accettare le donne come combattenti, ma sono ora incoraggiate a partecipare alle operazioni. E’ facile minimizzare la competenza dei terroristi indonesiani ma finché continueranno a sostenere l’ideologia del ISIS restano una seria minaccia”
Amy Chew, SCMP