E’ stata la più grande manifestazione di dissenso verso Prayuth da anni la Corsa Contro la Dittatura a cui hanno partecipato 14 mila persone domenica 12 gennaio a Bangkok.
La corsa ha chiaramente dimostrato “il desiderio delle persone di far sentire le proprie rimostranze” ha detto lo studioso James Buchanan ricercatore di Storia e politica thailandese della City University di Hong Kong.
Lo scorso anno si tennero le elezioni che avrebbero dovuti segnare un passaggio significativo verso il restauro della democrazia dopo cinque anni di governo militare, ma secondo molti critici il sistema elettorale nel suo complesso era stato manipolato a favore de partito creato dai militari.
Nel frattempo un’economia incerta ha alimentato lo scontento verso il regime di Prayuth.
Secondo il politologo Paul Chambers il governo soffre a causa della “mimetica di Prayuth”: “I thailandesi sono stanchi di vedere lo stesso generale e la sua cricca al potere in questo continuo malessere economico”
Corsa contro la dittatura contro Camminata per lo Zio Tu
I sostenitori del governo fecero in concorrenza un evento rivale chiamato “Camminata per tenere allegro lo Zio”, laddove Zio Tu è il soprannome che Prayuth ha sui media sociali. Migliaia si sono presentati a questo evento tenutosi in un altro parco d Bangkok.
I due eventi riflettono le tensioni politiche crescenti tra le opposte fazioni in Thailandia che negli ultimi venti anni ha visto due golpe militari, sporadiche proteste di strada e politica turbolenta.
L’ultimo sondaggio dei primi dell’anno fatto da Super Poll ha mostrato che il numero degli elettori che non appartengono a nessuno dei due campi si è ridotto in modo significativo dalle elezioni del 24 marzo, scendendo al 29,4% contro 56,1% del marzo scorso.
Molti più thai si sono schierati tra i due campi pro e contro il governo, con 36,6% a favore del governo e 34% contro il governo.
“E’ di cattivo presagio per la stabilità politica ed il governo” secondo Noppadol Kannikar, direttore de Super Poll, il quale aggiunge che questo basso margine è un segnale preoccupante di accresciuto rischio di scontro.
Entrambi gli eventi si sono svolti un mese dopo che Thanathorn Juangroongruangkit, il cui nuovo partito politico Future Forward ha scosso la politica thailandese diventando il terzo partito della Thailandia, lanciò un flash mob non autorizzato che attirò migliaia di sostenitori.
Il giovane politico ora è stato oggetto di moltissime denunce per l’organizzazione della manifestazione tra le tante che hanno colpito il partito.
La fine di Future Forward?
Alla fine del mese la Corte Costituzionale dovrà decidere se disciogliere Future Forward in base all’accusa che il simbolo del partito, un triangolo a base rovesciata, è simile a quello di una società segreta Illuminati che mira al dominio del mondo.
In un altro processo, la Commissione Elettorale ha accusato il partito sotto attacco di aver violato le leggi elettorali accettando prestiti forniti da Thanathorn.
“Sembra inevitabile che Future Forward sarà disciolto” dice Buchanan. “Credo che la decisione sia stata già presa, forse molto tempo fa. La sola questione che resta è quale delle tante cause intentate contro di loro sarà usata come pretesto”
Paul Chamber esprime gli stessi pensieri e dice che la ragione della probabilissima dissoluzione del partito è che “l’aristocrazia thailandese e i militari temono davvero che la protratta popolarità di Thanathorn potrebbe minacciare i loro interessi radicati”.
Sostiene Buchanan che il potere thailandese manipola il sistema giudiziario per controllare il potere allo stesso modo in cui lo fece con le precedenti opposizioni, quelle sostenute dall’ex premier Thaksin Shinawatra, il cui governo fu abbattuto da un golpe militare, ma i cui partiti vinsero le elezioni che si tennero dal 2001 in poi.
“Ora che Future Forward è diventato una minaccia persino maggiore allo status quo dei partiti legati a Thaksin, non sorprende che il potere ha ripreso in mano lo stesso strumento che ha funzionato così bene nel passato” dice Buchanan.
A novembre 2019 la corte suprema definì colpevole di tenere azioni in una impresa dei media quando si registrò per partecipare alle elezioni di marzo ritenendolo non idoneo ad essere parlamentare.
“Distruggere Thanathorn ed il suo partito politico sono il modo di preservare l’illusione della democrazia e sostenere un regime militare creato dai militari per sé stessi con l’appoggio della monarchia” dice Paul Chambers.
Il futuro del movimento democratico thailandese
Secondo Buchanan se disciolgono Future Forward, la lampante ineguaglianza potrebbe deprimere ed affaticare il movimento democratico perché molti soffrono di innumerevoli atti di ingiustizia da 15 anni. Lo studioso pone anche la domanda sul come il partito potrebbe “riprendersi e far ripartire di nuovo un movimento che ha avuto così tante vicissitudini”.
Buchanan però non esclude la possibilità che la guida del movimento non possa essere assunto da altre personalità del movimento come Tanawat Wongchai che ha organizzato la Corsa contro la Dittatura.
L’apparente posizione intoccabile di cui gode il governo ora, che nel breve vedrà il sistema giudiziario controllato dalla giunta minare i movimenti democratici thailandesi, potrebbe alla fine cedere alla pressioni.
“Mentre si mette la museruola alla espressione parlamentare della gente, sempre più persone si riverseranno per strada per farsi sentire” dice Paul Chambers. “Reprimerli potrebbe essere una soluzione temporanea. Le elite thailandesi dovranno alla fine delle concessioni ai riformatori. La sola questione è quando prenderanno la decisione”
Emmy Sasipornkarn DW