Il capo dell’esercito thailandese generale Apirat Kongsompong, figlio d’arte di padre golpista, convoca venerdì scorso una conferenza stampa nel quartier generale dell’esercito a Bangkok per una sua lectio magistralis.
E’ la seconda volta che il generale Apirat interviene pubblicamente, dopo aver promesso che i militari non si sarebbero immischiati nella politica del paese, con un discorso carico emotivamente che ha attaccato direttamente, pur senza nominarli, il Future Forward Party ed i suoi leader, Thanathorn Juangroongruangkit e Piyabutr Saengkanokkul, tutti come una minaccia alla sicurezza nazionale e alla monarchia.
Per Apirat c’è una collusione tra politici comunisti e studiosi di estrema sinistra che hanno vissuto all’estero, i quali diffondono sulle piattaforme dei media sociali la propaganda ed il lavaggio del cervello per creare una situazione analoga a quella che accade ad Hong Kong.
Durante questa Lectio Magistralis del generale, che si chiama “La Patria dal punto di vista della Sicurezza Nazionale”, presenta una foto di Thanathorn insieme ad uno dei capi della protesta di Hong Kong Josua Wong, col viso di Thanathorn coperto ma riconoscibile.
“La propaganda in Thailandia è grave e preoccupante. C’è un gruppo di comunisti che hanno ancora idee di rovesciare la monarchia e di portare la Thailandia verso il comunismo” ha detto tra l’altro Apirat che ha fatto così riferimento a quanto accaduto in un forum sulla pace nel profondo meridione thailandese, in cui una studiosa thailandese aveva proposto un emendamento all’articolo uno della costituzione thailandese dove si parla di indivisibilità della Thailandia.
In seguito a questo forum i militari della regione militare del Profondo Meridione hanno denunciato i partecipati a quel forum per sedizione e di voler creare disordini per il solo fatto di pensare di emendare la costituzione dei militari del 2017, su cui per altro il governo del premier Prayuth non ha neanche giurato.
Il generale Apirat poi ha detto tra le tante cose: “Sono scaltri, dire di emendare il primo articolo senza affermare direttamente quello che vogliono sapendo che questo avrà conseguenza sugli altri articoli sulla monarchia … Questo articolo ha invocato il sangue che i nostri antenati hanno versato per mantenere questa terra. Ve lo dico io che non lo permetterò mai fino a che campo”.
Sulla lectio magistralis del generale thailandese ci sono state varie reazioni. Thanathorn ha negato le accuse di essere antimonarchico e ha detto che collegarlo alle proteste di Hong Kong è solo l’ultimo tentativo del generale Apirat a istigare odio nei suoi confronti.
“Iniziammo Future Forward Party con buone intenzioni nei confronti del paese. Vogliamo essere parte di una forza che spinge la Thailandia verso la democrazia, che crei uguaglianza nella società e la lasci migliore alle prossime generazioni” ha scritto Thanathorn su Facebook.
Sul Bangkok Post si può leggere un editoriale fortemente preoccupato per questa lectio magistralis del capo dell’esercito che non promette nulla di buono per l’uscita dalla scena politica dei militari.
“E’ stata una lezione che non dovrebbe mai essere data da un capo dell’esercito per la combinazione di accuse contro ‘la sinistra’ ed i giovani e messaggi politici forti e faziosi… Il suo messaggio discutibile sembra voler dire che persino dopo il golpe del 2014 i militari non la finiranno di immischiarsi nella politica.”
Ed il Bangkokpost rammenta come la tattica del generale Apirat ricordi da vicino la macchina propagandistica dei militari thai che portò alla strage di studenti del 6 ottobre 1976 senza dare uno straccio di prova delle sue affermazioni.
“L’altro messaggio del generale Apirat è la sua promessa di impedire a chiunque di emendare la Sezione 1 della costituzione che proibisce il separatismo in Thailandia. ‘Non è che voglia interferire con la politica, è una questione di sicurezza’ ha detto ancora. Il capo dell’esercito non riesce a comprendere che emendare la costituzione è il lavoro del parlamento con il suggerimento della popolazione, non il suo lavoro.
Le affermazioni del generale non hanno assicurato la gente che starà fuori della politica. Eppure da comandante dell’esercito deve restare politicamente neutro ed evitare di orchestrare una strategia di messaggi politici che mirano a un particolare gruppo di persone. Il generale Apirat avrà da fare nel convincere la gente che non ha nulla a che fare nella sua guerra dell’informazione”.
Sempre sul Bangkokpost si trova un approfondimento sulle proposte di modifica costituzionale voluta dal FFP attraverso le parole del segretario del FFP, Piyabutr Saengkanokkul, che si è laureato in Francia in legge,è stato lettore della Thammasat in Thailandia e ha fatto parte del gruppo Nitirat che chiedeva la modifica della legge di lesa maestà.
Piyabutr Saengkanokkul ha dato una sua lectio magistralis sul tema delle modifiche costituzionali e delle affermazioni fatte nella lectio magistralis del generale Apirat.
“La sua presentazione del problema è lontana da una soluzione, approfondisce la divisione nel paese, esce fuori direttamente dallo sceneggiato del Divide et Impera ed accende uno scontro generazionale” ha detto Piyabutr
Secondo il segretario del FFP, il concetto di nazione in Thailandia ha solo qualche secolo e mirava a creare un senso di passato e futuro condiviso per promuovere l’unità tra la popolazione.
“Popolo è perciò uguale a nazione. Senza il popolo non c’è una nazione” e quindi sicurezza di una nazione deve essere la sicurezza del suo popolo.
Una nazione perciò appartiene al popolo che detiene i quattro valori chiave ed un governo ha il dovere di assicurare la sicurezza in questi quattro aspetti: economia, vita, diritti e libertà, ed istruzione.
“Questa è la patria nel senso del mondo democratico” ha detto Piyabutr che ha poi detto sugli emendamenti alla costituzione:
“Si deve solo leggere la costituzione per vedere cosa si può cambiare e cosa no … Gli articolo 255 e 256 dicono che un emendamento al primo articolo richiede un referendum e deve senza dubbio cambiare il governo del paese da monarchia costituzionale, oppure cambiare la forma dello stato da regno o cambiarlo da stato unitario”
I partiti di opposizione hanno più volte detto che non vogliono toccare i primi due articoli.
“Quello che il capo dell’esercito da detto mostra che non ha capito il punto. Ha usato l’idea di uno studioso per screditare la legittimazione degli sforzi di cambiare la costituzione da parte dell’opposizione … E’ anche un atto di immaginazione perché quello che teme non avverrà mai. Non c’è modo di farlo e non abbiamo alcun diritto persino a pensarlo perché c’è un limite ad esso”
Lo scopo di Apirat è deragliare gli sforzi per cambiare la costituzione che deve essere fatto attraverso un processo democratico di persone elette per scrivere la bozza. Le ultime due costituzioni furono scritte da persone prescelte da militari dopo il golpe del 2006 e 2014.
“Quando si straccia una costituzione non c’è un quadro dei limiti a cui spingersi nell’emendare la costituzione. E’ il ritorno nel vuoto. Ci sono casi in cui si possono fare cambiamenti dove il parlamento non può agire”
“Quando si viene a queste questioni fondamentali, chi viola il capitolo uno della costituzione, le persone con penne e mani nude oppure chi ha le armi?” dice Piyabutr che ricorda come negli altri paesi del mondo nessuno ricorda i capi delle forze armate.
“I militari interferiscono con la politica continuamente e sottilmente per una ragione. Ci devono essere sempre crisi perché i militari possano continuare ad avere il potere di chi fornitore di soluzione. Una crisi da loro poteri speciali che permettono loro di interferire nella politica”.
Dopo aver ricordato che almeno 24 milioni di elettori non hanno sostenuto la continuazione del potere dei militari in abiti civili con un partito dei militari, Piyabutr ha detto:
“Quello che il generale Apirat ha detto ieri è interferenza politica. Naturalmente non ha fatto politica facendo un partito o andando alle elezioni Ha espresso idee politiche indossando un’uniforme.”
Poi dopo la presa del potere con un atto di guerra “Le questioni politiche si portano in tribunale col potere di dissolvere partiti. I tribunali hanno il potere di scioglierli in nome del governo della legge. Poi alcuni media aiuteranno a creare la notizia che un partito sarà sciolto o un politico arrestato anche se non c’è prova chiara. Quando il sentimento pubblico è pronto il tribunale lancia il colpo”
Il riferimento sono alle tante denunce del suo partito e del presidente col rischio di carcere per Thanathorn, la messa al bando dalla politica o lo scioglimento del partito stesso.
“Smettetela di vedere chi è dissidente come un nemico. Finitela di crearvi nella testa Uomini Neri perché vi porta a volerli distruggere. Avere idee differenti non significa non poter convivere…”
Se vi fissate sul fatto che i sostenitori del FFP sono stati lavati di cervello, li vedrete come cattivi agenti con qualcuno che tira i fili. “Per favore non abbiate troppa paura di Thanathorn, di me o dei nostri sostenitori”